Meluzzi: il lockdown? E’ tutto un disegno di controllo planetario

Intervista esclusiva con il prof. Alessandro Meluzzi

Tempi duri quelli che si prospettano all’orizzonte. Tempi difficili che hanno tutta l’aria di non terminare il 13 novembre, come dichiarato dal nuovo DPCM del 12 ottobre. Un lockdown “sartoriale”, come lo ha definito Burioni, che non piace a nessuno. Ma è un lockdown calcolato sulle reali esigenze sanitarie del Paese, in attesa di un prodigioso vaccino, o uno strumento di potere dettato da un piano finanziario globale? Il vaccino salverà il mondo? Che conseguenze ha la strategia di comunicazione adottata? Fake news o infopandemia? Lo abbiamo chiesto ad uno dei volti più controversi della scena televisiva.

Lockdown Alessandro Meluzzi seduto ad una scrivania con folta barba bianca
Il prof. Meluzzi durante l’intervista

In previsione di un nuovo lockdown, seppure “sartoriale”, qualche settimana fa abbiamo incontrato il prof. Alessandro Meluzzi, personaggio pubblico di grande fama, criminologo, intellettuale, maestro del pensiero. Tanti gli argomenti trattati: la fede, gli episodi di cronaca nera e il loro impatto sociologico, i processi mediatici e, ovviamente, la pandemia che ha investito il mondo.

Visto gli sviluppi attuali in merito alle nuove misure dettate dal Governo e la nuova prospettiva di lockdown settoriale, abbiamo estrapolato alcuni punti salienti, ma vi proponiamo l’intervista in versione integrale in video al fondo dell’articolo.

Il virus

Professor Meluzzi, lei è stato colui che per primo ha identificato e circoscritto il pericolo del virus in Italia e come sempre, come tutti i grandi geni del nostro tempo, non è stato ascoltato subito, ma come lei, anche altri illustri professori come Giulio Tarro e Luc Montagner che sono invece arrivati immediatamente con una previsione di quello che poteva essere questa pandemia che ha portato ad un lockdown globale. Cosa aveva capito e cosa è cambiato?

Ma guardi, era chiara una cosa. Da un laboratorio fatto dai francesi in Cina, dal quale si erano allontanati, dove si trafficava con dei virus, con delle ricombinazioni virali, era stato messo insieme un virus RNA, per metà un virus da raffredore, perchè il coronavirus è un ortoparamixovirus, che è un virus da raffreddore, neanche un virus dell’influenza, con dei tratti del virus dell’ HIV.

Il finto vaccino

Probabilmente ci saranno state anche delle migliori intenzioni di fare un vaccino per l’HIV, che non si è mai riusciti a fare, tutt’ora non si è riusciti a fare e che non si può fare trattandosi appunto di un virus RNA. Questo virus è scappato fuori dal laboratorio, non si sa bene se volontariamente o per errore(…). Chi negava l’esistenza di questo problema dicendo “Milano non si ferma, mangia l’involtino, il cinese è buono” nascondeva come sempre una verità. La stessa verità che è stata nascosta dopo, quando il virus si è indebolito, perchè come tutti i virus ricombinanti hanno una durata di efficacia. Però il disegno internazionale è quello di mantenere un clima di allarme per i tempi che verranno.

Fino a che non ci sarà un finto vaccino, perchè di questo si tratterà (…), non essendo possibile fare un vaccino per virus RNA perchè mutano continuamente.Verrà fatto un vaccino che avrà una durata limitatissima, che alla fine dovrà servire soprattutto a risanare le finanze della Big Pharma.

La censura

C’è stato un bavaglio alla comunicazione, che abbiamo subito un pò tutti, lei per primo. Io vedo qua che sul sito ufficiale di Quarta Repubblica, i suoi interventi video della relativa trasmissione sono stati rimossi. Qual è il rischio per l’Italia, per il mondo, a livello di comunicazione?

Era inevitabile. Il potere è una cosa seria. Ci mancherebbe altro che il potere non funzionasse. Lei capisce che il potere della finanza internazionale, pervasiva a livello planetario, il potere degli stati, delle magistrature, il potere del controllo a tutto il mainstream, Mediaset compresa, come vede, è un potere pervasivo. Questo potere ha già vinto.

Professore, la stessa sorte sua la sta condividendo questa lettera. Un’inchiesta che ho fatto durante il lockdown. Una lettera data 22 gennaio (leggi l’articolo) dove si trovano le prove che questa strage, compresi i camion militari che portano via le salme, poteva essere evitata.

