La prevenzione parte dal sistema educativo. Questo il concetto alla base del progetto de LE CONTROFAVOLE promosso dall’Associazione Artemixia Aps per il contrasto e la prevenzione della violenza di genere e la discriminazione. Un percorso ludico-didattico per la destrutturazione degli stereotipi di genere attraverso la riscrittura delle favole tradizionali allo scopo di analizzare e decostruire pregiudizi e stereotipi, lavorando sulle caratteristiche visibili e invisibili che rendono ciascuna persona unica.
Il progetto, che ha già visto coinvolte nel recente scolastico varie scolaresche di Torino, è rivolto alle classi primarie e secondarie di primo e secondo grado. Durante gli incontri sono riprese ed analizzate le principali fiabe e favole della tradizione e le loro trasposizioni in cartoni e animati e film, per individuarne gli stereotipi e le eventuali evoluzioni nella caratterizzazione dei personaggi nel tempo, proponendo una riscrittura di queste storie o l’invenzione di nuovi racconti che ribaltino le convenzioni e non contengano pregiudizi e discriminazioni.


Le Controfavole per rafforzare la cultura delle pari opportunità
“Il progetto delle Controfavole rientra negli obiettivi di promozione della salute, comunicazione e sensibilizzazione con iniziative volte a rafforzare la cultura delle pari opportunità e a contrastare ogni forma di discriminazione e di violenza di genere – dichiara Rosalba Castelli promotrice del Progetto e Vicepresidentessa di Artemixia -.La violenza di genere e la discriminazione sono fenomeni strutturali e diffusi che assumono molteplici forme. Dalla violenza fisica a quella sessuale, dalla violenza psicologica a quella economica, dagli atti persecutori fino ai femminicidi. È la punta di un iceberg che abbraccia le tante questioni relative al linguaggio di genere, agli stereotipi, alla disparità e alla condizione femminile nella società, nella famiglia e nel mondo del lavoro”.
Prevenire la violenza vuol dire combattere le sue radici culturali e le sue cause. Per questo sono essenziali le strategie politiche mirate all’educazione, alla sensibilizzazione, al riconoscimento e alla realizzazione delle pari opportunità in ogni ambito della vita pubblica e privata. L’obiettivo dominante attraverso le Controfavole è quello di fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva. Fondamentale in questo percorso è la promozione della partecipazione e del protagonismo delle ragazze e dei ragazzi in età scolare, perché diventino agenti del cambiamento“.


Un’operazione di sicura efficacia
“Utilizzare le forme narrative originarie come medium educativo è una operazione di sicura efficacia – spiega il professor Giovanni Burali dell’Istituto Comprensivo Pacinotti di Torino -. Queste forme, infatti, si adattano molto bene alle strutture cognitive degli studenti e delle studentesse. Il successo delle ‘Controfavole’ discende in primis da questa caratteristica, ma la sua efficacia dipende in particolare dal tipo di mediazione proposta: riflettere sugli stereotipi di genere significa intervenire materialmente sul corpo narrativo, sia in termini di lettura, sia in termini di produzione testuale”.
Le classi coinvolte i patrocini e le collaborazioni
Nell’anno scolastico appena trascorso sono state coinvolte 2 classi quarte delle primarie dell‘Istituto Comprensivo Ilaria Alpi e due classi prime della Scuola secondaria di I grado Pacinotti. Il progetto, promosso da Artemixia Aps, in collaborazione con Mais Ong e Coordinamento Donne Spi CGIL, è realizzato con il sostegno della Circoscrizione 4, della Circoscrizione 7 e della Città di Torino. Il 5 giugno si è tenuto l’evento pubblico finale in cui sono state lette, dal palco dell’EverGreen Fest, alcune delle 30 controfavole realizzate.


