Museo della simbologia Massonica, intervista al direttore Franceschini

Al numero 7 di via dell’Orto, a Firenze, sorge un museo molto particolare: Il Museo della simbologia Massonica. Ad accompagnarci in questo suggestivo e misterioso viaggio nel tempo, ricco di simboli e significati il direttore del museo Cristiano Franceschini.

Cristiano Franceschini  direttore del  museo in piedi accanto a dei reperti
il direttore del Museo della Simbologia Massonica Cristiano Franceschini

Cristiano Franceschini direttore del Museo di Simbologia Massonica di Firenze, quando nasce l’idea di aprire Il museo e perché? 

La raccolta di oggetti e documenti, provenienti da tutto il mondo, inizia dopo la morte di mio nonno, circa nel 1975. Iniziato in Massoneria nel 1919,  dopo la seconda guerra mondiale è stato uno dei rifondatori delle Logge fiorentine appartenenti alla Obbedienza di Piazza del Gesù, e cofondatore nel 1947 della prima Loggia fiorentina, la Rispettabile Loggia Unione, poi denominata Madre, per aver dato vita ad altre logge. 

I primi oggetti trasmessi sono esposti nella cassettiera celeste al primo piano. Sono grembiuli e  fasce di vari gradi, documenti di appartenenza o comunicazioni interne, relative alla Gran Loggia d’Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori, Obbedienza di Piazza del Gesù-Palazzo Vitelleschi. Nell’arco del tempo, e per la passione di raccogliere e collezionare reperti del passato o curiosità, ho iniziato dal simbolo principe della Libera Muratoria,  Il Grembiule con le Fasce e i  Collari, cercando poi testimonianze d’epoca che fossero in grado di datare l’oggetto. 

interno del muso della simbologia massonica
interno del museo della simbologia massonica
Foto, medaglie e gioielli arricchiscono il il Museo di Simbologia Massonica

Sono seguite le foto di singole persone e di gruppi, dal 1850 ad oggi. Poi i cataloghi dei produttori di divise e paramenti, dove si vedono rappresentate industrie che avevano anche centinaia di dipendenti impiegati presso di loro, ed a seguire i cataloghi delle aste attuali,  per abbinare un valore quasi commerciale e per la copertura assicurativa agli oggetti esposti.

Il secondo tipo di oggetto rappresentato, in quantità numerica,  sono le Medaglie di Loggia, che per me sono il simbolo più significativo adottato dai componenti di una loggia per autodefinirsi con quel logo. Altro reparto è quello dei gioielli prodotti per speciali occasioni. Pizzicando e cercando a giro per il mondo ho poi recuperato oggetti di uso rituale o commemorativo che sono esposti e che riportano tutti un simbolo della Libera Muratoria.  Da questo l’idea di denominare il museo “ Mu ∴S∴ Ma∴ “ Museo di simbologia massonica” 

iterno del museo della simbologia massonica
il direttore Franceschini guida all’interno del Museo

Può spiegare in modo semplice, per chi non la conosce, cos’è la Massoneria?

La Massoneria non è semplice da spiegare in poche parole, ma spero che questi due estratti, uno prettamente interno ed uno laico possano dare una breve e concisa introduzione. 

Il primo è l’ Estratto parziale degli statuti Generali della Società dei Liberi Muratori editi all’Oriente di Napoli nell’anno 1820 art 0,  statuti della massoneria

La Libera Muratoria ha il suo fondamento essenziale nella fede in una Potenza Suprema che onora sotto il nome di Grande Architetto dell’Universo . I suoi principi si compendiano in due massime: Conosci te stesso  – Ama il prossimo come te stesso. E’ una libera associazione di uomini indipendenti, i quali non sono soggetti che alla propria coscienza, e si impegnano a praticare un ideale di Pace, d’Amore, di Fratellanza. Ha per scopo il perfezionamento morale dell’Umanità, e per mezzo la propaganda di una vera Filantropia, con l’impiego di usi e forme simboliche. Impone a tutti i suoi adepti il rispetto delle opinioni altrui ed interdice loro nelle riunioni ogni discussione politica o religiosa, per così costituire un centro permanente di unione fraterna in cui regni una perfetta armonia di pensiero.

