I Fake esordiscono con il primo singolo “Così” ed è già top ten

Buona la prima per i Fake e se il buongiorno si vede dal mattino, è davvero un buongiorno.“Così” è il loro primo singolo, una hit destinata a fare grandi numeri.

Fake

Una band singolare, con una preferenza assoluta per la sezione ritmica. Luca Ferrara, alla batteria, Mattia Missaglia, al basso e synth, e la voce versatile di Fabrizio Bolpagni. Una parola sola, Fake, per indicare esattamente il contrario, perché “Più una persona è vera e sincera, più rischia di sembrare falsa proprio perché nessuno è più abituato alla verità“.

A dieci giorni dall’uscita del loro primo singolo, i Fake sono già nella top ten della classifica degli emergenti. Una posizione tutta meritata. La band milanese è giovane, in tutti i sensi, ma la loro musica ha un gusto maturo, d’esperienza.

Un progetto che nasce dall’idea di Luca Ferrara e Mattia Missaglia. Già insieme in un altro ensable, i Thema, dopo lo scioglimento della band, i due cercano un frontman per mettere in piedi un progetto musicale che prevede solo tre elementi. Un progetto ambizioso, minimalista dal punto di vista strumentale, ma loro sanno dove voglio arrivare. L’incontro con l’autore e produttore artistico Francesco Ciccotti li porta ad una serie di fortunate situazioni, tra cui l’incontro con Fabrizio Bolpagni, l’attuale vocalist. E’ il 2019 e il lavoro da fare è tanto ma a vent’anni, si sa, nulla è impossibile. E così arriviamo alla produzione del loro primo singolo “Così”, realizzato con la collaborazione di Francesco Ciccotti e Luca Cherchi presso il Waves Music Center di Genova.

“Così”, testo…

L’attesa infinita da valore apparente alla vita”. Quanta saggezza in questa semplice frase. Si fatica a pensare che a dirla siano dei ragazzi cosi giovani. Eppure è una grande verità, è vangelo.

L’attesa infinita da valore apparente alla vita. C’è un universo di esistenze in questa citazione, più o meno quello che diceva il grande Lucio Dalla quando diceva “noi, come voi, aspettando che il sole smonti, diciamo guarda che bei tramonti” pensando a quanto di puro e di spontaneo c’era nel nostro passato che non torna più.

E invece no. A volte non tutto è perduto. L’attesa infinita può finire. Basterebbe mettere a posto i pensieri, ritrovare intatte le emozioni e ricercare quello che ci ha fatto sentire così. La vita ci cambia, ci porta via, ma se tenessimo sempre bene a mente che la vita è fatta di priorità, che vanno fatte le cose importanti e non quelle urgenti, forse la felicità non è oltre l’attesa. Perchè è vero:”è così che le frasi mai dette, non si scaldano con le coperte“. La mancanza del coraggio è il freddo della nostra solitudine.

Un testo così all’apparenza leggero, ma di una profondità infinita.

“Quando non sappiamo spiegare una cosa diciamo ‘è così’. La magia di un bacio che non abbiamo mai preso ma che il solo pensiero ci ha fatto innamorare, un treno che arriva in ritardo senza che si sappia il perché, la felicità di raggiungere un traguardo… sentire il rischio di stare sbagliando quando scriviamo la verità”. Dicono i Fake. In pratica la morale di Sliding Doors.

…e musica

Da un punto di vista musicale il brano sembra un flow con accordi classici, ma ad un ascolto più attento rivela sonorità particolari ed è arricchito di alcune astuzie del sinth e di una batteria matura e di grande esperienza, che lo rendono invece molto particolare. Il calore della voce è l’elemento melodico catalizzatore che completa la bellezza del brano. Tre modi completamente differenti di interpretare la musica ma che hanno trovato il modo di fondersi per dare un’assoluta armonia alle differenze.

“Quello che cerchiamo non lo trovi sui muri e a volte basterebbe un abbraccio, perché le persone sensibili si accontentano anche solo di un abbraccio ma non meritano di stare così”. Il finale di questa bella storia è tutta in questi quattro minuti di clip.

Così” (Edizioni Principio) è disponibile in radio e in tutti i digital store. Seguite i Fake sui social Instragram e Facebook.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”