Vinili dimenticati: dal giradischi a spotify grazie alla digitalizzazione

Salvare il nostro patrimonio discografico prima che sia troppo tardi” il motto della Suan Edizioni per recuperare i vinili dimenticati

Per capire veramente l’importanza di questa notizia, bisogna necessariamente cliccare sui link al fondo dell’articolo. Solo così si può capire il grande e prezioso lavoro che sta dietro al progetto della Suan Edizioni.

Chi ha l’età per ricordare sa che magìa si crea quando la puntina di un giradischi si posa sui solchi di un vinile. Un meccanismo affascinante, un rituale che si compiva quasi con sacralità dei gesti, con attenzione e cura. La stessa che offrivamo alla musica stessa che usciva da quelle casse. Vinili dimenticati, che oggi sono più che mai archivio storico delle nostre emozioni e colonna sonora di un secolo non così lontano.

Ricordate gli anni 80? L’epoca più significativa per la storia della musica italiana, perchè ne decretò la fine.

Una condanna che portò il patrimonio sonoro italiano nel braccio della morte, grazie alla decisione unanime della etichette discografiche di passare dall’analogico al digitale. Verso la metà di quegli anni, sfruttando la meraviglia delle masse di fronte alla tecnologia di fruire musica da nuovo supporto digitale, il Compact Disc, le produzioni cominciarono a discriminare sempre di più il vinile a favore della digitalizzazione. Fin qui, niente di male, se non fosse che, in parallelo, è stato studiato un processo di annientamento del nostro bagaglio artistico musicale che ne ha determinato l’inesorabile perdita.

Vinili dimenticati . dei cd sparsi su un tavolo
Vinili dimenticati: dal giradischi a spotify grazie alla digitalizzazione

C.D.: Crisi Discografica

Se l’idea poteva sembrare semplice, la sua realizzazione è stata ancora più facile. Il progetto “Compact Disc” prevedeva che la musica registrata passasse da analogico a digitale, anche per le edizioni precedenti. Ma il protocollo prevedeva di digitalizzare solo quella parte dei cataloghi ritenuti “altovendenti”. Quindi, De Gregori sì, Renato Rascel no, Baglioni sì, Johnny Dorelli no.

Dagli anni Ottanta in poi abbiamo assistito alla graduale distruzione del nostro eccezionale e ricchissimo archivio musicale a causa non solo del passaggio da vinile a Cd che consentiva solo ad alcuni repertori di essere digitalizzato, ma anche per la scomparsa di etichette discografiche familiari la cui produzione costituiva delle autentiche “chicche” per i nostri ascolti“, dichiara Christian Calabrese che con la musica è di casa, essendo figlio del grande autore della canzone italiana Giorgio.

L’inizio dell’era digitale

17 agosto 1982: esce “The Visitors” degli ABBA, il primo album masterizzato su CD. Qualche mese dopo, ad ottobre, inizia la commercializzazione vera e propria, incluso il lettore CD. La prima uscita è “52nd Street” 50 titoli compongono il primissimo catalogo in formato compact disc audio.

Era l’inizio dei mitici anni ’80. In quel decennio, infatti, si consumò anche la fine di quella grande diversificazione delle etichette familiari e indipendenti che costituivano la vivace e variegata discografia italiana, che in parte chiusero i battenti per fallimento o per cessione dei marchi e dei cataloghi alle cosiddette Major.

Emblematici i passaggi RCA Italiana, BMG, Sony. In quegli anni di fallimenti, crack finanziari, acquisizioni, fusioni e concentrazioni la perdita, lo smarrimento e la distruzione fisica di interi archivi di registrazioni, di master, di multipista, di database, di contratti, di partiture degli arrangiamenti fu devastante e generalizzata.

Le conseguenze di questa folle distruzione di un patrimonio culturale immenso non sono ancora chiare e definitive. Quel che rimane degli archivi di un tempo giace in magazzini polverosi in attesa di essere definitivamente dismesso e in alcuni casi questi magazzini sono al di fuori del territorio italiano. È possibile che i master originali delle prime 34 registrazioni originali di Domenico Modugno (mai digitalizzate e ristampate dalla RCA Italiana, dalla BMG e dalla Sony) rimangano accatastati (se vi fossero ancora?) in un magazzino in terra di Germania?” (estratto da “Vinile” n. 27, ottobre 2020)

il primo cd masterizzato - ABBA The Visitors
Vinili dimenticati: dal giradischi a spotify grazie alla digitalizzazione

Il digitale al servizio dei vinili dimenticati

Il progetto è semplice. Mettere on line, su tutte le piattaforme musicali, l’ascolto di brani analogici caduti nel dimenticatoio dopo l’avvento dei CD negli anni Ottanta. E’ la grande sfida che si è prefissata la Suan Edizioni.