Il percorso del nuovo anno scolastico si estende anche alla provincia
E’ in corso di progettazione la nuova edizione del percorso formativo per l’anno scolastico 2023/24, all’interno del progetto Rosso Indelebile 2.3: giovani contro le discriminazioni e la violenza di genere con proposte diversificate in base alle diverse fasce di età. La nuova edizione delle Controfavole vedrà unirsi alle scuole torinesi anche quelle di Almese, Rubiana, Villar Dora (Val di Susa) e di Bosconero (Canavese). Territorio che presto ospiterà “ALMESE CONTRO LA VIOLENZA” la seconda installazione permanente del Piemonte sulla scia del percorso iniziato a Parco Commerciale Dora. I percorsi promossi da Artemixia sono avviati grazie alla collaborazione e al sostegno di Parco Dora Srl e Nova Coop S.C. Coinvolte nella formazione anche le associazioni Babelica Aps e Se Non Ora Quando? Torino.
Questo progetto comprende anche i percorsi formativi GeneriAmo – spot video di sensibilizzazione (per le secondarie di I grado) e i percorsi di consapevolezza corporea e ascolto e di arte della sensibilizzazione “Rosso Indelebile” (per le secondarie di II grado).
L’evento di restituzione finale della prima edizione di GeneriAmo, che il 6 giugno ha battezzato il palco del Parco Dora Live, ha “generato” stupore e riflessione nelle persone adulte presenti per il modo in cui le giovani voci delle studentesse e degli studenti dell’I.C. Duca D’Aosta Scuola Secondaria di I grado Schweitzer, partecipanti all’iniziativa hanno saputo raccontare e realizzare toccanti spot di denuncia e di analisi dei fenomeni inerenti i ruoli, gli stereotipi e la violenza di genere


