Fallout – Perché questa serie è così speciale?

L’iniziale pessimismo per la serie di Fallout era naturale. Infatti, spesso per i videogiochi portati su schermo come semplice narrativa, le cose non vanno sempre per il meglio.

Max Payne, Uncharted, Tomb Raider, Assassin’s Creed, eccetera: scegliete voi, il risultato e’ quasi sempre fallimentare.

Molte produzioni sperano di risolvere tutto con tanti soldi e attori famosi da mettere in copertina, dimenticando l’importanza primaria di scegliere un regista che abbia una visione d’insieme con cui trasportare/trasmutare lo spirito di questi videogiochi in ambito cinematografico.

A parte rari casi come il primo Resident Evil o Silent Hill, volendo citare due piacevoli eccezioni alla regola; questi blockbuster sono quasi sempre naufragate sugli scogli del ridicolo, al punto che ormai non ci si credeva sin già dall’annuncio dell’imminente arrivo di uno qualsiasi tra questi cinema/giochi.

Probabilmente e’ per questo che si e’ voluto tentare nel campo delle serie, con costi e tempi di produzione più ragionevoli; e nel 2019 abbiamo finalmente visto qualcosa di dignitoso con la prima stagione di The Witcher.

Una serie poi demolita quando Netflix ne cedette il controllo artistico a un gruppo di sceneggiatori che (parole di uno degli stessi ex-produttori) odiavano apertamente sia i libri che il gioco di partenza, trasformando lo show in un carosello imbarazzante che porto’ addirittura all’abbandono da parte della star principale, Henry Cavill.

Ancora peggio fu il tentativo di Microsoft di fare una serie su Halo, brand fondamentale per i multigiocatori onilne di tutto il mondo; fallimento miserevole che fu ancora piu’ amaro quando invece usci’ l’ottima prima stagione di The Last of Us dei rivali storici di Sony.

Sconfitti in questo derby videoludico/televisivo, a questo punto con Fallout non si poteva sbagliare, e prima di tutto bisognava affidare il progetto a qualcuno con la testa sulle spalle.

Lisa Joy e Jonathan Nolan

Jonathan Nolan

La magica penna dietro Christopher Nolan

Ovviamente possono piacervi o no sia Jonathan Nolan che l’ancora più celebre fratellone Christopher, autore ad esempio del controverso successo Oppenheimer, biopic che ha nuclearizzato l’ultima notte degli Oscar, portandosi a casa ben sette statuine dorate.

Ma dovete ammettere che, seppure amando o disprezzando le loro opere, certamente non potete ignorarle.

Forse non celebrato e conosciuto come il fratello, il buon vecchio Jonathan resta comunque l’autore delle sceneggiature dei suoi film più riusciti come Memento, The Prestige oppure il cinecomic Il Cavaliere Oscuro, sicuramente il migliore della trilogia di Batman a firma di Nolan.

Non è un caso che molti hanno tirato un sospiro di sollievo quando hanno scoperto che al timone di Fallout ci sarebbero stati Jonathan Nolan e la sua moglie/socia d’affari Lisa Joy; due esperti predatori di audience già al comando di serie di successo come Person of Interest e il più recente Westworld, versione seriale dell’immortale capolavoro cinematografico del geniale Michael Crichton.

Tanto quanto ho apprezzato enormemente Person of Interest, ottimo mix di azione e spionaggio fantascientifico; altrettanto sono rimasto scottato da Westworld, che dopo una promettente prima stagione e poi sfrumato in accozzaglia di cliché robotico/rivoluzionari diventando la versione discount di Terminator.

Ho quindi cominciato a guardare Fallout con uno spirito del tutto neutro, essendo inoltre libero di quella emotività dei tipici fans del gioco, avendo passato molte piacevoli ore a vagabondare nell’open world di Fallout 4, ma senza approfondire più di tanto la trama o i personaggi.

In questo caso, rispetto a tutti gli esempi sopracitati di videogiochi nei cinema/serie, capiamo fin dai primi minuti che Jonathan Nolan ha trovato la formula vincente.

Una formula che, inoltre, non solo non degrada ma anzi esalta il suo stile di scrittura; fatto di grande approfondimento psicologico dei personaggi e continue svolte inaspettate nella trama.

