Telemarketing e chiamate sul cellulare: L’RPO non funziona

Se il telemarketing una volta poteva essere visto come una sorta di opportunità, sia commerciale che di lavoro, oggi ha raggiunto livelli di invadenza davvero intollerabili. Al fine di combattere questo fenomeno di chiamate selvagge, è stato istituito un servizio che dovrebbe impedire ai call center di chiamare il nostro numero di telefono.

Uno strumento così atteso eppure, nei fatti, inutile. E’ il Registro delle Opposizioni al quale i consumatori possono iscriversi per evitare di ricevere chiamate di telemarketing. Ebbene a pochi mesi dall’introduzione un bilancio non può che essere negativo.

Cos’è il Registro delle Opposizioni

Per definizione “è un servizio gratuito per l’utente che permette di opporsi all’utilizzo per finalità pubblicitarie dei numeri di telefono di cui si è intestatari e dei corrispondenti indirizzi postali associati, presenti negli elenchi pubblici, da parte degli operatori che svolgono attività di marketing tramite il telefono e/o la posta cartacea”.

Attraverso il Registro delle Opposizioni “è possibile bloccare il trattamento dei propri dati personali, presenti negli elenchi telefonici pubblici, da parte degli operatori che utilizzano tali elenchi per svolgere attività di marketing tramite il telefono e/o la posta cartacea. L’opposizione non annulla la validità dei consensi per contatti con finalità commerciali, rilasciati direttamente dagli utenti alle singole società, fermo restando il diritto di opposizione di cui all’art. 21 del Regolamento (UE) 2016/679“.

(fonte www.registrodelleopposizioni.it)

Il Registro delle Opposizioni è un flop

Secondo recenti indagini solo 4 consumatori su 10 tra quelli iscritti hanno ricevuto un concreto beneficio in termini di riduzione delle chiamate mentre per il restante 60% del campione statistico le cose non sono affatto migliorate nonostante l’iscrizione. L’apparato sanzionatorio previsto dalle legge istitutivo è dotato di adeguata efficacia deterrente?

Codacons: “Nei mesi immediatamente successivi all’istituzione del Registro probabilmente i call center sono stati più cauti, ma ora la situazione rischia di essere fuori controllo. L’apparato sanzionatorio predisposto dal legislatore è del tutto inadeguato, l’unica soluzione con le regole vigenti, è quella di considerare la pratica di chiamare gli iscritti al registro come pratica commerciale scorretta con tutte le conseguenze del caso. Nell’inerzia del legislatore, questo risultato potrebbe essere raggiunto in via interpretativa e fungere da grimaldello in grado di garantire l’efficacia del registro. Per informazioni sul tema e segnalazioni contattare il Codacons all’indirizzo codacons.cremona@gmail.com o al recapito 347.9619322”.

Nonostante a oggi si contino 3,9 milioni di iscritti, il nuovo Registro Pubblico delle Opposizioni non ferma il fenomeno del telemarketing, e più della metà degli utenti che hanno aderito al nuovo servizio continua a ricevere telefonate commerciali.

Ma di quali telefonate e proposte commerciali si tratta?

Secondo l’associazione Codacons, circa il 38% delle telefonate commerciali ricevute dagli utenti propone contratti di forniture per luce e gas, mentre il 31% è legato al mondo della telefonia.

Nell’ultimo periodo cresce la quota delle telefonate che propongono investimenti e trading online, che raggiunge il 30% del totale. In costante aumento le chiamate provenienti da sistemi automatizzati attraverso numeri fittizi creati da appositi software proprio allo scopo di aggirare ed eludere le norme in materia.

Codacons: “In tempi non sospetti avevamo previsto il possibile flop del nuovo Registro, e i numeri ci danno purtroppo ragione. Le falle che caratterizzano questo strumento e gli interessi miliardari che ruotano attorno al settore del telemarketing impediscono oggi di porre davvero fine all’odioso fenomeno delle telefonate selvagge, che si è trasformato cambiando pelle e ricorrendo a strumenti sempre più sofisticati e tecnologici per aggirare la normativa nazionale e colpire i consumatori. Per informazioni sul tema e segnalazioni contattare il Codacons all’indirizzo codacons.pavia@gmail.com o al recapito 347.9619322”.

