Nuovi spazi si aprono a Palazzo Scaglia di Verrua. La galleria Persano, infatti, inaugura da oggi un nuovo spazio all’interno cortile di Via Stampatori 4 – Torino. E lo fa con due artisti di notevole importanza. Michelangelo Pistoletto con Comunicazione e Costas Varotsos con Europa 2.
Due artisti contemporanei con caratteristiche diverse, entrambi però portano avanti, in questa mostra, tematiche sociali molto attuali. Quadri specchianti e bandiere infrante. Difficoltà di comunicazione e rischio di di dissoluzione. Due interpretazioni che hanno in comune il vetro, un vetro di specchio e vetri infranti. Realtà tecnologica e realtà infranta. I media e la dissoluzione dell’Europa. Pistoletto e Varotsos due arti che raccontano tempi da nuovo millennio.


L’ evento della Galleria Persano è inserito in OUVERTURE 2020, la settimana dell’arte contemporanea a Torino, che vede l’apertura delle gallerie d’arte della città. organizzato da TAG – Torino Art Galleries in collaborazione con EXHIBI.TO. Le mostre saranno visibili fino al 16 gennaio 2021. Dal 22 al 24 settembre, in occasione dell’opening, la galleria sarà aperta dalle 14 alle 21.
MICHELANGELO PISTOLETTO dalla serie Comunicazione
Sono figure rappresentate intente in conversazioni con i loro smartphones le opere dei quadri specchianti, tratti dalle serie Comunicazione e presentati in galleria, nell’ex Opificio Pastiglie Leone, nell’ottobre 2018.
Sono chiuse nei loro gesti e portano ancor più lo spettatore a ricercare un dialogo con esse, che non sia mediato dalla tecnologia. E’ il tentativo di spezzare per sempre i confini tra realtà e finzione e allo stesso tempo di renderli ancora più evidenti. Non c’è più solo l’opera o solo lo spettatore: esiste la persona fuori dall’opera, con la persona che si specchia ed esistono entrambe insieme.Donne intente nella “loro realtà riflessa”, in un atto assolutamente quotidiano, diventato quasi banale. Guardare uno smartphone.


Michelangelo Pistoletto serie “Comunicazione” 2018
installation view Photo Nicola Morittu Courtesy Galleria Giorgio Persano
Nuovi equilibri tra natura e artificio
“Oggi il fenomeno della comunicazione ha assunto caratteristiche e dimensioni inimmaginabili fino a qualche decennio fa. Un piccolo telefono tascabile ci mette istantaneamente in rete con il mondo intero. I Quadri Specchianti, come computer ante litteram, sono allo stesso tempo il presente e la memoria. Inoltre queste opere esposte sono dei selfie in quanto ritraggono la persona con tutto ciò che sta alle spalle. L’umanità è ormai tecnologicamente collegata, fino al punto da rendere precaria la comunicazione interindividuale fuori dal sistema tecnologico.
I lavori in mostra non hanno funzione né apologetica né critica, semplicemente documentano lo stato delle cose. Dobbiamo tuttavia constatare che la comunicazione ha anche un risvolto, ed è l’incomunicabilità. Per questo diviene impellente sviluppare una dimensione inedita che connetta il lato positivo e il lato negativo dei processi comunicativi trovando nuovi equilibri nei rapporti tra la natura e l’artificio, tra le persone singole e la società…”
COSTAS VAROTSOS Europa 2


Un’immagine dell’Unione Europea andata in pezzi. Ventisette bandiere degli Stati membri infrante sul pavimento. Cocci di vetro e cocci dell’UE per una lucida rappresentazione di dissoluzione. Per Varotsos “L’Unione Europea – per quanto un’idea geniale – è ora minacciata da forze centrifughe che non sappiamo davvero dove porteranno. Per anni nascondevamo le cose sotto il tappeto, ma ora la situazione sembra essere fuori controllo: è un momento critico, è come se portassimo la bandiera della Comunità Europea e ci cadesse di mano”.
Varotsos con il vetro crea un’immagine inquietante ed immediatamente riconoscibile nei colori delle bandiere. Ancora più inquietante se si pensa che nel linguaggio dei simboli il vetro viene visto come un segnale per cercare di bilanciare le cose. Un promemoria per completare compiti che potrebbero essere stati dimenticati .
Un messaggio di speranza
“Europa 2” diviene un atto politico, una presa di posizione sociale. La lettura dell’installazione è quindi chiara e inequivocabile, ma nella sua oggettività sembra anche alludere ad un messaggio di speranza.La distruzione degli individualismi nazionali, se avviene su un orizzonte comune, può aprirsi alla possibilità di una più alta ricomposizione dei suoi singoli frammenti.
Pistoletto e Varotsos due interpreti per cambiamenti che ci vedono a volte inconsapevoli protagonisti.