Il 12 gennaio riapre a Torino il Museo di Scienze Naturali dopo ben dieci anni di chiusura. Da quando un’ esplosione, nell’agosto 2013, ne aveva provocato la chiusura. A darne l’annuncio un protagonista di eccezione: l’elefante Fritz, icona del Museo. Fritz partirà da Stupinigi per un viaggio che lo porterà per le strade di Torino fino ad arrivare in piazza Castello.
Ai suoi piedi un QR code che consente di scoprire le novità del Museo, il calendario della riapertura e il programma della maratona di talk show «Porte aperte alla scienza», in programma dal 12 gennaio al 2 febbraio ed organizzata dalla Regione Piemonte e dalla Fondazione Circolo dei lettori.


Riapriamo una perla, le parole di Cirio per il Museo di Scienze Naturali
“Riapriamo una perla di Torino, del Piemonte e dell’Italia – aveva commentato il Presidente della Regione Cirio, durante un sopralluogo nell’estate scorsa -. Lo abbiamo fatto spendendo 8 milioni e 300mila euro, più abbiamo stanziato altri 4 milioni per procedere e completare l’operazione. Quindi Torino oggi à più forte di ieri perché una delle sue meraviglie è di nuovo fruibile.
Di nuovo visibili tutti gli esemplari zoologici
Si potranno dunque rivedere le teche storiche con gli esemplari zoologici di recente restaurati collocati per continente geografico. Il radicale rinnovamento dell’Arca con il racconto dei viaggi che nel corso del Settecento e dell’Ottocento hanno portato al Museo torinese reperti di rilevante valore scientifico. Le modalità attuali di arricchimento delle collezioni. La realizzazione di un’esposizione temporanea volta a valorizzare elementi significativi delle collezioni paleontologiche, entomologiche, botaniche e mineralogiche con un significativo focus sul Piemonte.


Gli investimenti per il Museo di Scienze Naturali Torino: 8,3 milioni di euro
Nel complesso, per il ripristino e il restauro sono stati fino ad oggi spesi 8,3 milioni di euro. In particolare: 2,3 milioni, tra il 2015 e il 2017. per la messa a norma degli impianti e l’agibilità dopo l’esplosione. 2 milioni, tra la fine del 2017 e il 2021, per interventi impiantistici ed edili necessari per il rilascio del certificato di agibilità. Nel 2020 autorizzati altri 2,2 milioni di lavori di tipo impiantistico ed edile per il recupero e l’allestimento di spazi e depositi visitabili per la conservazione e la tutela di reperti di particolare valore storico e scientifico.
In occasione del sopralluogo estivo 2023 sono stati consegnati ulteriori lavori per 1,7 milioni. Si tratta della sistemazione dell’ingresso già presente su via Accademia Albertina, realizzato negli anni Trenta per accedere alla parte del museo dedicata alle collezioni di zoologia. Tale ingresso, non più utilizzato da molto tempo, richiede interventi di tipo edile, impiantistico e di recupero degli spazi, con inserimento di una nuova biglietteria con bookshop, nuovi servizi igienici, nuovo guardaroba, affrontando innanzitutto il tema del superamento delle barriere architettoniche. L’ ingresso manterrà la sua importanza anche quando, nel prossimo futuro, l’ingresso principale tornerà a svolgere la sua funzione, previo completamento di alcuni interventi allestitivi sulla manica di via Giolitti.


Il programma di inaugurazione
Venerdì 12 gennaio alle ore 18 la biologa marina Mariasole Bianco condurrà “Pianeta oceano”: un viaggio alla scoperta delle sue meraviglie e delle sue problematiche soprattutto nella relazione con l’uomo (prenotazione obbligatoria , clicca qui per prenotare)
Sabato 13 gennaio alle ore 11 il Museo festeggerà il primo weekend di riapertura con uno show di Giovanni Muciaccia, che guiderà grandi e piccoli in un «attacco di creatività» (prenotazione obbligatoria clicca qui per prenotare)
«Porte aperte alla scienza» continuerà il 19 e 26 gennaio e il 2 febbraio con una serie di talk su scienza e arte curati da Luca Beatrice.
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