Rischiatutto 70 torna per due serate con ospiti eccezionali

Dopo il grande successo riscosso con la prima puntata del 3 gennaio, Rischiatutto 70, condotto da Carlo Conti, torna con un doppio appuntamento e ospiti eccezionali.

Nell’anno in cui la RAI festeggia il suo settantesimo anniversario, è impossibile non fare un tuffo nel passato per esplorare i tesori televisivi che hanno plasmato la cultura e l’immaginario collettivo degli italiani. Chi c’era se lo ricorderà bene, ma chi non era ancora nato, Rischiatutto 70 è come aprire un varco del tempo che ci riporta in un’epoca in cui la televisione era ancora in bianco e nero, i televisori cominciavano ad entrare nelle case con i loro tubi catodici e l’Italia era in pieno boom economico.

L’Italia degli anni ’50 e ’60 era un paese in rapida trasformazione, dove la voglia di modernità si manifestava in molti aspetti della vita quotidiana. Il boom economico portava con sé una nuova classe media, desiderosa di confort e prestigio. E così, gli italiani potevano finalmente permettersi gli elettrodomestici, come lavatrici, frigoriferi e appunto televisori, spesso acquistati a rate, segnando un passaggio epocale nelle abitudini domestiche e nel modo di intrattenimento.

Le trasmissioni in bianco e nero evocano un’atmosfera magica, fatta di contrasti netti e tonalità cromatiche limitate. La televisione, ancora agli albori, rappresentava una finestra sul mondo per molti italiani, che si radunavano davanti al piccolo schermo per seguire con attenzione i programmi della RAI, l’unica emittente presente sul territorio.

E tra quei programmi che hanno segnato un’epoca c’è indubbiamente Rischiatutto, condotto dal mitico Mike Bongiorno.

Rischiatutto: Il Cult della TV Italiana

Rischiatutto era più di un semplice quiz televisivo: era un rituale collettivo, un appuntamento fisso per milioni di telespettatori desiderosi di mettere alla prova le proprie conoscenze e, perché no, il proprio coraggio.

Partecipare a Rischiatutto significava non solo avere la possibilità di vincere una somma di denaro, ma anche di realizzare un sogno, di sentirsi parte di qualcosa di più grande. Era il periodo noto oggi come il boom economico, dove le opportunità stavano emergendo per una classe sociale in ascesa, il programma trasmetteva implicitamente un messaggio di meritocrazia: lo studio e la cultura potevano essere la chiave per aprirsi le porte a un futuro migliore.

Proprio per questo va considerato il contesto storico in cui Rischiatutto si inseriva. Gli anni ’60 erano caratterizzati ancora da un tasso significativo di analfabetismo, e l’istruzione non era accessibile a tutti. Studiare era spesso un lusso riservato a pochi, mentre per molti il lavoro nelle fabbriche rappresentava l’unica via di sussistenza. Eppure, programmi come Rischiatutto offrivano una finestra di speranza, una via d’uscita attraverso la conoscenza e l’intelletto, oltre ad essere una trasmissione “di apprendimento”, in quanto forniva conoscenze e nozioni sconosciute a una buona parte di telespettatori.

Mike Bongiorno: L’Icona della Televisione Italiana

Parlare di Rischiatutto senza dedicare uno spazio alla figura di Mike Bongiorno sarebbe come guardare un quadro senza ammirare il suo artista. Mike Bongiorno non era solo il conduttore del programma, ma un’icona della televisione italiana, un volto familiare che ha accompagnato milioni di italiani attraverso gli schermi dei loro televisori per decenni.

Mike Bongiorno incarnava il carisma, la simpatia e la professionalità che hanno reso i suoi programmi indimenticabili. Con il suo stile unico, fatto di battute argute e sorrisi contagiosi, era in grado di conquistare il pubblico fin dalle prime battute, trasformando ogni trasmissione in un’esperienza memorabile.

Ma Mike Bongiorno non era solo un bravo conduttore: era molto di più. Era un vero e proprio pioniere della televisione italiana, un innovatore che ha contribuito a definire i canoni dello spettacolo televisivo nel nostro Paese. La sua presenza sullo schermo rappresentava un punto di riferimento per intere generazioni, un faro di positività e intrattenimento in un’epoca di cambiamenti rapidi e incerti.

Ciò che rendeva Mike Bongiorno così speciale era la sua capacità di creare un legame autentico con gli italiani. La sua vicinanza al pubblico, la sua empatia e il suo affetto sincero trasparivano attraverso lo schermo, conquistando il cuore di milioni di telespettatori in tutta Italia. Era come un amico di famiglia, sempre pronto a regalare un sorriso o una parola di conforto.