Molte persone sono state uccise, nel senso che sono state portate in ospedale, sono state intubate avendo già una coagulazione intravasale disseminata in atto. Anzichè dargli eparina a basso peso molecolare e cortisone, sono stati intubati con l’ossigeno e sono stati uccisi. Mi prendo la responsabilità di ciò che dico ma chi ha fatto le autopsie lo sa.

Anche dal punto di vista della prevenzione

Anche dal punto di vista della terapia, non solo della prevenzione.

Infopandemia

Professor Meluzzi, lei ha parlato di infopandemia. Ha fatto una fotografia esaustiva di quanto accade. Lockdown, sette mesi di terrorismo psicologico attuato attraverso discorsi a reti unificate, attraverso spot pubblicitari e trasmissioni fiume sulla situazione. Una strategia che porta ad un popolo bue? Le chiedo. E ancora: Quali sono gli effetti sociologici e sociali, quali sono le conseguenze e quali le soluzioni possibili?

Il disegno va molto al di là della Big Pharma. Molto al di là del vaccino. E’ un disegno di controllo planetario. La necessità finale è quella di avere un microchip da infilare sottopelle a tutti, come nel sogno di Bill Gates, dal quale liberare molecole che non sapremo che vengono liberate, esercitando un controllo pieno. Questa elite finanziaria di Bill Gates, Rockfeller (…) non ha bisogno di soldi perchè li stampa, ma ha bisogno di avere un pieno controllo della realtà sociopolitica, e a questo sono arrivati. Contromisure mi pare che non ce ne siano. Anche perchè le poche voci libere saranno spente tra poco. Non so per quanto tempo lei potrà ancora permettersi di fare questi video e di diffonderli. Saranno bollati di fake news, ci sarà il reato di fake news e saranno portati direttamente in carcere o soppressi.

Mes e Recovery fund

Vaccino fund, 30 milioni di euro all’IFFIM scatola cinese del GAVI, ovvero fondazione Bill Gates produttori di vaccini. Il contributo economico annuale italiano verrà preso dal fondo per interventi strutturali di politica economica che, non lo dico io ma lo dice il decreto rilancio…

Ma il MES è fatto per questo. Quello che loro chiamano MES è un fondo sanità. A cosa dovrebbe servire se non a pagare vaccini, ricovery e altri imbrogli di varia natura?

Che fra l’altro provengono da un fondo speciale istituito nel 2004 e destinati ad interventi pubblici volti alla riduzione della pressione fiscale in caso di emergenza nazionale. Mai come quest’anno si configurava la necessità di un periodo “bianco” da coprire con tali fondi, non crede professor Meluzzi?

Ieri sera alla presentazione di un libro della mia amica Paola Gribaudo. All’interno ci sono diverse dichiarazioni…Uno dei capitoli riguarda il prof. Isaia, professore di medicina interna all’Università di Torino, presidente dell’Accademia di medicina, che ha parlato del ruolo della vitamina D.

C’è una proporzione enorme tra quelli che sono gli ipovitaminosi D e gli effetti della patologicità del virus. Allora, quando questa notizia, che è una notizia acclarata, dalla Big Science, è uscita, dal Ministero è uscito il messaggio “si tratta di una fake news”. Poi, siccome anche pubblicazioni americane l’hanno raccolta, allora dovuto tirarsi indietro, ma è chiaro qual è il disegno.

Come l’idrossiclorochina. Tutte le terapie, che non siano il vaccino che deve servire, saranno combattute, ma non solo. La finalità non è quella di fare il vaccino a tutti soltanto, ma è quella di avere il pieno controllo della finanza, degli stati, dell’economia eccetera eccetera. Quindi, un esperimento orwelliano, secondo me già raggiunto.

Orwell docet

Come sempre, professor Meluzzi, lei mi anticipa. E’ una visione orwelliana che abbiamo un pò tutti. La perdita della sovranità monetaria, un’Italia figlia di un’Europa e vittima anch’essa di tutte le grandi intelligenze finanziarie. Mi ha già risposto su un disegno che molti chiamano di complottismo…

Ma poveretti…dire cosa sta accadendo…cioè non è neanche un complotto perchè è alla luce del sole… Come i negazionisti, cosa vuoi negare, è talmente evidente cosa sta accadendo…(…)

Dobbiamo solamente assistere passivamente a questo capitolo della storia. Non è detto che sia l’ultimo capitolo della storia. Può darsi che sia il penultimo. Io, citando un pò l’Apocalisse, dico sempre che il tempo dell’abominio deve venire.(…). Può darsi che il capitolo finale sia quello di una donna vestita di luce che schiaccia la testa al serpente, ma non è ancora questo momento. Dobbiamo ancora entrare nel buio assoluto.

Di seguito l’intervista video integrale.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”