I Liberi Muratori si riuniscono in luoghi speciali, chiamati Logge, onde lavorarvi ritualmente con zelo ed assiduità, e non debbono ammettervi se non uomini maggiorenni, di perfetta reputazione, persone d’onore, leali e discrete, degne sotto tutti i punti d’essere loro fratelli. […]

grembiule della francia 1750
grembiule Francia datato 1750
La descrizione laica

La massoneria, così come si trova descritto su un enciclopedia accessibile a tutti e di libero pensiero, è un’associazione su base iniziatica, esoterica e di fratellanza, diffusa in molti Stati del mondo, le cui origini sono da rintracciarsi in epoca moderna in Europa, in Inghilterra, precisamente a Londra il 24 giugno 1717 come unione di associazioni basate su di un ordinamento democratico, dette “logge”.

Il nome deriva dal francese maçon, ovvero “muratore”, legato alla storia delle Corporazioni di liberi muratori (free-masons) medievali, e dalle quali ricavò gli stessi suoi simboli del mestiere. La livella, il regolo, la squadra, il filo a piombo o il compasso. Il simbolo stesso della massoneria fu poi formalmente definito nei soli strumenti di squadra e compasso. Spesso, nel simbolo è presente anche una grande lettera “G”, con varie interpretazioni, tra le quali il significato di Great Architect (Grande Architetto dell’Universo, G.A.D.U.) oppure di God , ma può essere interpretata anche come Geometria, Gnosi o Gnosticismo

medaglieria
medaglieria

Esistono altre iniziative simili in Italia e nel mondo che lei sappia?

Si certamente, esistono altri musei o piccole esposizioni locali frutto di lasciti e donazioni nel tempo, e li troviamo in qualche sede regionale dove la presenza dei fratelli è stata più numerosa. All’estero invece si trovano presso le sedi più importanti delle varie Famiglie massoniche e quindi Londra Parigi, Lisbona, ma anche nell’est Europa che purtroppo non ho ancora avuto modo di visitare.

Esistono due associazioni di musei massonici nel mondo, una europea ed una americana di cui anche il Musma fa parte. 

Questo è il primo Museo italiano di Simbologia Massonica, e come dichiarato dai visitatori per lo più stranieri, che ne rimangono estasiati, nonostante il piccolo spazio fisico a disposizione, è forse il più importante. Custodisce ed espone  oltre diecimila oggetti provenienti da tutto il mondo. Sono abiti, grembiuli, fasce, bicchieri, bottiglie, porcellane, spille, cravatte, timbri, foto, manifesti, documenti, libri, diari, schede di iscrizione, diapositive in vetro, lanterne magiche. Gli oggetti più antichi sono un grembiule francese, databile al 1750 ed uno inglese in seta stampata del 1798,. IL Grembiule è il simbolo principe del lavoro del massone; inoltre è presente un altro grembiule francese che risale alla metà del 1800, che  fu sepolto durante la seconda guerra mondiale per nasconderlo ai nazifascisti.

grembiule USA inizio 1800
grembiule USA inizio 1800

Se dovesse scegliere un solo reperto in tutto il Museo per rappresentarlo, quale sarebbe e perché

Il simbolo o oggetto più importante ed ammaliante per me è il grembiule, che rappresenta il percorso della maturazione dell’appartenente, e quindi ne esteriorizza la maturazione all’interno e la preparazione verso l’esterno ossia la società che ci circonda. Quindi non uno soltanto, ma tutti quelli che sono esposti ed a disposizione dei visitatori per il  loro studio. 

Quali sono i visitatori del museo della simbologia massonica

Il museo è aperto da 11 anni e la notizia della sua presenza ed operatività è stata pubblicizzata per mezzo o tramite la diffusione a mezzo media sia cartaceo o via web,  ed anche grazie al  passa parola fra i visitatori, o a contatti interpersonali via internet. Non è ancora possibile pertanto avere delle statistiche di presenze, in quanto sempre in crescendo con il diffondersi della notizia. Le presenze sono soprattutto di appartenenti alla massoneria, per un 80% e di questi il 70 % sono stranieri, quindi un pubblico tecnico ma parzialmente informato sia su storia che sulla conoscenza degli oggetti esposti. 

E’ un museo di nicchia ed i visitatori, soprattutto i non tecnici non si aspettano di vedere i moltissimi oggetti presenti, ma spesso e volentieri entrano per avere informazioni e chiarimenti generali proprio sulla Massoneria e dintorni, che naturalmente cerco di fornire con il massimo della semplicità, rispetto alla complessità dell’argomento sia come storia che come attualità filosofico – esoterica dell’insieme.  Purtroppo i curiosi e/o non tecnici  sono molto prevenuti sul tema     “ Massoneria”  dalle notizie false e negative che da anni vengono trasmesse dai media intorno alla Massoneria.

fasce Italia 1850
fasce Italia 1850

Quali sono le aspettative di chi entra nel Museo della Simbologia Massonica

Le aspettative dei visitatori sono varie e diverse. Gli stranieri abituati ad avere musei di questa tipologia a Parigi, Londra, Bruxelles, ed in altri capitali europee, sanno cosa potrebbero trovare esposto, rimangono però stupiti dalla possibilità di ammirare oggetti, qui riuniti a Firenze, che provengono da tutto il mondo.

