Sampdoria – Torino: tre partite di campionato non sono…

UC Sampdoria vs Torino FC 1-0 (Gabbiadini 56′)

Sampdoria vs Torino in scena oggi, dovrà dirci se i granata riusciranno a rianimare i anche i blucerchiati, dopo aver resuscitato il Lecce nell’ultima partita di campionato.

In attesa eventualmente di dare una dose di Ventolin anche al Milan, nel turno infrasettimanale di giovedì prossimo.

Walter “tre partite di campionato non sono indicative per nessuno” Mazzarri, a Marassi manda in campo (3-5-2): Sirigu; Izzo, Lyanco, Bremer; De silvestri, Meitè, Baselli, Rincon, Ola Aina; Zaza, Belotti.

Quindi: il “Leone Indomabile” ancora in castigo (mah…), il “nuovo acquisto” (Urbano dixit), Lyanco all’esordio stagionale in maglia granata, e fiducia a Bremer (tremo all’idea).

Gli acquisti dell’ultimo minuto rigorosamente in panchina: del resto ci vuole tempo ad assimilare gli schemi.

Piove a dirotto allo stadio Luigi Ferraris, la partita si gioca grazie al nulla osta del Prefetto, ma non è detto che si arrivi al novantesimo. Il terreno pesante, sarà eventualmente una ghiotta giustificazione per il tecnico di San Vincenzo. Contestazione al presidente Ferrero.

Primo tempo

Primo tempo a serio rischio di abbiocco (eppure sono a dieta, dopo le vacanze): partita squallida di contenimento (contenimento di che?), contro dei cadaveri ambulanti, senza gioco, senza voglia, senza uno schema degno di essere definito tale, senza un tiro in porta.

Niente di niente. Pochezza vergognosa.

In questi casi si direbbe: tatticismo. Mi permetto di suggerire: anti-calcio.

Secondo tempo

Anti-calcio che prosegue anche nella ripresa, poi al 56′ un lampo nella pioggia, ma è della Sampdoria.

Pasticcio della difesa granata, con Lyanco che sbaglia il rinvio e Bremer che non contrasta, palla sui piedi di Gabbiadini che, di forza, buca Sirigu.

Entra Laxalt al posto di Ola Aina.

Miracolo del portiere granata su Vieira al 62′: doriani padroni del campo in questa fase del match.

Entra Verdi al posto di Meitè.

Attacca la Sampdoria, la difesa granata traballa paurosamente, ma il miglior portiere italiano nega il raddoppio.

Prima vera occasione per il Torino quando l’orologio scocca gli ottanta minuti: tiro di Zaza, in scivolata, ma Audero devia in corner.

Entra anche Berenguer (il cocco di Mazzarri), al posto di Bremer.

Finisce 1-0

Commento

Quindi: la squadra settima classificata lo scorso campionato e ripescata ai preliminari di Europa League, spacciata per fortissima dal proprio presidente e quindi difficilmente migliorabile, resuscita anche i Lazzari blucerchiati.

Al momento i granata occupano la nona posizione in classifica, in attesa del posticipo pre-serale e serale, che potrebbero peggiorare ulteriormente il ranking.

Ranking che, con parecchie difficoltà, sarà probabilmente quello di fine campionato: non credo si debba possedere la sfera di cristallo per fare questo pronostico.

Il Torino è una squadra mediocre, gestita da un allenatore mediocre, spacciata per quello che non è, e che non sarà, mai, finchè ci sarà questa gestione societaria.

Inutile fare pagelle, inutile cercare colpevoli: la mediocrità, spacciata per eccellenza.

Mi chiedo se sia il caso di confermare l’attuale allenatore e se sia il caso di passare la mano: perdonatemi, ma agli slogan di regime, alle promesse da marinaio, non ci credo più.

E adesso, sotto a resuscitare il Milan.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.