La panchina gigante: l’angolo della serenità a Cuneo

A volte, basta poco per tornare bambini. La spensieratezza di quanto ci sentivamo liberi a sentire il vento tra i capelli quando scivolavamo giù da uno scivolo bollente o quando ci facevamo spingere più forte sull’altalena per sentirci forti e grandi.
Ci bastava poco per essere felici. Come quando fissavamo le nostre gambe lasciate cadere giù a penzoloni da una panchina. Guardavamo il cielo pensierosi e chissà se era quella la vera serenità.

Sicuramente ora alcuni di noi sono cresciuti, ma non tutte le panchine sono così piccole da farci toccare terra perchè, nel 2010, è nata la panchina gigante.

Big Bench: la panchina della serenità

Il Big Bench è un progetto nato da Chris Bangle,un designer statunitense. Si tratta di una panchina gigante colorata che non rappresenta, però, le due dimensioni reali.
L’iniziativa di questo progetto è fondata su un’idea molto semplice: prendersi una pausa dalla vita frenetica di tutti i giorni.

Un posto dove rilassarsi, ascoltare musica, leggere o semplicemente entrare in sintonia con l’Universo.

Big Bench Community Project

Chris Bangle e sua moglie Catherine sono ormai, dal 2009, due cittadini italiani residenti nella borgata Gorrea di Clavesana, in provincia di Cuneo. Ed è proprio in questa zona che un anno dopo è stata installata la prima panchina gigante.

Le Langhe sono da sempre una terra di bellezza e sorprese. Tutte le panchine costruite in questo territorio sono nate senza l’aiuto di fondi pubblici ma solamente con la buona volontà da parte degli artigiani che hanno voluto regalare alla città un tocco di colore.

I punti, nel quale sono state costruite le Big Bench, non sono mete molto turistiche. Il designer, però, spera che questo particolare disegno in mezzo alla natura possa dare inizio ad un piccolo turismo.

Se volete, quindi, staccare la spina dalla vita di tutti i giorni, guardare il mondo da un’altra prospettiva e tornare bambini per almeno qualche ora, la Big Bench è in assoluto il posto che fa per voi.

Un consiglio: portatevi un pò di musica…

Panchina gigante.
Arianna Pino
Arianna Pino
Autrice del libro “Resta almeno il tempo di un tramonto” e di “Quando fuori piove”, finalista al concorso letterario “Il Tiburtino”. Iscritta all’ Università delle scienze e tecnologia del farmaco. Dice di sé:“Sono nata in città ma vivo col mare dentro. Ho occhi  grandi per guardare il mondo, ogni giorno, con colori diversi. Ho la testa tra le nuvole ma cammino su strade fatte di sogni pronti a sbocciare, mi piace stupire come il sole, quello che la mattina ti accarezza il volto e ti fa ricordare che c’è sempre un buon motivo per alzarsi. Amo la pizza, il gelato e la cioccolata calda perché io vivo così, di sensazioni estreme, perché a vent’anni una cosa o gela o brucia. Mi piace vivere tra le parole che scrivo, che danno forma alla mia vita come i bambini fanno con le nuvole”.