Anche dopo la fine della sua carriera televisiva, Mike Bongiorno è rimasto nel cuore degli italiani, come un ricordo indelebile di un’epoca d’oro della televisione. La sua figura continua a ispirare e a suscitare nostalgia, come un simbolo di un’era in cui la TV era ancora capace di unire e coinvolgere le persone in un’esperienza collettiva unica.

Carlo Conti: Un Successore Degno di Mike Bongiorno

Se Mike Bongiorno ha incarnato l’epoca d’oro della televisione italiana, Carlo Conti rappresenta una delle figure più amate e rispettate della TV contemporanea. Con il suo talento innato per l’intrattenimento e la sua capacità di conquistare il pubblico con charme e simpatia, Conti si è affermato come uno dei conduttori più apprezzati della Rai.

L’inclusione di Carlo Conti nella nuova edizione speciale di Rischiatutto 70 è un omaggio alla storia della televisione italiana e alla leggendaria trasmissione condotta da Mike Bongiorno. Conti, con il suo carisma e la sua esperienza, è il successore ideale per portare avanti il ricordo di un programma che ha segnato un’intera generazione.

Con il suo approccio fresco e contemporaneo, Carlo Conti porta nuova vita a Rischiatutto, rispettando al contempo il suo patrimonio storico e l’eredità lasciata da Mike. Il suo coinvolgimento nella nuova edizione speciale è un segno tangibile della continuità e dell’evoluzione della televisione italiana nel corso dei decenni.

La partecipazione di Carlo Conti alla nuova edizione di Rischiatutto è più di un semplice evento televisivo: è un tributo alla tradizione e all’innovazione, alla storia della televisione italiana e al suo futuro. Con Conti al timone, Rischiatutto continua a essere un pilastro della programmazione Rai, unendo passato e presente in un’affascinante sinfonia di cultura e intrattenimento.

Il Ritorno di Rischiatutto ’70: Un Successo Senza Tempo

La prima puntata di Rischiatutto ’70, trasmessa lo scorso 3 gennaio in occasione del settantesimo anniversario della TV di Stato, ha riscosso un notevole successo di critica e di pubblico: con ascolti sopra il 28% di share e oltre 4 milioni di spettatori, registrando picchi del 36% di share e 6 milioni di spettatori. A seguito di questi risultati eccezionali, il programma torna su Rai1 con due nuove puntate in prima serata, sabato 2 e sabato 9 marzo.

I concorrenti, le cabine, il tabellone e le domande, insieme agli inserti audio e video, contribuiranno a rendere il programma un grande evento, festosamente animato da una partita speciale del “Rischiatutto”. In questa partita speciale, ricca di ricordi, personaggi, emozioni, aneddoti, primati e curiosità, verrà presentato, ricordato e commentato il meglio e il più significativo della produzione della Rai in questi primi 70 anni di vita.

Nelle serate in programma, i protagonisti che giocheranno con Conti e il pubblico in studio e da casa saranno divisi in tre coppie fantastiche di concorrenti: Piero Chiambretti e Nino Frassica (già vincitori della prima serata), Christian De Sica e Alessia Marcuzzi, Carlo Verdone e Claudia Gerini.

Le domande del tabellone spazieranno da “varietà” a “sceneggiati e fiction”, dalla comicità alla musica, dai grandi protagonisti ai programmi più popolari (come ‘Canzonissima’, ‘Fantastico’, ‘Sanremo’…) e a quelli che hanno lasciato tracce indelebili (come ‘Carosello’, ‘Indietro Tutta’, ‘Odeon’…), senza dimenticare i grandi eventi di cui la Rai è stata protagonista o testimone. Insomma, per usare un vecchio slogan, “tutto quanto fa Rai”. Chiedendo sin da ora scusa agli esclusi.

Rischiatutto 70 Carlo Conti - tre cabine del quiz con dentro i partecipanti

Credits

“Rischiatutto ‘70” è un programma ideato da Carlo Conti, Ivana Sabatini, Emanuele Giovannini, Leopoldo Siano, Mario d’amico, Walter Santillo, Stefania De Finis e Antonio Miglietta. La scenografia è curata da Riccardo Bocchini, mentre il ruolo di produttore esecutivo è affidato a Eleonora Iannelli. La regia è di Maurizio Pagnussat.

“Rischiatutto ‘70” è un programma di Carlo Conti, Ivana Sabatini, Emanuele Giovannini, Leopoldo Siano, Mario d’amico, Walter Santillo, Stefania De Finis, Antonio Miglietta. Scenografia Riccardo Bocchini. Produttore esecutivo Eleonora Iannelli. Regia Maurizio Pagnussat.

Potrebbe interessarti anche:

Cosa resterà di questi anni “Amadeus e Festival di Sanremo”?

Antonino: dopo Tale e Quale show, il Premio Mia Martini

Scialpi, il Lord di Tale e Quale Show 2023

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”