Pannelli fotovoltaici anche nei piccoli borghi storici

Svolta storica per i pannelli fotovoltaici: si potranno installare anche sui tetti delle case dei borghi storici: Il caso Dell’Aquila.

L’impegno di tutti i governi del Pianeta è quello di andare verso una rapida transizione energetica, per far fronte all’ormai catastrofica crisi energetica. I recenti incontri mondiali, COP27 e COP15 hanno sancito le linee guida da osservare per il raggiungimento degli obiettivi che vanno dalla salvaguardia ambientale alla ricerca di energie rinnovabili che possano sostenere il fabbisogno mondiale di energia elettrica.

Il mondo intero si sta muovendo per trovare soluzioni durature e valide per affrontare la transizione energetica, passando per fonti rinnovabili naturali ed ecologiche.

Per l’Italia, però,insorgono problematiche diverse, vista l’eccezionalità del nostro territorio. Se, da una parte, siamo “il Paese del Sole”, dall’altra, siamo il Paese dell’arte che si manifesta anche nelle varie opere che costituiscono il nostro patrimonio architettonico.

Palazzi storici e borghi antichi vanno considerati con molta attenzione, quando si tratta di ristrutturazioni che possono stravolgere l’armonia o la storicità dell’immobile.

D’altro canto, non possiamo continuare a considerare “pezzi da museo” i nostri borghi, ma valutare una transizione energetica che vada verso la sostenibilità, pur mantenendo integro il loro valore artististico.

E’ quanto sostiene l’UNCEM e, finalmente, c’è una svolta storica per i pannelli fotovoltaici.

Il caso L’Aquila

Il tribunale amministrativo dell’Aquila ha sancito un nuovo principio che cambierà le regole in vigore.

I borghi storici non si possono trattare come “pezzi da museo”, come Uncem ha sempre ripetuto. Anche gli abitanti dei piccoli borghi storici hanno il diritto di installare i pannelli fotovoltaici sul tetto. Vale anche per i paesi montani.

I giudici si sono espressi sul delicato caso sollevato da una famiglia di un piccolo borgo, Pacentro, alla quale la Soprintendenza aveva negato la possibilità di installare il fotovoltaico beneficiando del Superbonus 110. Uncem condivide totalmente e finalmente la disposizione del TAR. Da tempo con Legambiente in primis, Uncem chiedeva alle Soprintendenze di limitare ogni vincolo e parere negativo sulle rinnovabili da installare in villaggi, paesi, borghi storici. Le rinnovabili devono essere per tutti. Così viene sancito. Finalmente si tolgono le estrizioni in vigore per i borghi con vincoli paesaggistici e artistici in merito all’installazione dei pannelli fotovoltaici. La sentenza del Tar – come scrive InfoBuiltEnergia – ha stabilito in quali casi sia valido il diniego della Soprintendenza.

Questo deve essere “motivato nel merito” mentre non basta il divieto generalizzato. Il tribunale ha sancito anche che la tutela paesaggistica non possa sempre e comunque prevalere sulla necessità di ridurre le emissioni di CO2 e, quindi, salvaguardare l’ambiente. Ora tutti dovranno rispettare queste nuove indicazioni, maglie più larghe in favore delle rinnovabili, del risparmio energetico, anche in chiave di Green Communities e Comunità energetiche.

Il fotovoltaico il Italia

Il fotovoltaico, risorsa per la quale il nostro Paese è particolarmente favorito, potrebbe crescere di 6 volte. Il potenziale aumento della produzione relativamente al fotovoltaico è infatti pari a 126 GW addizionali. corrisponde a circa 6 volte la capacità installata odierna con Lombardia, Sicilia e Puglia sul podio.

Queste tre regioni messe insieme rappresentano un terzo della potenza addizionale nazionale, il 40% è relativo agli impianti installati sui tetti ed il rimanente 60% relativo agli impianti a terra, includendo anche l’agrivoltaico. (fonte EnergRed ).L’eolico —che in Italia non manca— ha invece un potenziale per crescere di 2,5 volte. L’incremento raggiungibile a breve in termini di potenza è pari a 26 GW. Anche in questo caso con tre regioni sul podio: Sicilia, Puglia e Sardegna.

Queste tre aree italiane messe insieme rappresentano il 62% dell’opportunità di sviluppo legata all’eolico. Ma tra le regioni a più alta ventosità ci sono anche Basilicata, Calabria e Campania.

Poi ancora, l’idroelettrico, sia mediante il repowering di impianti esistenti che attraverso lo sviluppo di impianti di mini-idroelettrico, come EnergRed già sta facendo, ha un potenziale di incremento del 25% pari a circa 6 GW, prevalentemente in Lombardia, Trentino Alto Adige e Piemonte. Ma anche in Abruzzo.

Nel 2022 le installazioni di impianti fotovoltaici superano i 2,2 GWp con un incremento del 145% rispetto al 2021, permettendo così all’Italia di raggiungere i 24,9 GWp di potenza totale installata, ovvero il 35% dell’obiettivo PNIEC al 2030. Questi i numeri che, basandosi su dati «Terna Italia» e «Forum Italia Solare», hanno elaborato gli analisti di EnergRed.

La distribuzione del fotovoltaico in Italia

In merito poi alla distribuzione geografica, a guidare la classifica in Italia vi è la Puglia con circa 3 GWp di potenza installata, seguita però a breve distanza da 4 regioni del Nord: Lombardia con 2,97 GWp, Emilia-Romagna (2,4 GWp), Veneto (2,37 GWp) e Piemonte (1,92 GWp).

La Sicilia —terra dell’«oro energetico»— è solo sesta con 1,7 GWp ed anche altre grandi regioni produttive quali Toscana e Campania sono molto indietro: non raggiungono nemmeno 1GWp di potenza installata.