Look e ambientazione

Il fascino Vintage dell’Apocalisse

Ponendosi temporalmente dopo tutti i quattro capitoli canonici e i vari spinoff come Fallout 76 e New Vegas, la serie di Nolan prende a piene mani dall’immaginario fantascientifico di questa saga, costruendo pero’ un ecosistema di personaggi completamente nuovo e avvincente.

Ci troviamo quindi ben oltre la soglia di questo 23simo secolo alternativo, un futuro ben diverso dal nostro presente dove gran parte dell’umanita’ non e’ sopravvissuta all’escalation nucleare che ha portato alla guerra totale tra la Cina e gli Stati Uniti d’America.

Un futuro dove vediamo disseminati ovunque i detriti semi distrutti del mondo che era e che ancora si regge su una serie di tecnologie avanzate anche se dall’estetica tipica dei prosperosi anni 50, con uno stile unico nel design retrò-futuristico dell’architettura e l’abbigliamento, oltre che la propaganda di quell’epoca sul patriottismo, il consumismo e una fiducia illimitata nel progresso tecnologico.

Tra le rovine inquinate dalle radiazioni spiccano ancora le colorate confezioni dei cereali Sugar Bombs o le iconiche bottiglie di Nuka-Cola, cosi come sui profili devastati di quel poco che rimane delle antiche citta’ campeggiano ancora gli opulenti cartelloni pubblicitari della Vault-Tec.

Oltre che essere una tra le piu’ grandi corporation nei prodotti di consumo di massa, la Vault-Tec era anche proprietaria dei rifugi sotteranei in cui l’elite dei prescelti e raccomandati ando’ a nascondersi quando piovvero le bombe, aspettando poi due secoli che si disperdesse il fallout radioattivo e la superficie fosse di nuovo abitabile.

Al contrario di Halo, finalmente questa serie porge omaggio ai numerosi fans dell’universo narrativo creato dal team di Todd Howard, anch’egli un autore controverso, amato e odiato tanto quanto i fratelli Nolan; ma i cui giochi fanno altrettanto discutere come il recente Starfield, osannato o disprezzato senza vie di mezzo, ma indiscutibilmente uno dei titoli piu’ di successo del 2023.

I personaggi

La Strana Fauna del Nuovo Mondo

Dopo aver parlato del background affascinante di questa serie, parliamo ora delle novità introdotte da Jonathan Nolan: storia e personaggi.

Nonostante (come al solito) il regista/sceneggiatura si dilunghi in molte sotto-trame secondarie, i personaggi principali sono fondamentalmente tre.

Iniziamo seguendo la giovane e luminosa Lucy MacLean, interpretata dalla graziosa attrice Ella Purnell che abbiamo ammirato fin dai primi trailer; una ingenua sognatrice nata e cresciuta in questo rifugio della Vault-Tec e che non ha mai visto il mondo esterno.

Proprio alla vigilia del suo matrimonio, la sua vita cambia drasticamente quando dall’esterno arrivano gli spietati predoni che uccidono e rubano indiscriminatamente, oltre a portare via in ostaggio il padre della scioccata Lucy.

Così la ragazza si arma di coraggio e zainetto in spalla si avventura per la prima volta all’esterno del suo rifugio, dove a quel punto noi spettatori facciamo conoscenza dell’altrettanto giovane Maximus, aspirante problematico guerriero della Confraternita d’Acciaio.

La confraternita è una delle poche organizzazioni scientifiche ancora organizzate secondo uno rigido schema di gerarchia militare difesa dai suoi Cavalieri, dotati delle iconiche ed imponenti Armature Atomiche, che setacciano il pianeta in cerca di antiche tecnologie dell’epoca d’oro della razza umana.

Maximus diventa quindi l’aiutante scudiero di uno di questi Cavalieri, che si avventurano nelle terre desolate alla ricerca di Siggi Wilzig, scienziato fuggitivo che ha rubato un manufatto fondamentale per il futuro della confraternita.

Purtroppo, alle calcagna di Wilzig c’è anche lo spietato Cooper Howard, un ghoul/cacciatore di taglie che è un essere umano vecchio di due secoli e mantenuto in vita dal dono e la condanna delle radiazioni.