Gli italiani invece, che non sono abituati a visitare musei massonici. rimangono sorpresi fino allo sconcertato e stravolto, un po’ come lo fui io quando iniziai questa raccolta. Forse perché siamo troppo chiusi nel guscio della nostra Loggia e del nostro Tempio.

interno del museo di simbologiamassonica
interni del Museo di Simbologia massonica

Quali domande pongono i visitatori ? 

Le domande si differenziano fra quelle poste dai tecnici e dai curiosi . Il visitatore  tecnico , che ha un po’ di informazioni o appartenente alla Massoneria si dilunga su particolari tecnici dell’oggetto o su simboli ed usi del passato ormai desueti e cambiati nell’attualità. Il visitatore profano pone domande di carattere generale e richiede spiegazioni sul sistema massonico, o su alcuni punti esoterici filosofici interni alla massoneria.

Quali sono i reperti più curiosi, quelli che nessuno si aspetterebbe mai di vedere all’interno di questo Museo?

Sono molti gli oggetti strani che ho raccolto, e che nessuno relazionerebbe all’uso massonico. Ad esempio i tappi dello spumante francese con i simboli dell’acacia, o il tappo della birra con il simbolo templare, o  le pipe e gli articoli da fumo . Ma forse sono i puffi sia nella loro favola e storia ma anche nella rappresentazione che ne ho dato grazie ai vari plastici e filmati che sono riuscito a riprodurre, che attraggono.

La più curiosa è la lettera di cessazione dell’attività della Ditta “Sorelle Carboni” di Roma, la quale, cessando l’attività negli anni ’50,  non poteva più fornire l’abbigliamento rituale . Ma anche una convocazione per i lavori di loggia francese di Parigi datata 1810.

plastico dei puffi
plastico dei puffi

So che per far parte della Massoneria occorre essere invitati, ma le capita mai che qualche visitatore le chieda di poterne far parte?

Il termine  “ invitato “ non è esatto, noi usiamo dire “fare del proselitismo”. Ossia cercare e capire se le persone vicine a noi possono essere interessate al praticare la massoneria e la filosofia che ne è parte per realizzarsi, dandone poi applicazione nel mondo esterno, nella società civile, apportando ciò che di buono e valido è stato recepito. Quindi siamo noi che andiamo alla ricerca di quelle persone uomini o donne che potrebbero essere  interessate.

    Ma esiste anche il percorso inverso. Il profano che non conosce persone che ne fanno parte, e spesso e volentieri non sono in grado di avvicinarsi, capire, e chiedere di risolvere i loro dubbi sull’argomento. Spesso mi si presentano proprio per questo, per poter avere un domani, al loro ritorno a casa, la possibilità di poter ampliare ed anche poter accedere alla Libera Muratoria, prendendomi come loro sponsor o tutor iniziale.

    interno primao piano museo della simbologia massonice

    Sono presenti anche attività didattiche o visite guidate per le scuole all’interno del Musma?

    I progetti riguardano la pubblicazione tramite quaderni, cataloghi e filmati degli oggetti esposti. Dovendo prepararne un elevato numero il tempo è poco e  tiranno,  per cercare di arrivare a pubblicarli come desidero io. Il primo quaderno è stato dedicato ai francobolli e simboli massonici ivi rappresentati.

     Il secondo lavoro è stato un filmato-animato sulla differenza delle posizioni all’interno del tempio degli ufficiali di loggia. Quindi della relativa ritualità del rito francese e del rito scozzese, usufruendo di un plastico e delle statuine dei puffi, che si sono adeguate perfettamente alla bisogna. 

    Pronta è una pubblicazione di immagini delle cartoline postali viaggiate e non, che è stata presentata in  aprile 2016 in collaborazione con l’istituto di studi Lino Salvini di Firenze. Contemporaneamente sto programmando la compartecipazione ad alcune esposizioni o a congressi. 

    interno del museo
    Le scuole

    Per quanto riguarda le scuole devo dire che purtroppo nonostante il mio sforzo di segnalare l’esistenza del museo, sia invitando a tappeto istituti e scuole in Toscana ed Umbria e singoli professori e docenti, o responsabili dei circoli didattici, la risposta è quasi nulla. In 11 anni di apertura ho avuto la soddisfazione di vedere una sola classe proveniente da una scuola agraria di una cittadina vicino Firenze. Speriamo che nel futuro la gioventù possa essere avvicinata a questo pezzo di storia che credo non trattato e valorizzato a sufficienza nelle scuole italiane.

