Torino e Rosso Indelebile al via due panchine: per le Famiglie e contro la violenza

Torino e Rosso Indelebile inaugurano la prima panchina delle Famiglie e una panchina contro la violenza.

Il 15 e il 19 maggio sono due date importanti per la Città di Torino che, tramite il Progetto Rosso Indelebile dell’Associazione Artemixia, ha inaugurato lunedì 15 alle ore 18.30, nel Giardino Michele Pellegrino di piazza Borgo Dora in Circoscrizione 7, la Panchina delle Famiglie, prima nel suo genere nella Città di Torino che vuole essere il simbolo dell’uguaglianza e dell’unicità di tutte le famiglie. Da quelle arcobaleno a quelle tradizionali. E poi, venerdì 19, alle ore 11.00, Torino e Rosso indelebile saranno in via Davide Bertolotti 10 di fronte alla sede della Circoscrizione 1, per l’inaugurazione di una Panchina Rosso Indelebile, emblema riconosciuto ormai ovunque come simbolo di presa di posizione contro la violenza

I progetti hanno visto il coinvolgimento, oltre che dell’associazione Promotrice Artemixia per la Panchina delle Famiglie: Circoscrizione 7 Città di Torino, Famiglie Arcobaleno Piemonte, Rete Genitori Rainbow, Agedo Torino, Coordinamento Torino Pride, Genderlens e Fondazione Comunità Porta Palazzo. Per la Panchina Rosso Indelebile: Circoscrizione 1 città di Torino e classe 3A Tur dell’Istituto di Istruzione Secondaria Bosso Monti.

una bambina molto piccola bionda con maglia rosa pittura di rosso la panchina delle famiglie per progetto Torino Rosso indelebile

La panchina delle famiglie

La panchina delle famiglie è stata realizzata il 7 maggio, durante la Festa delle Famiglie, con la partecipazione di bambine, bambini e genitori. Il tutto sotto la direzione artistica dell’artivista Rosalba Castelli, autrice delle prime panchine arcobaleno. 

“La panchina riporta la scritta – FAMIGLIA E’… CHI FAMIGLIA FA! – che era il claim della festa. Un progetto ampiamente partecipato e accolto con tantissimo entusiasmo dalle persone e dalle famiglie che frequentano questo giardino stupendamente multietnico” – dichiara l’artivista Rosalba Castelli vicepresidente di Artemixia – “La panchina è un simbolo che rimane, un supporto tangibile, visibile e vero. La panchina è un appoggio e un sostegno e, in questa zona di Torino, essa è per alcune persone anche casa. Le famiglie arcobaleno sono tutti questi elementi insieme: esistono nella visibilità e nella verità, sono appoggio, sostegno e casa. Esistono nella fatica ed esistono nonostante la costante messa in discussione dei propri diritti. Esistono nella bellezza e in ognuna delle pennellate che tutte le persone presenti, adulte e piccine, hanno lasciato sui listelli di questa panchina”.

foto di gruppo  con adulti e ragazzi introno alla panchina delle famiglie con maglia rosa con scritta nel giardino

Un percorso di sensibilizzazione

“Siamo orgogliosi di inaugurare la prima panchina per le famiglie della Città di Torino sul territorio della nostra Circoscrizione 7. E proprio nel Giardino Pellegrino dove si è svolta la recente festa delle Famiglie Arcobaleno.” Dichiara Sara Razzetti Coordinatrice della commissione Pari Opportunità e Diritti civili Circoscrizione 7 .“Questa panchina nasce da una proposta che il Consiglio di Circoscrizione ha approvato a maggioranza ed è un tassello che si aggiunge ad un percorso di sensibilizzazione alle tematiche LGBTQIA+ in cui crediamo fortemente e su cui non smetteremo di lavorare. Soprattutto in questo periodo storico-politico dove si stanno smantellando i diritti uno ad uno. Con questo progetto affermiamo a gran voce che le famiglie sono tutte uguali e, tutte, allo stesso modo, figli e figlie inclusi, devono poter godere di pari diritti e doveri.”

Una panchina che ha visto le mani di molte famiglie

“Credere in un progetto, farlo proprio e farsi prendere la mano, anche in senso fisico con il lavoro sul campo… Così le associazioni Famiglie Arcobaleno Piemonte, Rete Genitori Rainbow, Agedo Torino, Coordinamento Torino Pride, Genderlens e Fondazione Comunità Porta Palazzo hanno abbracciato ed incoraggiato Artemixia per la realizzazione e la collocazione ai giardini Pellegrino di questa panchina.” – dichiara Margherita Anna Jannon portavoce per le associazioni che hanno organizzato la Festa delle famiglie e aderito al progetto.

