Torniamo ad occuparci de I Fake, la band lombarda che torna sulla scena con un nuovo singolo, e relativo videoclip, intitolato: “L’infinito parte da zero”.
I Fake e l’anno d’oro
E’ stato davvero un anno d’oro, da “circoletto rosso” per dirla alla Rino Tommasi, per la band lombarda: sommando le visualizzazioni su Facebook e YouTube dei singoli precedenti “Così” e “Dillo“, i Fake hanno totalizzato circa 2 milioni di views. Inoltre, “Dillo” è stato scelto per la campagna pubblicitaria Susuna andata in onda nei mesi di luglio e agosto su Italia1 e le altre reti Mediaset.
Questa nuova canzone, è stata confermata, come la precedente, per la nuova campagna di Susuna.
Per quanto riguarda l’attività live, c’è da segnalare l’apertura al concerto di Max Gazzè.
I Fake sono: Fabrizio Bolpagni, voce, Luca Ferrara, batteria e Mattia Missaglia, basso e synth.


L’infinito parte da zero
Ascoltando questo nuovo singolo, sorge spontanea una domanda: perché I Fake, e non solo (potrei citare ameno altre tre “nuove proposte”), non possono giocarsela sul palco del Teatro Ariston? Ne sorge anche una seconda: con quale criterio vengono scelti i candidati per Sanremo Giovani’
Domande retoriche, che mi pongo da anni e che non hanno trovato risposta, e probabilmente mai la troveranno.
In ogni caso, “L’infinito parte da zero”, al di là delle diatribe filosofiche sul titolo (leggete i commenti in calce a YouTube e capirete), è un gran pezzo, una perfetta pop ballad, in puro italian style, superbamente arrangiata da Luca Cherchi, Francesco Torre, che sicuramente bisserà, anzi, “trisserà” (scusate il neologismo), il successo dei precedenti singoli. Suoni puliti, assenza di autotune (e questa è una grande nota di merito), voce che acchiappa (un tantino simile a Marco Mengoni, ma è un dettaglio): tutti gli ingredienti al posto giusto per un potenziale hit.
Video & Credits
Interessante il videoclip, a cura di Flexin Media Team Production, e diretto da Luca Guanci: ambientato quasi tutto in un bosco, in alternanza ad immagini simil live, vede protagonisti un lui e una lei del cuore. Ma da quando ho visto su Netflix la serie francese “Rive Blanche”, quando c’è un bosco nella sceneggiatura, mi immagino di conseguenza l’apparire di Cernunnos, il Dio Celtico cornuto, cattivo e predominante. Bene auguro ai due ragazzi di non incontrarlo, e di vivere serenamente il loro idillio: una tenda in un bosco ha sempre un suo perché.
Divinità pagane a parte, il videoclip, in poco meno di un mese, ha già superato le 300.000 visualizzazioni, e questo è un ottimo risultato.
“L’infinito parte da zero”(Edizioni Principio – Distribuzione 6T3 Srl), è disponibile negli store digitali, e su YouTube dal 29 novembre.
Potete seguire I Fake su Facebook, Instagram, sul canale YouTube, e potete contattarli direttamente a questo indirizzo mail.

