Joseba Academy si presenta al Palafiori di Sanremo

Il Festival di Sanremo da molti anni ormai, non è soltanto la “gara” fine a sé stessa, ma anche una serie di eventi collaterali, dal palco in piazza Colombo, a tutto quanto il resto che si svolge in giro per la città dei fiori. Il fulcro delle attività parallele è sicuramente il Palafiori, a pochi passi del Teatro Ariston, dove è stata allestita “Casa Sanremo”. Proprio nella casa del Festival, all’interno dello Spazio del NuovoMaie, è stata presentata ufficialmente, nella giornata di ieri, la Joseba Academy.

Joseba Academy

joseba academy - gianni testa, a sinistra, indossa pantaloni neri e giacca a quadri; enzo campagnoli a sinistra, indossa un vesstito scuro. sono seduti su una panca, sotto il logo dell'accademia

Il maestro Enzo Campagnoli, Direttore Artistico e Gianni Testa, Presidente, hanno presentato il nuovo progetto, che va a completare quelli già esistenti, ovvero Joseba Label, Joseba Publishing e Joseba Studio.

Con loro erano presenti Maurizio Caridi, Massimo Bonelli, Silvana Matarazzo, Claudia Barcellona, Leopoldo Lombardi e Sergio Cerruti.  

Un direttore d’orchestra, musicista stimatissimo nel panomara musicale italiano e non solo, e “IL” talent scout per eccellenza, mettono a disposizione degli aspiranti artisti una grande possibilità.

Ovvero far ascoltare il proprio potenziale e poter entrare nella rosa degli artisti che saranno impegnati nel percorso discografico, televisivo o cinematografico con personaggi del mondo dello spettacolo che metteranno a disposizione la loro professionalità e competenza.

La Joseba Academy oltre che un periodo formativo, regalerà anche l’esperienza unica di incontri con le guest star che interverranno durante l’anno accademico: Orietta Berti, Michele Bravi, Briga, Emanuel Lo (attualmente coach ad Amici), Clementino, Amedeo Minghi, Luisa Corna e Massimo Boldi.

Il programma di Joseba Academy è articolato nelle diverse sezioni che vanno a toccare i vari aspetti di essere artisti nel panorama attuale: scrittura inedito, canto pop, musical, consulenza di immagine, diritto musicale e dello spettacolo. Ma anche comunicazione, storia del Festival di Sanremo, musicoterapia, dizione, recitazione e presenza scenica, utilizzo software musicali, gestione social.

Il ventaglio di opportunità, grazie a questo nuovo progetto, è molto ampio.

Due chiacchiere con Gianni Testa

La promozione di giovani talenti è un’attività di molti ma che interessa pochi. Lo sappiamo bene noi che facciamo informazione in rete. Sono tantissimi i comunicati stampa che riceviamo in merito a giovani artisti che hanno un grande potenziale che però resta fruibile solo nel web e, il più delle volte, solo gratuitamente.

Gli artisti che riescono a sfondare il muro dell’anonimato si contano sulle dita di una mano e quel famoso “successo” inteso come “popolarità” è un dono per pochi, il più delle volte, legato a contatti e relazioni nel mondo “che conta”, o ad una capacità economica che permette di raggiungere più facilmente l’obiettivo.

Di questo, e di molto altro, compreso naturalmente il nuovo progetto Joseba Academy, ho avuto il piacere di parlarne proprio con Gianni Testa, Presidente di Joseba Academy.

Una chiacchierata dove il Maestro, e se posso permettermi, soprattutto l’amico, si mette davvero a nudo, raccontandoci la nascita dell’accademia, gli obiettivi e le finalità.

Il Maestro è una persona dall’entusiasmo trascinante, che si emoziona, ed emoziona, quando si racconta e quando parla di musica e di giovani. Un esempio da seguire. Una persona davvero speciale.

Contacts

L’accesso alle audizioni è gratuito, ma su prenotazione tramite e-mail.

Potete seguire Joseba Academy su Facebook, Instagram, Twitter e sul sito ufficiale.

joseba academy - gianni testa, camicia chiara e pantaloni a quadri, è seduto dietro un mixer audio
Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.