Inaugurazione del 15 maggio

 Una panchina che è famiglia, che sa di famiglia e che ha visto le mani di molte famiglie. Che rimarrà qui a celebrare ogni giorno la bellezza di tutte le famiglie nelle loro mille coloratissime forme. Infatti, la panchina che inauguriamo, non è rappresentativa solo delle nostre genitorialità ma di tutte. Perché “Famiglia è chi famiglia FA”. Basta attacchi, noi esistiamo, lo rivendichiamo, siamo uniche come tutte le altre e dobbiamo avere i medesimi riconoscimenti.”

L’inaugurazione, aperta all’ intera cittadinanza è per lunedì 15 maggio ore 18.30 presso il Giardino Michele Pellegrino in Piazza Borgo Dora.

La panchina Rosso Indelebile

La realizzazione della panchina, insieme ad alunne, alunni e insegnanti della classe 3A Tur dell’Istituto di Istruzione Secondaria Bosso Monti rientra in un percorso di sensibilizzazione e educazione alla parità di genere e contro la violenza promosso dal Progetto Rosso Indelebile. La panchina è stata dedicata a Luna. Una ragazza di 30 anni morta il giorno in cui la classe ha iniziato la riflessione sul tema della violenza. Luna era una sopravvissuta a una delle più atroci forme di violenza. Risiedeva presso la comunità di Fragole Celesti dell’associazione Fermata d’Autobus. La luce profusa dalla candela che occupa un lato della panchina ha forma circolare e, per le ragazze e i ragazzi, quella luce è Luna. 

un gruppo di ragazzi in piedi che decorano una panchina contro la violenza

La panchina è una riflessione che assume, per effetto della sua esplicita chiarezza, il carattere della denuncia, così come spiegato dalla classe, verso parole che non vorremmo più sentire in contrapposizione a parole che invece vorremmo sentire. E così, mentre lo sfondo rosso fa spiccare scritte come “te la sei cercata!”, “com’eri vestita?”, “non hai voce in capitolo”, “sei mia”, non censurando neppure gli epiteti volgari che comunemente vengono rivolti alle donnelo spazio bianco di una candela ospita ciò che, le ragazze e i ragazzi, vorrebbero fossero le frasi sulla bocca e nella mente delle persone: “ti credo”, “non è colpa tua”, “quando dici no è no”, “non sei sola”, “sei libera di autodeterminarti”, “sei forte”.

fogli di quaderno con un portapenne al centro con il progetto della panchina

Molta consapevolezza e molto coraggio

“Un lavoro che mi ha riempita di gioia, orgoglio, commozione ed energia positiva al tempo stesso. Lavorare con la classe sul tema del contrasto alla violenza è stato per me imparare più che insegnare – afferma Rosalba Castelli -. Ho notato molta consapevolezza e molto coraggio nella loro proposta, senza dare per scontato che una pubblica istituzione potesse accettare di esporsi su contenuti espliciti. Molto importante ed educativo l’approccio alla manualità. La maggioranza di loro non aveva mai usato carta vetro, piantato un chiodo o dipinto un listello di legno. Credo fermamente nei loro percorsi e sono certa che, anche grazie a questo lavoro, potremo contarle tra le persone alleate e preziose nella lotta alla violenza. Io, di sicuro, le voglio al mio fianco”.

ragazzi e ragazze per il progetto torino rosso indelebile in posa sìsulle scale della loro scuola in piedi con la promotrice del progetto

L’arte si fa interprete di lotta alla violenza e assume funzione sociale

“Abbiamo voluto scommettere sull’autonomia e sulla creatività che inevitabilmente passa anche attraverso contenuti espliciti e disturbanti – dichiara Ilaria Gritti, vicepresidente della Circoscrizione 1 -. Perché pensiamo che un’istituzione non possa arretrare, dietro il paravento della convenzionalità e della forma, di fronte ad una proposta dai toni indubbiamente forti, ma che purtroppo non rappresenta altro che la realtà; e che speriamo abbia la potenza, proprio in ragione di questa durezza, di innescare curiosità, reazioni, pensiero e magari anche dibattito pubblico sulle forme che può assumere l’arte quando sceglie di avere funzione sociale.”

L’inaugurazione, aperta all’intera cittadinanza è per venerdì 19 maggio ore 11.00 in via Davide Bertolotti 10 di fronte alla sede della Circoscrizione 1

Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".