SalTo Rewind: Fausto Brizzi “Cento giorni di felicità”

Salto Rewind è un’occasione per parlare del Salone Internazionale del Libro. Un appuntamento che manca a grandi e piccoli lettori, soprattutto alla cultura. E seppur in maniera virtuale, la lettura non ci abbandona mai. Un giorno, scorrendo tra la home di Facebook, ho letto: “Chiunque dica che abbiamo una sola vita per vivere non ha ancora imparato a leggere un libro.” Ed oggi, per la rubrica “Salto Rewind”, la recensione del romanzo di Fausto Brizzi “Cento giorni di felicità”, uscito nel 2013. (Einaudi).

Il romanzo “Cento giorni di felicità”

“Cosa faresti se mancassero cento giorni alla tua morte?”

La vita ci mette davanti ad ostacoli che spesso sono difficili da superare. E si sa, che questa domanda spezzerebbe il fiato a chiunque. Preso dall’ansia forse non sapresti neanche cosa rispondere. Cercheresti di capire quali sono tutte le cose meno importanti per poterti dedicare a ciò per cui davvero ne vale la pena. Vi consiglio a questo proposito, anche un articolo di Tina Rossi, la nostra editrice, dal titolo “Qual è la cosa più preziosa che avete?” (ma leggetelo dopo che avrete finito con il mio!) Questo è proprio quello che è capitato a Lucio Battistini, protagonista del romanzo “Cento giorni di felicità”.

L’uomo, ad un certo punto della vita, si trova in compagnia di un brutto tumore. “Amico Fritz”, è così che definisce il suo cancro per tutto il tempo che gli resta nella sua vita. Un romanzo che racconta la storia di una vita appesa ad un filo e la paura costante che accompagna i giorni che sembrano essere tutti uguali.

“Cento giorni per lasciare un bel ricordo ai propri figli, giocare con gli amici, scoprire che la vita è buffa.”

Un libro che insegna ad amare la vita, a credere nell’amore e non dare per scontato il tempo che a volte sembra scorrere troppo in fretta. “L’unico rimpianto è aver dovuto scoprire di morire per ricominciare a vivere.”

Voglio fare lo scrittore

“Voglio fare lo scrittore”. Fausto Brizzi lo scriveva sempre nei suoi temi a scuola.

Brizzi è il famoso registra italiano nonché sceneggiatore e scrittore. “Cento giorni di felicità” è il suo primo romanzo che è stato tradotto in ben dodici lingue ed ha riscontrato molto successo anche al Salone del Libro. E’ un produttore cinematografico che ha esordito con il film “Notte prima degli esami” e altre opere tra cui “Ex, Maschi contro femmine, Com’è bello far l’amore e Pazza di me”.
“La differenza tra scrivere un libro o la sceneggiatura di un film? Scrivere un romanzo ti dà la possibilità di avere meno vincoli e ti da una maggiore libertà di espressione” , è così che si racconta l’autore.

“Cento giorni di felicità”, romanzo in cui l’autore si rispecchia molto, è capace di dare un ultimo gustoso morso alla vita.

Cento giorni di felicità, Fausto Brizzi.
il maggio dei libri


Arianna Pino
Arianna Pino
Autrice del libro “Resta almeno il tempo di un tramonto” e di “Quando fuori piove”, finalista al concorso letterario “Il Tiburtino”. Iscritta all’ Università delle scienze e tecnologia del farmaco. Dice di sé:“Sono nata in città ma vivo col mare dentro. Ho occhi  grandi per guardare il mondo, ogni giorno, con colori diversi. Ho la testa tra le nuvole ma cammino su strade fatte di sogni pronti a sbocciare, mi piace stupire come il sole, quello che la mattina ti accarezza il volto e ti fa ricordare che c’è sempre un buon motivo per alzarsi. Amo la pizza, il gelato e la cioccolata calda perché io vivo così, di sensazioni estreme, perché a vent’anni una cosa o gela o brucia. Mi piace vivere tra le parole che scrivo, che danno forma alla mia vita come i bambini fanno con le nuvole”.