La vita in un sorriso: il concorso a scopo benefico

Un concorso di danza a scopo benefico per regalare “la vita in un sorriso”: Artedanza e Ospedali Dipinti, insieme, per il reparto di terapia intensiva Neonatale dellOspedale Santa Maria di Ca’ Foncello di Treviso

“Quando un medico appoggiandosi ad una parete ti guarda e dice _La tua bambina è fuori pericolo, finalmente posso respirare_ tu respiri con lui!”.

Inizia così la storia de “LA VITA IN UN SORRISO”, da un controllo pediatrico trasformatosi in una malattia che ha messo al muro la vita di una bambina di soli tre mesi, e della sua mamma Katya Modolo (direttrice di ArteDanza), che nulla ha potuto fare in quel momento se non affidarsi completamente alle mani dei medici.
“Noi siamo stati fortunati, la nostra Lulu sta bene e non ha avuto conseguenze, a parte una grande solarità e amore per la vita! Ma è stata ricoverata per più giorni, e data la nostra fortuna mi è nata la voglia di fare qualcosa per aiutare gli altri, legato a ciò che amo, ovvero la danza” aggiunge Katya.

E così è nato nel 2011 “LA VITA IN UN SORRISO”, concorso internazionale di danza a scopo benefico per ricordare la sua grande fortuna e con il grande intento di porgere una mano, un aiuto, a chi sta attraversando un periodo delicato, come quello da lei vissuto, e la cui undicesima edizione si terrà il 14 maggio 2023 a Sacile (PN) presso il Teatro Zancanaro.

Danzare per aiutare

Nelle scorse edizioni il contributo di tutti ha permesso di supportare il reparto pediatrico dell’ospedale di Oderzo. È stato possibile acquistare numerose attrezzature (come monitor per la rilevazione dei parametri vitali dei neonati attraverso trash cutaneo per i reparti sala parto, nido e pediatria) e arredare la stanza nutrici per le mamme dei bambini prematuri. Avere a disposizione un numero maggiore di apparecchi rispetto a quelli già in uso permette al personale sanitario di gestire in maniera ottimale i piccoli pazienti bisognosi.

Dallo scorso anno “La Vita In Un Sorriso” ha scelto di abbracciare una nuova causa, ponendosi in prima linea a sostegno del reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Santa Maria di Ca’ Foncello di Treviso, attraverso la collaborazione con il pittore Silvio Irilli, uno degli artisti più apprezzati e stimati nel panorama internazionale dell’arte contemporanea e OSPEDALI DIPINTI, il progetto artistico da lui fondato, a disposizione di Onlus, Fondazioni e privati che vogliono donare reparti dipinti a strutture ospedaliere.

Le culle del sorriso

Una realtà, quella del reparto di Terapia Intensiva Neonatale, che Katya ha avuto modo di toccare con mano con l’arrivo cinque anni fa del suo terzo figlio, e che le ha permesso di capire quanto sia importante dare vita a progetti a sostegno dei piccoli pazienti nati prematuramente, e devolvere a favore di progetti come quello scelto per questa edizione.

Come raccontava la direttrice della Terapia Intensiva Neonatale della struttura trevigiana, la dott.ssa Paola Lago, durante l’evento del 2022, “Il reparto è una realtà difficile da pensare e immaginare per chi non la ‘incontra’… È una realtà fatta di culle, di monitor, di ventilatori, monitoraggi… È una realtà che spesso coinvolge le famiglie in maniera improvvisa e inaspettata, perché al di là delle situazioni in cui c’è una diagnosi prenatale, in tutte le altre situazioni l’evento è un evento improvviso e le famiglie si trovano sbalzate in questa realtà, che per noi è quotidianità, ma che per loro rappresenta davvero un mondo a sé, un mondo parallelo.”

Ospedali dipinti

Decorare un reparto di un ospedale non è solo abbellire con delle immagini un ambiente. Significa portare un messaggio di accoglienza, di supporto ai dottori che devono seguire il paziente e accompagnarlo per una terapia. Soprattutto vuol dire regalare un po’ di sollievo ai pazienti che devono affrontare un percorso dove occorre coraggio e dignità. E diventa ancora più importante quando la terapia la devono affrontare i bambini, che si trovano per forza maggiore in un contesto che è fuori dal loro “mondo”. È importante ricreare il loro mondo in un reparto ospedaliero, per consentire loro di continuare a sognare. Ecco perché ogni opera che Silvio Irilli realizza deve interagire con i bambini, raccontando loro una storia affinché il loro percorso di terapia diventi un gioco.