    Perché secondo lei la Massoneria ispira diffidenza nelle persone? Si ripercuote anche sul museo?

    La diffidenza nasce dal continuo e martellante invio di notizie negative che la stampa presenta sui media, se tutti avessero letto e compreso quelli che sono i principi della Liberia Muratoria, come ho cercato di segnalare all’inizio di questa intervista, avremmo una situazione ben diversa. Ma si sa che la notizia negativa fa vendere i i giornali, il nemico deve essere qualcuno o qualcosa che non si conosce o che non si palesa e quindi è su quell’obbiettivo che si scatena la parte negativa.

    La ripercussione sul museo, fisicamente parlando ad oggi non è avvenuta, salvo una battuta quasi goliardica avvenuta per due volte sempre nel mese di luglio agosto. Sedendo all’ingresso sento bene lo stupore di alcuni passanti che  si esprimono contrariati da questa presenza.

    grembiule spagnolo

    Secondo lei cosa spinge un visitatore a entrare nel suo Museo?

    Poter ricevere chiarimenti storici di fatti e personaggi famosi, collegati o appartenuti alla massoneria.

    Altro tipo di curioso invece si domanda e chiede informazioni di carattere teorico-generale, cercando poi in certi casi di entrare in profondità quando veramente interessato all’argomento. Sono questi i curiosi che visitano il museo con il secondo fine di cercare di poter avere un contatto finalizzato alla possibile futura appartenenza alla massoneria

    Altri invece rimangono sconcertati dal venire a conoscere alcuni nominativi di famosissimi appartenenti alla massoneria del passato che mai si sarebbero immaginati che lo fossero e che da questa avessero recepito i valori che hanno poi trasmesso con le loro azioni nella società civile.

    Nessun Segreto o mistero, ma un sistema di pensiero e di lavoro

    Il visitatore curioso , che a questo punto possiamo denominare “profano“ è convinto, grazie alla trasmissione di notizie false e tenebrose, come dicevo prima, che esista un grandissimo “SEGRETO” ed una compartecipazione ai misteri per pochissimi addetti ai lavori, e quindi identifica la Massoneria quasi in una setta dalle molteplici sfaccettature negative.

    In realtà il segreto è semplicemente il sistema di lavoro e metodo di pensare che viene insegnato e trasmesso per via orale più che per mezzo di elaborati scritti. Tra l’altro il curioso-profano è convinto di avere davanti una sola scuola o organizzazione mondiale  massonica, mentre invece ci sono varianti e sistemi che prendono origine e si sono sviluppati in diversissime realtà geografiche e politiche-filosofiche. Il profano infatti non conoscendo la realtà dei fatti non sa e non ha realizzato che la maggior parte delle conquiste sociali e miglioramenti sono state pensate create ed applicate proprio da uomini che hanno seguito il pensiero massonico. 

    interno immagine ph elisa siviero

    Qual è l’obiettivo del Museo?

    L’obbiettivo che mi sono prefisso è semplicemente quello di compartecipare la possibilità della ricerca e degli studi fatti nel tempo offrendo questo spettacolo particolare.

    La soddisfazione più grande che ha avuto in questi anni di apertura

    Direi più di una. Ossia la soddisfazione e la felicità che traspare dagli occhi dei visitatori dopo la visita del museo. E credetemi è quello che mi ripaga dei sacrifici fatti nel tempo per realizzare questa esposizione..

    Ora l’episodio più antipatico .

    Forse una recensione a mio avviso negativa e non meritata  su un sito internet, fatta dopo uno o due anni dall’apertura, da parte di una presunta guida turistica di lingua tedesca, che non ricordo assolutamente aver incontrato, ma il successo e la soddisfazione degli altri visitatori mi ha sempre confortato nel dimenticare questo fatto.

    Direttore, rivolga un invito per venire a visitare il Museo

    Benvenuti nel mondo della Libera Muratoria, nei suoi simboli, nei suoi oggetti e nelle sue “segrete stanze”, da cui sono pronto a chiarire i vostri dubbi e curiosità. Grazie per l’attenzione, vi aspetto a Firenze.

    Per chi volesse saperne di più può visitare il sito del Museo della Simbologia Massonica cliccando qui e prendere contatti con il direttore Cristiano Franceschini

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    Monica Col
    Monica Col
    Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".