Una delle Controfavole : Prince (L)ess scritta da Judy
In un’isola lontana, irraggiungibile, c’era una torre chiusa, senza alcuna porta, circondata da un drago malvagio che teneva rinchiusa la principessa Alice, maledetta sin dalla nascita da una strega: solo il valoroso uomo che la avrebbe liberata sconfiggendo il drago avrebbe potuto sposarla, o meglio, così si diceva… Intanto, a Greenvalley, c’era un valoroso cavaliere che si voleva mettere in viaggio per salvare la principessa, montò sul suo valoroso destriero e partirono per un viaggio lungo e pericoloso (prese una barchetta e navigò con il suo chihuahua per dieci minuti perché sì, per arrivare all’isoletta ci vogliono solo dieci minuti di barca, ma non possiamo dirlo, sennò che fiaba è?). Dopo pericolose avventure, finalmente il cavaliere arrivò alla torre (che poi era solo una casetta a tre piani, tra l’altro molto carina), con molta destrezza entrò dalla finestra in una stanza buia, oscura e tortuosa (una stanza decorata con oggetti grunge) e dentro c’era una strega brutta e oscura (una tomboy girl). “Aaaaah!!” “Aaaaah!” “Una strega!!!” “Un pazzo sclerato!!! Chi sei?! E come sei entrato?!”. Lui rispose: “Io sono il valorosissimo e coraggiosissimo cavaliere Jake di Greenvalley! Dimmi dov’è la principessa, se non vuoi perdere la testa!” “E cosa vorresti dalla principessa?” “Salvarla!” “Beh, vuoi sapere una cosa? Io sono la principessa, e non ho certo bisogno di essere salvata!” “Senti, non ho tempo da perdere, dimmi seriamente dov’è la principessa o ti uccido!” “Non mi credi eh? Bene, io so come mandarti via!” Alice tirò fuori la sua spada e in un solo momento… “Aaah! Scappa Fluffy!” “Mh, valoroso eh?” Il giorno dopo, Alice montò sul suo cavallo, o meglio, la sua cavalla Atena e partirono. Mentre erano in viaggio, Alice lesse un volantino: “Cercasi guerrieri per la guerra contro Nahrvinia.” Greenvalley e Nahrvinia erano da sempre in conflitto ed era appena ricominciata la guerra. Senza pensarci due volte, Alice andò ad offrirsi, ma… “Senti ragazzina, non ho tempo da perdere, cerco guerrieri veri.” “Ma…“ “Il prossimo!” Prima che potesse finire di parlare, Alice sfoggiò la sua spada e fece delle mosse stupefacenti. Tutti rimasero a bocca aperta e il generale disse: “Va bene, sei presa, ma niente scherzi!” Passarono i mesi, eppure nessuno ancora al campo dei guerrieri aveva chiamato Alice in battaglia. Un giorno, i guerrieri di Nahrvinia attaccarono la città ed il campo, neanche l’esercito di Greenvalley riusciva più a controllare la situazione. A quel punto, Alice prese la sua spada e montò a cavallo, iniziò a combattere e solo grazie al suo aiuto riuscirono a sconfiggere i guerrieri di Nahrvinia e a vincere finalmente la guerra. Tutti iniziarono a festeggiare e cantare, ma si chiedevano anche a chi andasse il merito. Tutti pensavano fosse grazie al generale, ma alcuni guerrieri che avevano visto tutto riuscirono ad ammettere che il merito andava ad Alice (o Lily, come aveva detto di chiamarsi per non farsi riconoscere). “Impossibile, lei è una ragazza!” disse un cittadino. “E invece sì! Come mai non posso essere una guerriera?” “E’ così e basta.” A quel punto Alice tirò fuori la sua spada e di nuovo stupì tutti.“Ok, ci dispiace, hai ragione! Festeggiamo tutti la guerriera Lily!” “Beh, devo rivelarvi una cosa, in realtà non mi chiamo Lily, ma Alice. Sì, quella Alice.” “Non può essere, lei è chiusa nella torre!” “Non sono mai stata chiusa in nessuna torre, la mia casa avrà almeno tre porte d’ingresso.” “No, va bene tutto, ma questo non è vero!” “Ecco perché ero rimasta lì, non ho bisogno di nessuno.” A quel punto però, moltissimi cittadini le credettero, e la onorarono eleggendola regina di Greenvalley.“Viva la regina Alice! Viva la regina Alice!” Fu la regina migliore e fece molte grandi cose dopo la morte del padre. Ad esempio creò un esercito di donne e uomini, diede alle donne la possibilità di lavorare, liberò tutti gli schiavi e rese la parità di genere una normalità. Con lei non ci fu più povertà. Permise a tutte le donne di mettere quello che volevano, che fossero gonne o camicie oversize. Da quel momento, Greenvalley diventò il miglior villaggio di tutti.


INNESCHI azioni a catena contro la violenza di genere
L’opera di sensibilizzazione dell’Associazione Artemixia che coinvolge le giovani generazioni ha visto anche un altro progetto in campo nel 2023: INNESCHI azioni a catena contro la violenza di genere. Un progetto all’interno del quale si sono sviluppate tutte le azioni a catena contro la violenza di genere messe in atto tra settembre 2022 e luglio 2023 tramite 7 associazioni facenti parte del gruppo formazione del CCVD (Coordinamento Contro la Violenza sulle Donne della Città di Torino).
Il progetto finanziato dalla Città di Torino divisione Pari Opportunità e coordinato da Artemixia è stato realizzato grazie alla collaborazione e alla messa in rete delle competenze di importanti realtà torinesi come Amref Health Africa Torino, Casa delle Donne Torino, Cooperativa Mirafiori, Associazione Me.Dia.Re e Moica Piemonte generatrici di azioni a catena che hanno interessato 6 Circoscrizioni della Città di Torino con percorsi formativi e informativi per 276 studenti e studentesse dagli 11 ai 17 anni e 26 donne migranti e/o ospiti del dormitorio femminile gestito dal Gruppo Abele. Toccato 1044 persone con eventi di sensibilizzazione al tema e raggiunto 115mila persone al giorno, per 40 giorni, attraverso la diffusione di uno spot nella metropolitana per la promozione del numero verde 1522 per le denunce di stalking e violenza.
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