“Red rain”: Luca Rustici rilegge il brano cult di Peter Gabriel

Luca Rustici, a pochi mesi di distanza da “I don’t feel you”, torna sulla scena con un nuovo singolo, un tributo a Peter Gabriel: “Red rain”.

The original

Red rain” è tratta da “So” del 1986, unanimemente considerato il miglior album solista di Peter Gabriel, nonché uno degli album più importanti di tutti gli anni ‘80. La canzone è quella che apre il disco: potente, evocativa, dal testo che riflette un forte senso di vulnerabilità attraverso problematiche sociali come la tortura e il sequestro, e che riprende le avventure di Mozo, uno straniero vagabondo, che era apparso nei primi due lavori solisti del cantante.

Leggenda vuole che sia nata per via di un sogno ricorrente dell’artista di Chobham (Surrey), nel quale vedeva il sangue umano sprofondare all’interno di un mare rosso.

Peter Gabriel canta su un registro altissimo, molto ispirato e coinvolto: quella voce unica che si “inrocchisce” quasi a spezzarsi, per diventare a tratti dolce e suadente.

Special guest Stewart Copeland, batterista dei Police, che con un gioco di hit-hat, insieme alla batteria di Manu Katché, rende il ritmo ipnotico e magnetico. Insomma, un masterpiece.

red rain luca rustici - il musicista seduto su una poltrona di pelle rossa, indossa una maglia bianca. lo sfondo è rosso scuro, come la scritta con il titolo e l'interprete, in alto a sinistra

The cover

Inutile sottolineare che amo Peter Gabriel alla follia, con i Genesis e da solista (se uno dei miei figli si chiama Gabriele, ci sarà pure un motivo), quindi ho ascoltato, non lo nego, la cover di Luca Rustici, con un misto di curiosità e di sospetto. Diciamo: dubbioso.

Anche Luca Rustici deve provare i miei stessi sentimenti, e soprattutto un sacro rispetto verso l’originale: amore e rispetto che gli permettono di “interpretare”, senza limitarsi a “cantare” un classico della musica contemporanea.

Red Rain

Una cover che, nel mitico decennio, sarebbe potuta uscire da band come i Depeche Mode o i Joy Division: elettronica allo stato puro, esasperata, al servizio di un testo che, a distanza di trentacinque anni, è ancora quanto mai attuale.

Poi, da grande musicista qual è Luca Rustici, un solo di chitarra che arriva come un diretto al mento.

Logica ed azzeccata la scelta di non scimmiottare la voce, scelta che rende questa cover ancora più intrigante.

Video & Credits

La red rain è sostituita, nel videoclip diretto da Francesco Polise, da una red light, che, intervallata da ombre e lampi, catalizza tutta lo svolgimento. Le mani di Luca Rustici ricordano quelli di Peter Gabriel nell’official del 1986. Ci può stare. Minimalista, quasi ridotto all’osso, ma intrigante.

Red rain” (L’n’R Productions / Artist First) è disponibile in rotazione radiofonica, in digital download e su YouTube dal 19 marzo.

Potete seguire Luca Rustici su Facebook, Instagram, sul sito ufficiale e sul canale YouTube di L’n’R Productions Italy.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.