Cooper è sicuramente il personaggio più sfaccettato e intrigante, uno zombie/pistolero col ghigno beffardo del grande attore Walton Goggins, che gigioneggia divertendosi un mondo con un personaggio che scopriamo poi essere non così malvagio come pensavamo al principio.

La societa’

Cosi’ Finta da Sembrare Terribilmente Vera

Pur restando nell’intrattenimento di gran lusso, Jonathan Nolan affronta tematiche piu’ che mai attuali anche al giorno d’oggi.

La spietata Vault-Tec diventa quindi il volto del capitalismo senza freno, spremendo ogni dollaro dalle paure degli americani sull’escalation nucleare.

Se inizialmente il loro scopo puo’ sembrare semplicemente quello di vendere quanti piu’ prodotti e rifugi possibile, scopriamo poi un inquietante e piu’ ampio scenario organizzato per rovesciare la societa’ e devastarla con l’olocausto nucleare.

Una tabula rasa che permetterebbe ai potenti della Terra di riscrivere la storia dell’umanita’ a loro piacimento, sperimentando/giocando con le vite dei sopravvissuti sia all’esterno che all’interno dei vari Vaults, dove gli ospiti sono letteralmente cavie da laboratorio per i piu’ impensabili esperimenti psicologico/scientifici.

Altrettanto spietato e’ il piccolo mondo in uniforme della Confraternita d’Acciaio, costruito su un rigido schema di regole e gerarchie militari innestate dentro una societa’ di esaltazione della forza e la violenza dai sinistri echi di un folle culto religioso.

In mezzo a questi (e altri ancora) gruppi politici, economici e militari vivono poi tutti gli altri sopravvissuti, tra la sporcizia e la polvere, cibandosi di cani e topi e insediandosi in pittoreschi villaggi/citta’ costruiti con gli scarti riciclati del vecchio mondo.

Tra le tante tribu’ dobbiamo ancora rimarcare i mostruosi Ghouls, in quanto il personaggio di Walton Goggins non e’ certo il solo condannato a quest’esistenza prolungata dove ogni giorno rovista tra i ruderi alla ricerca delle medicine per tenere sotto controllo la sua condizione.

Altrimenti, quando i sintomi diventano irreparabili, per ogni Ghoul c’e’ l’orrenda mutazione definitiva in animali ferali, zombie senza piu’ anima o cervello spinti dal puro istinto di uccidere e mangiare qualsiasi cosa.

Ma tanto ancora ci sara’ da scoprire nella seconda stagione, specialmente se come sembra faremo visita alla spettacolare New Vegas.

Montaggio e Regia

La classe non e’ acqua

Oltre al grande talento nella scrittura, dobbiamo anche riconoscere a Jonathan Nolan e Lisa Joy di avere scelto uno stile molto efficace nel raccontare le improbabili avventure dei loro bizzarri eroi.

Partiamo sicuramente dall’elemento fondamentale per imprimere il giusto ritmo ad ogni storia, ovvero il montaggio, che qui raggiunge degli ottimi picchi nell’alternanza dei numerosi personaggi e scenari nel prima e dopo di questa epopea di devastazione atomica.

Ogni personaggio ha il suo spazio e giusto minutaggio, come ad esempio il giovane fratello della protagonista Lucy, Norman, interpretato da un ispirato Moisés Arias e grazie al quale scopriamo molti dei retroscena e complotti nascosti nel Vault 33.

Abbiamo spazio per ribaltare i cattivi in buoni come il personaggio di Sarita Choudhury, leader dei predoni che vediamo spregevole e crudele al principio; così come il bizzarro e simpatico scienziato con lo sguardo stralunato di Michael Emerson, protagonista in serie TV di successo come Lost o la già citata Person of Interest.

Ma il vero cuore della serie sta nell’abilità con cui Nolan manipola il destino e il lungo viaggio personale dei tre personaggi fondamentali: Ella Purnell, Aaron Moten e Walton Goggins.

Tre personaggi che diventano icone quasi come i protagonisti de Il buono, il brutto, il cattivo di Sergio Leone; in questo caso cambiandone i ruoli nell’ingenua idealista, il soldatino arrabbiato e l’invincibile pistolero mutante.

