Serata da “leoni” al Jazz Club Torino

26 settembre 2019: Una serata da “leoni”

Accade al Jazz Club Torino: due grandi maestri del jazz italiano incontrano due giovani leoni della nuova scena.

Il progetto “Jazz 4et”

Luigi Tessarollo (Chitarra), Aldo Zunino (Contrabbasso), Cesare Mecca (Tromba) e Marcello Repola (Batteria) saranno di turno al Jazz Club Torino per regalarvi una notte che sarà difficile dimenticare.

Nuova formazione che schiera il noto chitarrista jazz Luigi Tessarollo. Un musicista che vanta una trentennale attività artistica e numerose pubblicazioni discografiche con Dado Moroni, George Garzone, Stefano Bollani e docente di Chitarra Jazz al Conservatorio di Milano.

Il ventiduenne trombettista Cesare Mecca. Già diplomato in tromba classica, vincitore di concorsi e awards tra cui la borsa di studio alle clinics di Umbria Jazz e selezionato per l’apertura di Umbria jazz Winter nel 2016.

Aldo Zunino al contrabbasso, considerato all’unanimità, tra critici, colleghi e pubblico, tra i massimi specialisti del proprio strumento oggi attivi sulle scene internazionali.

Il giovanissimo Marcello Repola di Imperia (classe 1998), diplomato in Jazz con il massimo dei voti al Conservatorio Verdi di Torino. Premiato da Franco d’Andrea come miglior musicista in occasione del “Merano Jazz Mittleuropean Academy” 2015 e vincitore del primo premio assoluto all’“International Percussion Competition” sez. Batteria e “Festival del Ritmo”.

Una serata da “leoni”

Insomma, quello che ci aspetta al Jazz Club Torino è davvero un evento unico per gli amanti del jazz, ma anche il modo migliore per avvicinarsi al genere, se ancora non l’avete fatto. Giovedi, 26 settembre, dalle 21,30, appuntamento in centro!

Accade al Jazz Club Torino, ed è un evento consigliato da Zetatielle

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.