“Ringrazio Katya Modolo e a Arte Danza Fontanelle che per il secondo anno consecutivo, con il concorso internazionale di danza LA VITA IN UN SORRISO hanno deciso di sostenere il progetto OSPEDALI DIPINTI per decorare il Reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale di Treviso. Un reparto delicato, dove grazie ai medici il miracolo della vita rinasce, e per me è una grande emozione dedicare a questo luogo e a queste persone (piccoli pazienti, famiglie e personale medico) un messaggio di speranza tutto a colori.” Racconta Silvio Irilli. “Quest’anno sarò presente all’evento per raccontare di persona il progetto, la cui firma più importante e più speciale sarà di tutti coloro che parteciperanno per permettergli di trasformarsi in realtà!

Ci vediamo a Sacile il 14 maggio… e avanti tutta!!!”

La vita in un sorriso 2023

Sarà un’edizione davvero speciale e, oltre a Silvio Irilli come graditissimo ospite, saranno molti gli artisti che hanno voluto aderire a sostegno di questa iniziativa e che vi prenderanno parte in qualità di giurati: Marco Batti per la Danza Classica e Contemporanea, Damiano Bisozzi per il Modern, e Gabriele Manzo per Hip-Hop.

ll 14 maggio 2023 Katya Modolo, assieme al suo staff e a questi grandi nomi del panorama artistico nazionale, darà vita ad un vero e proprio spettacolo di vera arte e bella danza, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza a sostegno del progetto di OSPEDALI DIPINTI per la Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Santa Maria Ca’ Foncello di Treviso, perché è nel dare che riceviamo, e anche nel proprio piccolo ognuno di noi può contribuire a rendere migliore la vita di tante persone.

Aderire alla campagna è semplice: basta cliccare qui.

Quelli di ARTEDANZA

La scuola ArteDanza nasce nel 2005 dalla volontà di Katya Modolo, direttrice e insegnante dell’associazione, di dare vita ad una vera e propria realtà artistica che accoglie allievi di diverse età, impegnati in corsi di avviamento alla danza, danza classica, modern, contemporanea e danza oltre che workshop di pilates, total body e olistic workout.

Anno dopo anno la scuola ha arricchito il proprio piano formativo arrivando ad ospitare diversi nomi illustri del panorama artistico internazionale, un percorso grazie al quale la scuola si è distinta con ottimi risultati in concorsi finalizzati al rilascio di borse di studio e opportunità lavorative.

La direttrice Katya Modolo dal 2015 ad oggi è stata giurata in concorsi di portata nazionale, docente presso scuole di danza e campus estivi (come l’Express Yourself svoltosi a Cascia) e dal 2021 è direttrice artistica del settore danza della Dreaming Academy di Padova.

Alla base del suo percorso e della missione della scuola ci sono valori come: formazione e ricerca costante, valorizzazione delle peculiarità personali di ciascun allievo, dinamismo, empatia, collaborazione ed aiuto reciproco, come testimonia anche l’impegno in prima linea a sostegno dei reparti pediatrici di diversi ospedali della zona tramite il concorso di danza a scopo benefico, LA VITA IN UN SORRISO.

Ospedali dipinti

ospedali dipinti - il logo

Nato nel 2012, Ospedali Dipinti è un progetto artistico per umanizzare reparti di strutture ospedaliere attraverso decorazioni a tema. Un progetto che da ormai dieci anni veste di colore e sorrisi i reparti, soprattutto di pediatria, degli ospedali italiani. Sono infatti ormai oltre 6500 i metri quadri dipinti, e 21 gli ospedali italiani in cui l’artista ha trasformato uno o più ambienti in mondi colorati con cui i piccoli pazienti possono interagire.

Da sempre, il principio fondante è non pesare sulle risorse economiche di ospedali e sulla Sanità, ma realizzare le opere esclusivamente grazie alle donazioni spontanee delle persone, alla collaborazione delle Onlus e al contributo di sponsor.

Ecco perché la firma più bella e più importante non è quella dell’artista, ma di tutti coloro che, contribuendo, si sentono parte di un progetto di accoglienza al paziente e di supporto ai medici, trasformando i reparti in un sogno tutto a colori e in un percorso emozionale per il bambino. Un progetto che supera la dimensione estetica, creando le condizioni per una diversa fruizione dell’ambiente ospedaliero, trasformato in un mondo accogliente e sereno grazie alla partecipazione di un’intera comunità e all’ingrediente fondamentale dell’arte.

la vita in un sorriso - la locandina


 

almadarte
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Almadarte esprime la mia passione per tutto il bello che la vita ci regala. L’arte, il teatro, la musica, il cibo, la poesia. La bellezza è una qualità che diventa sensibile alla prima impressione, l’anima l’apprende e riconosciutala, l’accoglie e in un certo modo le si accorda. 43 anni studi classici, amante dell’arte figurativa in modo particolare, desiderosa di apprendere e curiosa di ogni forma di cultura, osservatrice attenta dell’arte culinaria fa suo il motto di George Bernard Shaw “non c’è amore più sincero di quello per il cibo”