Jorō, il ragno pauroso che si finge morto

Il ragno Jorō, noto anche come Nephila clavata, è una specie di ragno orb-weaver appartenente alla famiglia Nephilidae. È originario dell’Asia, in particolare del Giappone, dove è ampiamente conosciuto e studiato. Ma da diversi anni abita anche in alcune parti degli Stati Uniti, in particolare nella regione sudorientale, come risultato dell’interazione umana e dei commerci internazionali. La sua presenza è stata documentata in stati come Florida, Georgia, Carolina del Sud e Carolina del Nord, suscitando non poche preoccupazioni da parte degli abitanti.

Infatti, quando si parla di ragni, molte persone reagiscono con repulsione, tanto che esiste una vera e propria fobia, chiamata aracnofobia, nei confronti di questa specie animale. Del perchè l’essere umano patisca in qualche modo questo insetto ne abbiamo già parlato in un precedente articolo, dove abbiamo imparato a conoscere meglio questi artropodi e abbiamo anche scoperto diverse curiosità e leggende a cui sono legati.

Oggi scopriamo qualcosa di più sul ragno Jorō.

Come è fatto il ragno Jorō?

Il ragno Jorō è una creatura interessante e affascinante, sia per la sua importanza biologica che culturale.

Sono noti per le loro dimensioni impressionanti e per le grandi e intricate ragnatele orbicolari che costruiscono. Le femmine sono generalmente molto più grandi dei maschi e possono raggiungere dimensioni di circa 3-4 centimetri di lunghezza corporea.

Il ragno Jorō è noto per le sue dimensioni impressionanti, in particolare per quanto riguarda le femmine, che sono significativamente più grandi dei maschi. Le femmine possono raggiungere una lunghezza corporea di circa 3-4 centimetri, mentre i maschi sono molto più piccoli.

Ragno Jorō - Un grosso ragno con il corpo di forma ovale, di colore marrone al giallo-arancione, con striature scure sulle zampe e sull'addome, zampe lunghe e sottili,  sulla ragnatela

Le femmine hanno un colore del corpo che può variare dal marrone al giallo-arancione, con striature scure sulle zampe e sull’addome. I maschi tendono ad avere una colorazione più opaca e meno vistosa rispetto alle femmine.

Il corpo è generalmente di forma ovale, con un addome relativamente grande rispetto al cefalotorace. Le zampe sono lunghe e sottili, adatte alla costruzione delle grandi ragnatele orbicolari.

Come altri ragni orb-weaver, il ragno Jorō costruisce grandi ragnatele orbicolari utilizzate per catturare le prede. Queste ragnatele possono essere molto estese e hanno un aspetto regolare e intricato, con linee radiali e circolari.

Dove vive e quali habitat preferisce?

Anche se è originario dell’Asia, negli ultimi anni si è ben insediato negli Stati Uniti e il suo habitat naturale comprende principalmente aree boschive, foreste, e zone con vegetazione abbondante.

Anche se potrebbe non essere una presenza comune nelle aree urbane degli Stati Uniti, è possibile trovarlo in habitat più antropizzati, come parchi, giardini e zone periurbane con una copertura vegetale abbondante. Tuttavia, non è tipico trovarlo all’interno degli edifici o nelle aree altamente sviluppate delle città, ma potrebbero essere presenti in aree urbane se c’è una quantità significativa di verde intorno.

Come in altre parti del mondo, la presenza del ragno Jorō negli Stati Uniti può essere influenzata da una serie di fattori, inclusi il clima locale, la disponibilità di cibo, la qualità dell’habitat e la presenza di predatori o disturbi umani. Inoltre, essendo una specie non nativa, è importante monitorare attentamente la sua diffusione e gli effetti che può avere sugli ecosistemi locali.

Questi ragni sono generalmente associati a habitat più rurali o naturali, dove possono trovare un’ampia gamma di prede e spazio sufficiente per costruire le loro grandi ragnatele orbicolari.

In generale, i ragni Jorō preferiscono habitat tranquilli e poco disturbati, dove possono costruire le loro ragnatele e cacciare senza troppa interferenza. Tuttavia, la loro presenza può essere influenzata da fattori come la disponibilità di cibo, la qualità dell’habitat e la presenza di predatori o disturbi umani.

E’ arrivato anche in Europa?