La narrazione è trascinata dagli incontri e gli scontri tra queste tre figure fondamentali, mutevoli alleanze che nascono e muoiono nella polvere della terra desolata; oltre che un possibile amore troncato sul nascere tra la fine della prima stagione e la strada che si snoda all’arrivo della seconda.

Dove ci porterà questa strada, forse neppure Nolan lo sa ancora; ma la nostra attenzione è già prigioniera di questo mondo affascinante e così pieno di potenziale.

La Seconda Stagione

Quando, Dove e Come possiamo aspettarla?

Sebbene l’intero Internet sia certo che una seconda stagione sia gia’ attivamente in sviluppo, al momento non c’e’ ancora nessun annuncio ufficiale da dei vertici di Amazon Prime Video

Comunque, il produttore esecutivo Graham Wagner ha gia’ accennato che la squadra di Jonathan Nolan e Lisa Joy avevano gia’ iniziato a lavorare su una nuova stagione che, come minimo, richiedera’ un altro anno di riprese e post-produzione e quindi non vedremo prima della fine del 2025.

Questo sembrerebbe confermare un’altra intervista a Walton Goggins, ovviamente entusiasta del suo ghoul/cowboy che nel finale diventa un anti-eroe a tutti gli effetti, che lasciava intendere che c’è stato una dura scrematura del materiale narrativo di Fallout e che, letteralmente, “con la prima stagione abbiamo appena scalfito la superficie, ma c’era semplicemente troppo da raccontare“. 

A queste interviste si aggiungono poi dei rumors secondo cui per la seconda stagione le riprese si stiano preparando in California, a differenza della la prima stagione, che variava in diverse location tra il New Jersey e lo Utah.

Infatti, senza volere fare spoiler, la prima stagione di si chiude con un panorama estremamente familiare alla New Vegas cosi amata e scolpita nel cuore di ogni fan.

Una scelta che inoltre dovrebbe chiudere per sempre gli (ipotetici e mai davvero confermati) imbarazzi di Todd Howard riguardo a Fallout: New Vegas, il piu’ idolatrato della saga, anche se non realizzato dai ragazzi di Bethesda, ma dai sapienti colleghi della Obsidian Entertainment.

Senza annunci o date ufficiali, comunque avete tutto il tempo per godervi questa serie, di cui tra l’altro entro molto breve (il 25 Aprile) Bethesda ha gia’ annunciato il rilascio di un update gratuito per tutte le piattaforme, con una nuova versione ripulita e migliorata in grafica e performance di Fallout 4

Percio’ che aspettate? Riempite le tasche di Stimpack e Radaway piu’ che potete, lasciando un po’ di spazio a qualche costoletta croccante di animali mutanti e imbracciate una delle molte armi rugginose e letali che questo gioco ha da offrire, aprendo la vostra strada del tutto unica e personale per rigiocare (o giocare per la prima volta) gli immensi mondi aperti, cosi’ pieni di pericoli e possibilita’, di questi videogiochi senza tempo e dall’atmosfera unica e inimitabile.

Aggiornamento: giusto pochi giorni fa, Amazon ha reso ufficiale la produzione di una Seconda Stagione e lo stesso Jonathan Nolan ha confermato che vedremo in azione i micidiali predatori mutanti Deathclaw (anticipazione che gia’ intuivamo dal teschio nell’inquadratura finale della Prima Stagione) e ovviamente riprenderemo da dove ci hanno lasciati, con Lucy e il ghoul Cooper in viaggio assieme alla ricerca della verita’ dietro l’apocalisse e il giovane Maximus che ormai e’ diventato un pezzo grosso della Confraternita d’Acciaio. Per il resto chi vivra’ (anzi chi sopravvivera’) allora vedra’, alla prossima!

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Fabio Emme
Fabio Emme
Amante del buon cinema, grande arte che ha sempre fatto parte della mia vita, plasmando il mio modo di essere e vedere il mondo negli anni e aiutandomi a formare la mia cultura. Da quando ho memoria ho sempre letto, scritto e parlato di film e spero vivamente con i miei articoli di aiutare altri a fare altrettanto. Hobby? ...Il cinema, naturalmente!