Ciao Margherita ti scrivo questa email, sperando che tu mi risponda e mi consigli. Ho 23 anni e non trovo un lavoro anche se ho un diploma. Per puro caso, ho incontrato un amico che mi ha detto che in un locale della mia città (il “***”) cercano ballerine di lap dance. Anche se non ero molto convinta, sono andato a parlare col titolare che mi ha garantito un sacco di soldi a serata solo per intrattenere i clienti, ballare ed eventualmente ballare in privato (in alcuni camerini) per quelli che lo richiedessero.
Le mie amiche mi hanno messo in guardia, dicendo che in locali del genere poi c’è il rischio che i clienti vogliano qualcosa di più…Io di certo quello non lo farei mai, ma ho pur bisogno di soldi. Sono davvero confusa. Però in fondo penso che anche tu fingi sul palcoscenico come dovrei fare io…cioè, io potrei far finta di essere un’attrice che deve ballare… Ti prego, rispondi…va bene anche in privato! Debbie
Cara Debbie, ti rispondo su ZTL Magazine perché non riesco a rispondere in privato, data la mole di email che arriva!
Prima permettimi una affettuosa risata! E’ vero che io in scena fingo però – fortunatamente per chi mi guarda – non en déshabillé e non attaccata a un palo!! Ahaha!
Ma torniamo seri e veniamo al tuo caso…allora, premetto di non essere molto esperta di locali di lap dance (anzi, non ne so proprio niente!), premetto anche che è vero che a volte questi locali possano nascondere “attività secondarie”, ma è anche vero che esistono locali o pub che offrono questo genere di intrattenimento senza che la lavoratrice sia obbligata ad offrire qualcosa fuori dalle propria mansioni. Locali seri insomma.
Sicuramente, è un po’ un salto nel vuoto. In questo settore, dove la spettacolarità si intreccia con l’eros, e nel quale il confine tra le due cose è assai labile, bisogna sicuramente fare attenzione.
In ogni caso, ponendo che tu non dovessi far altro che limitarti a ballare la lap dance, (e quindi nella migliore delle ipotesi), ti chiedo: tu hai il carattere per farlo in un certo modo e abbigliata in una certa maniera davanti a un pubblico di maschietti molto spesso “effervescenti”? Sei consapevole che nei camerini (come li chiami tu) potresti dover danzare non proprio coperta davanti ad uno sconosciuto?
Ma la domanda più importante è questa: riusciresti a difendere te stessa e a farti rispettare da qualcosa o qualcuno (il datore di lavoro, un cliente) qualora dovesse mai travalicare il limite della tua dignità di donna e di essere umano?
Io, fossi in te, prima di accettare quel posto, cercherei di prendere più informazioni possibili sul locale, sulla sua fama e sul suo grado di professionalità. Secondariamente, mi farei le domande che ti ho fatto sopra. Solo una volta che avessi chiari tutti questi elementi, deciderei se ne vale la pena o no.
Detto questo, massimo rispetto per tutti i lavori se non implicano atti criminosi nei confronti degli individui e della società.
Un abbraccio e ti auguro di trovare presto la tua strada lavorativa! Margie
Scrivetemi su info@zetatielle.com , risponderò ad ognuno di voi!!!
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