In Europa non è presente ma esistono alcune specie di ragni appartenenti al genere Nephila che vivono in Europa, come ad esempio il Nephila inaurata, noto anche come il “ragno della seta d’oro”. Queste specie sono strettamente imparentate con il ragno Jorō e condividono caratteristiche simili, come la costruzione di grandi ragnatele orbicolari.

Il Nephila inaurata, ad esempio, è presente in alcune regioni del Mediterraneo, inclusa l’Italia, e ha una ragnatela impressionante e dorata. Anche se non è esattamente lo stesso ragno del Jorō, il Nephila inaurata e altre specie simili possono essere spesso associati a leggende e storie locali nelle regioni in cui sono presenti.

Di cosa si nutre?

Come altri ragni orb-weaver, il ragno Jorō cattura principalmente insetti volanti, come mosche, zanzare, falene e altri insetti che possono essere considerati nocivi o fastidiosi.

Il controllo naturale delle popolazioni di insetti attraverso predatori come i ragni può essere un elemento importante per mantenere l’equilibrio negli ecosistemi locali e per ridurre la necessità di ricorrere a pesticidi chimici per il controllo degli insetti. Inoltre, poiché il ragno Jorō si nutre principalmente di insetti volanti, potrebbe contribuire a ridurre le popolazioni di zanzare, che sono noti vettori di malattie come il virus del Nilo occidentale e il virus Zika.

Tuttavia, è importante notare che gli effetti complessivi del ragno Jorō sull’ecosistema e sulla salute umana dipendono da diversi fattori, tra cui la sua densità e distribuzione, la composizione delle specie locali di insetti, e altri fattori ambientali. Inoltre, gli insetti non sono l’unica fonte di cibo per il ragno Jorō, quindi anche il suo impatto sulle popolazioni di insetti potrebbe essere limitato.

E’ pericoloso per l’essere umano?

Non è considerato pericoloso per gli esseri umani. Le sue dimensioni impressionanti e la sua vistosa ragnatela possono intimidire, ma il ragno Jorō è generalmente non aggressivo nei confronti dell’uomo e preferisce fuggire piuttosto che combattere quando disturbato.

Inoltre, il veleno del ragno Jorō non è considerato pericoloso per gli esseri umani. Anche se può mordere se minacciato o schiacciato contro la pelle, il suo morso di solito provoca solo lievi irritazioni locali, simili a quelle di una puntura di vespa. Le reazioni allergiche gravi o mortali causate dal morso del ragno Jorō sono estremamente rare e non sono state ampiamente documentate.

È importante notare che, in generale, la maggior parte dei ragni non è pericolosa per gli esseri umani, e la paura e l’ansia nei confronti dei ragni spesso superano di gran lunga il rischio effettivo che essi rappresentano. Tuttavia, è sempre consigliabile trattare i ragni con rispetto e cautela, evitando di disturbare i loro habitat e utilizzando precauzioni appropriate quando ci si trova in aree dove sono presenti ragni.

Un ragno fifone!

Quando il ragno Jorō (Nephila clavata) si sente minacciato o percepisce un pericolo, può adottare diverse strategie difensive per proteggersi. Ecco alcune delle reazioni tipiche che il ragno Jorō potrebbe mostrare:

In molti casi, il ragno Jorō preferirà fuggire piuttosto che combattere se si sente minacciato. Può muoversi rapidamente lungo la sua ragnatela o abbandonarla completamente per cercare rifugio altrove.

Se il ragno Jorō si sente minacciato e non può fuggire, si finge morto! Potrebbe rimanere immobile per ore, nella speranza di passare inosservato. Questo comportamento può essere accompagnato da una posizione corporea statica e dal nascondersi nel centro della ragnatela per ridurre la sua visibilità.

In alcuni casi, se il ragno Jorō si sente particolarmente minacciato e non può fuggire o nascondersi, potrebbe mostrare un comportamento aggressivo per difendersi. Può vibrare sulla ragnatela per intimidire il potenziale predatore o addirittura mordere se si sente direttamente minacciato.

È importante notare che il ragno Jorō, come molti altri ragni, preferisce evitare il conflitto e difendersi solo quando è assolutamente necessario per la sua sopravvivenza. La sua principale strategia è quella di evitare il pericolo, piuttosto che affrontarlo direttamente. Inoltre, il ragno Jorō non è aggressivo nei confronti dell’uomo e di solito evita il contatto con gli esseri umani, a meno che non si senta direttamente minacciato o disturbato.