E’ un lavoro che può essere considerato “di nicchia”, ma ha una grande importanza culturale. L’obiettivo è quello di salvare una gran parte del patrimonio discografico italiano che rischia non solo di cadere nel dimenticatoio, ma di sparire per sempre fisicamente. L’operazione prevede la digitalizzazione di migliaia di opere musicali “perdute”, quindi tutti quei brani che le etichette non hanno mai digitalizzato.

Abbiamo già fatto un contratto di distribuzione con i principali canali di distribuzione e il primo pacchetto di 188 brani è già on line“. Dichiara con fierezza Francesco Coniglio (editore e storico della musica), socio a metà con Christian Calabrese (autore e consulente musicale) della Suan Edizioni.

vinili dimenticati - le proposte di novembre con tutti i nomi dei cantanti e dei brani
Vinili dimenticati: dal giradischi a spotify grazie alla digitalizzazione

Le prime uscite

Un’operazione tanto ardua quanto mai utile . È tempo di salvare il salvabile prima che sia troppo tardi e in questo la legislazione italiana, in materia di diritto d’autore, tra le più avanzate del mondo, ci assiste, prevedendo anche la difesa del diritto morale dell’autore”, afferma Calabrese.

Successivamente, ogni mese, usciranno nuovi dischi, mai precedentemente digitalizzati, a incrementare questo eccezionale ascolto di materiali sonori facilitato dalla tecnologia“, continua Coniglio. “Per realizzare questo lavoro, una vera e propria missione, dobbiamo ringraziare l’opera di collezionisti e “topi da discoteca” che, sebbene rappresentino una rarità, ci forniscono la possibilità di trasmettere la conoscenza musicale del passato sepolta per anni, alle nuove generazioni, proprio grazie agli strumenti di loro attuale utilizzo”.

Tra i titoli in repertorio della prima uscita si annoverano dischi introvabili di Jula De Palma, Quartetto Cetra, Katyna Ranieri, Bruno Martino, Renato Rascel, Wera Nepy, D’Artega e la sua orchestra, Dino Olivieri, Milva, Claudio Villa, Sergio Bruni, Umberto Tucci e Oreste Turrini, Vinicio, Eleonora Rossi Drago e Paolo Ferrari, Elio Mauro, Narciso Parigi, Silvio Noto, Tony Del Monaco, Betty Curtis, Dario Fo, Johnny Dorelli, Natalino Otto.

Ma la Suan Edizioni non si ferma qui: la digitalizzazione dei vinili dimenticati non è che la prima di una serie di iniziative editoriali (e non) per salvare, ricostruire, riorganizzare, preservare e ristampare una immensa parte del patrimonio discografico italiano non più fruibile da molti decenni. E lo farà… prima che sia troppo tardi!

I 45 giri on line

Per ascoltare subito i brani cliccare sull’artista e il titolo della canzone

Eleonora Rossi Drago e Paolo Ferrari – Lettere D’Amore Di Chopin
Elio Mauro – Canzone D’Amore
Narciso Parigi – Amo Firenze Mia
Purple Heart – Simpathy
Silvio Noto – Cari…Vecchi Balocchi
Tony Del Monaco – Lungo Treno Del Sud

The extended Play

Per ascoltare subito i brani cliccare sull’artista e il titolo della canzone

Natalino Otto – Piccolissima Serenata
Jula De Palma – Anema E Core
Johnny Dorelli – With All My Heart
Dario Fo – Poesie Milanesi
Bruno Martino – Bruno Martino In Sweden Betty Curtis – Quando L’Estate Se Ne Va

I 25 centimetri

Per ascoltare subito i brani cliccare sull’artista e il titolo della canzone

Il Quartetto Cetra – I Successi Internazionali Del Quartetto Cetra
Jula De Palma – Con Orchestra Diretta Da Lelio Luttazzi
Katyna Ranieri – Souvenir Of Florence
Orchestra Bruno Martino – Hasta La Vista
Renato Rascel – Evviva L’Allegria
Wera Nepy – Mezz’Ora Con Voi

I 33 giri

Per ascoltare subito i brani cliccare sull’artista e il titolo della canzone

Vinicio – Tutti In Pista!
Umberto Tucci e Oreste Turrini – Argento Vivo
Sergio Bruni – I Grandi Successi Di Sergio Bruni
Milva & Claudio Villa – Il Cantatutto
Dino Olivieri – L’amore E’ Una Cosa Meravigliosa
D’Artega & La Sua Orchestra – An American In Italy

Solo su Deezer e Amazon Music Unlimited

Le Canzoni Di Settembre 1959 (Raccolta) clicca qui per accedere alla compilation.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”