Sono iscritto al RPO: perchè continuo a ricevere chiamate da call center

Come abbiamo detto, molte persone hanno effettuato l’iscrizione al Registro delle Opposizioni. Malgrado ciò, continuano a ricevere telefonate da call center.

Perchè?

Inutile dire che le sono innumerevoli le segnalazioni fatte dagli utenti, tanto che l’Associazione dei Consumatori ha deciso di presentare un esposto al Garante della Privacy.

Innanzitutto bisogna sapere che il Registro delle Opposizioni aggiorna le liste di iscritti ogni 15 giorni, quindi la nostra adesione al servizio non è immediata. La seconda cosa di cui tenere conto è che se è vero che i call center prima di chiamare un numero di telefono sono tenuti all’obbligo di verifica presso il Registro delle Opposizioni, è altrettanto vero che esistono call center abusivi che non rispettano tale obbligo.

Un’altro motivo per cui riceviamo chiamate di telemarketing è perchè le disposizioni di privacy imposte dal Registro delle Opposizioni non si applica all’outsourcing. I call center ubicati all’estero non subiscono le nostre normative in tema di privacy e quindi possono effettuare promozioni di telemarketing senza sottostare alle nostre restrizioni e non subiscono le sanzioni previste. Ecco perchè possono arrivare offerte di aziende italiane che hanno però il call center ubicato all’estero.

Infine, molto spesso, siamo proprio noi ad autorizzare queste telefonate.

Come?

Occhio ai consensi su app e contratti

Purtroppo, siamo noi stessi a dare il nostro numero di telefono. Inconsapevolmente, ma siamo noi.

In realtà, neanche troppo “inconsapevolmente”. Quando firmiamo un contratto per forniture di luce, gas o telefonia, sottoscriviamo anche un Consenso del trattamento dei dati.

In realtà, lo facciamo anche quando andiamo in banca, in una società di finanziamenti, di leasing. Lo facciamo quando acquistiamo un auto o quando facciamo una tessera al supermercato.

Quando sul cellulare scarichiamo un’app o dei giochi, diamo un consenso e la stessa cosa succede quando effettuiamo la registrazione a siti di acquisti on line. I famosi “cookie” a cui diamo il consenso con un semplice “accetta“, ignorando la possibilità che ci viene data di scegliere anche tra “rifiuta tutti” o “accetta solo cookie essenziali“.

Ovunque, dove inseriamo la nostra e mail e numero telefonico, li autorizziamo poi ad utilizzarli per contattarci.

Ebbene, quando firmiamo questo consenso, di norma ci viene chiesto di acconsentire che l’azienda con cui stiamo sottoscrivendo un contratto, li possa fornire o rendere disponibili a terzi.

Qui possiamo negare il consenso.

Quello a cui non pensiamo è che queste informazioni finiscono in un data base. Gli elenchi di questo infinito archivio sono quelli ai quali attingono numerose aziende di telemarketing che poi elaborano gli elenchi di utenti da contattare.

In pratica, quindi, se siamo iscritti al Registro delle Opposizioni, ma poi diamo ilconsenso al trattamento dei dati al momento di scaricare un’app o semplicemente quando online diamo il nostro consenso all’utilizzo del numero di cellulare, il numero viene automaticamente cancellato dal registro delle opposizioni stesso.

Avv. Luciano Zagarrigo
Avv. Luciano Zagarrigo
Avvocato dal 1997, Cassazionista dal 2016 Dice di sè :“Il coraggio è quello che ci vuole per alzarsi e parlare; il coraggio è anche quello che ci vuole per sedersi ed ascoltare” diceva Sir Winston Churchill… Nella vita come nel lavoro resta sempre un buon consiglio, e nella mia professione spesso ti salva la vita. In questo incredibile mestiere, si incrociano molte storie, coppie che si separano, bambini confusi, aziende che falliscono e lavoratori in difficoltà, ma anche famiglie che nascono così come imprese che si creano. Qualunque sia la divergenza da risolvere, la lite da sedare, non si deve mai dimenticare che al centro di ognuna di queste storie, ci sono persone, donne, uomini, bambini, imprenditori, persone che a volte hanno solo sbagliato il tempo, il tempo giusto per parlare o quello per ascoltare…Oltre 20 anni di professione con l’entusiasmo di chi vuole sempre immaginare, costruire ed osservare, cosa accadrà nei prossimi 20...”