Nel folklore giapponese, il ragno Jorō ha una certa importanza culturale. Viene spesso associato a leggende e racconti tradizionali, e la sua immagine può essere trovata in varie forme di arte giapponese.

Il mito e la leggenda di Jorōgumo

Il folklore giapponese è arricchito da una varietà di creature misteriose chiamate youkai, tra cui spicca il Jorogumo. La sua prima comparsa nella letteratura giapponese risale al periodo Edo (1603-1868), tramite racconti popolari conosciuti come “kaidan”. Queste storie, oltre a intrattenere, servivano anche a trasmettere importanti messaggi morali, spesso riflettendo le paure e i pericoli presenti nella vita quotidiana.

In Giappone, i ragni sono stati da sempre associati a divinità e creature soprannaturali. Il Jorogumo incarna le paure e i timori legati ai ragni e alle loro tele, e rappresenta anche le abilità di manipolazione e seduzione attribuite alle figure femminili. Questo youkai è rinomato per la sua abilità di trasformarsi in una bellissima donna al fine di ingannare e sedurre uomini ignari. Sfruttando l’ingannevolezza del suo aspetto umano, il Jorogumo si avvicina alle sue vittime e, una volta che esse sono state ammaliare, rivela la sua vera forma di ragno per attaccarle.

Il Jorogumo è anche descritto come dotato del potere di controllare altri ragni, utilizzandoli per tessere ragnatele e catturare le sue prede. Anche se i ragni controllati possono essere più piccoli e meno minacciosi, sono comunque strumenti efficaci nelle mani di questo youkai.

Oltre alle sue abilità di trasformazione e controllo, il Jorogumo è conosciuto per possedere poteri magici, tra cui la capacità di creare illusioni e di manipolare elementi naturali come l’acqua e il fuoco. Alcune leggende narrano che possa scatenare tempeste e incendi per seminare il caos e colpire i suoi nemici.

Certamente, ecco un esempio di leggenda giapponese che coinvolge il ragno Jorō, noto anche come Jorōgumo:

La donna ragno Jorōgumo e il samurai

Questa leggenda racconta la storia di un samurai che, durante un viaggio attraverso una foresta, incontra una donna incredibilmente bella. La donna lo accoglie calorosamente e lo invita nella sua casa, dove trascorrono del tempo insieme. Il samurai si innamora perdutamente della donna e accetta di sposarla. Tuttavia, durante la notte delle nozze, il samurai scopre che la sua sposa è in realtà una Jorōgumo, un demone ragno che si nutre di esseri umani. Terrorizzato, il samurai riesce a fuggire dalla casa, ma la Jorōgumo lo insegue attraverso la foresta. Alla fine, grazie all’aiuto di uno sciamano o di un monaco, il samurai riesce a sconfiggere la Jorōgumo e a sopravvivere all’incontro.

Questa leggenda riflette la percezione del ragno Jorōgumo come una creatura pericolosa e ingannevole, capace di trasformarsi in una bella donna per ingannare le sue vittime. È un esempio della ricca mitologia che circonda il ragno Jorō e la sua rappresentazione nella cultura giapponese.

Ecco un paio di leggende molto interessanti, che potrebberoessere un buon racconto della sera, da leggere ai bamibini nella notte di Halloween.

La Jorōgumo e il pescatore

Questa leggenda racconta la storia di un pescatore che, durante una giornata di pesca, trova una bellissima donna piangente sulle rive di un fiume o di un lago. La donna dice al pescatore di essere stata abbandonata dal suo gruppo e gli chiede aiuto. Mosso dalla compassione, il pescatore offre alla donna il suo aiuto e la porta a casa con lui. La donna si prende cura del pescatore e della sua casa, dimostrando grande gentilezza e abilità domestica. Tuttavia, il pescatore inizia a sospettare che la donna sia in realtà una Jorōgumo, soprattutto quando la vede comportarsi in modo strano o notare indizi della sua vera natura, come il fatto che non invecchia mai. Alla fine, il pescatore riesce a sconfiggere la Jorōgumo, di solito grazie all’aiuto di un amico o di un monaco, e a liberarsi dall’inganno.

Questa leggenda mette in evidenza il tema dell’inganno e della tentazione, suggerendo che le apparenze possono ingannare e che è importante essere cauti di fronte a persone o creature che sembrano troppo belle per essere vere. La Jorōgumo è rappresentata come un’entità misteriosa e seducente, capace di manipolare e sedurre le sue vittime per poi rivelare la sua vera natura oscura.

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Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”