Francesco Nuti:”La vita è un susseguirsi di scelte”

Francesco Nuti non c’è più ed è mancato proprio nel giorno della scomparsa di Silvio Berlusconi.

L’immagine del suo sorriso appena accennato si perde tra le migliaia di foto del Cavaliere che abbondano sui tabloid e sulle testate giornalistiche italiane.

Bruno Vespa conduce una maratona no stop sulla rete nazionale ripercorrendo fino a tarda sera i tanti prodigi imprenditoriali e politici che l’ex Presidente del Consiglio ha fatto.

Provo a fare zapping sui vari canali ma non trovo nessuno che trasmetta almeno un capolavoro cinematografico di Francesco Nuti. Comprensibile che sia una scelta editoriale difficile quella di contrapporre una commedia a un momento di lutto nazionale.

Eppure, dopo un’intera giornata dove foto, post, clip, servizi, necrologi ufficiali e amatoriali su Berlusconi, hanno riempito TV, social e radio, saremmo stati in tanti a preferire quel sorriso accennato a quello sornione del Cavaliere, persino Berlusconi stesso.

Mi consolo alla notizia che Raiplay e RaiMovie inseriranno, nel palinsesto di stasera, un ricordo dell’attore.

“La vita è un susseguirsi di scelte, è importante non avere rimpianti”

Seppur tutta la nazione si sia stretta nel dolore di aver perso uno degli statisti più determinanti degli ultimi quarant’anni, anche la perdita di un grande nome della cinematografia italiana è, in qualche modo, un lutto nazionale.

Ma Francesco sono sicura che non se l’è presa, anzi.

Mi piace pensare che l’abbia fatto apposta. Andarsene mentre la gente era attenta a guardare “i fuochi di artificio” che esplodevano qua e là per il Cavaliere. Lui ha spento l’ultima lucina del suo camerino e nel buio e nel silenzio, se n’è andato, così umilmente come è vissuto.

Mi piace immaginare che abbia letto la notizia della morte di Silvio Berlusconi e che abbia pensato che quello fosse il giorno giusto per andarsene anche lui. Mi immagino i suoi occhi stringersi appena, che danno l’impressione di chi sta macchinando qualcosa. Il guitto dell’idea giusta al momento giusto e un velo di lacrime, appena accennato, che rendeva meravigliosamente malinconico quello sguardo.

Lui che si era arreso ad un cinema che non lo cercava più. Quel semplice uomo che della depressione ne ha fatto un viaggio di non ritorno, malgrado i suoi sforzi. Lui che voleva stare sugli schermi non per gloriosa vanità, ma per divertire e divertirsi “saltellando un pò davanti e un pò dietro” le telecamere.

Francesco Nuti era un’estensione naturale della parola timidezza, e faceva rima con gentilezza, educazione, bontà. Un uomo che racchiudeva tutto il suo essere in quell’accenno di sorriso squisitamente toscano.

Immagino che abbia metaforicamente tirato l’ultimo colpo di stecca, rigorosamente di alluminio, realizzando un’ottavina reale, e abbia pensato “adesso il cuore, mettetecelo voi“.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”