STORIE DI CUORE E “FOLLIA”

Il carabiniere Antonio Perrellis, da Torino ad Acri a piedi per beneficenza

Ci sono alcune iniziative che meritano di essere raccontate, lo meritano soprattutto perché hanno dentro quel pizzico di sana “ follia ” e quella passione che ti lasciano di stucco facendoti solo sussurrare tra te e te: “io ci riuscirei?”.

La storia di Antonio Perrellis, Appuntato Scelto dell’Arma dei Carabinieri, calabrese, in servizio a Torino, mi ha colpito soprattutto per la sua spontaneità e per la purezza che traspare dalle sue parole, una storia che in parte sento anche mia: Torino, la città che più di ogni altra mi affascina, ed Acri, la piccola città in cui vivo e, guarda caso, la stessa in cui Antonio è nato. 

Ma per raccontare questa storia mi affido direttamente a ciò che lo stesso Antonio Perrellis ha scritto, con passione, cuore e quel pizzico di follia.

Ecco la sua lettera.

IO…. 1176 Km a piedi da Torino ad Acri (COSENZA)



Ciao a tutti….Sono qui per raccontarvi una storia, quella di un ragazzo con un sogno nel cassetto, quello di diventare adulto velocemente, per poter aiutare le persone deboli e le persone indifese, insomma fare del bene, proprio come gli era stato insegnato da sua Mamma e da suo Papà.

Quel ragazzo è diventato adulto, quel ragazzo, una mattina di giugno di alcuni anni fa, ha messo “firma”, quel ragazzo di li a poco e partito per diventare Carabiniere Ausiliario.
Mi chiamo Antonio PERRELLIS e sono nato ad Acri (Cs) nel lontano 1979, adesso vivo a Torino e sono un Appuntato Scelto dei Carabinieri.
Scrivo queste parole, perché circa un paio di anni fa per motivi personali, ho deciso di voler prendere un mese di ferie ed in solitaria, munito di zaino e di buona volontà, incamminarmi fin giù al mio paese, con partenza da Torino ed arrivo ad Acri, a piedi, percorrendo 1176 km. Una follia.

Poi, riflettendoci e pensandoci bene mi son detto tra me e me, perchè non provare a renderlo pubblico?! Perchè non provare ad aiutare attraverso delle donazioni le persone che hanno bisogno di aiuto! E, dato che sono un carabiniere, e dato che sono un uomo che vuole fare del bene a chi ne ha bisogno, allora perché non provarci!.

In questi due anni mi sono allenato fisicamente e mentalmente, ho iniziato a studiarmi il percorso e le tappe, ho contattato delle associazioni Onlus dove hanno visto il mio progetto e dove mi hanno detto questa follia è una bella iniziativa per fare raccolta di beneficenza.

Infatti dopo aver parlato telefonicamente con il responsabile marketing Federico Solimando, mi sono recato di persona presso la “fondazione Piemontese per la ricerca sul Cancro”, che si trova a Candiolo in provincia di Torino.


Vi posso assicurare, cari amici, che entrando li dentro la mia vita si è fermata, ho provato molta commozione nel vedere tutte quelle persone in fila a far esami e controlli vari. infatti mi è rimasto impresso un episodio e ve lo voglio raccontare.

Tutto cominciò così

Appena arrivato in questa struttura per parlare con il sig. Solimando in merito a questo mio progetto, e non sapendo dove andare, mi sono avvicinato alla reception prendendo contatti con un addetto.

Ebbene questo mi vede e non mi fa nemmeno parlare, mi dice” per effettuare una visita devi andare alla macchinetta e cliccare il tasto prenotazioni”. A quel punto non sapevo nemmeno cosa dire, ero pietrificato solo all’idea di avvicinarmi a quella macchinetta, poi va bene, sono ritornato alla realtà in quei due secondi di abisso e gli ho detto che avevo un appuntamento.


Vi posso assicurare che in quei momenti mi sono sentito “uno di loro” tra quella marea di persone che ogni giorno da tutta Italia si recano in quella struttura per effettuare esami oppure per essere ricoverati e tutti devono per forza avvicinarsi a quella maledetta macchinetta per premere quel maledetto tasto.
Cerchiamo di aiutare questa fondazione a bloccare quel maledetto tasto prenotazioni.

Logo della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro


Vi posso assicurare che in quella struttura ci sono molti ricercatori che lavorano ogni giorno per cercare di sconfiggere questo maledetto male.

Le associazioni


Oltre alla “Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro”, ho anche preso contatti anche con la fondazione Onlus denominata “Piccoli Aviatori Torino”.

Questa fondazione si occupa di aiutare ed organizzare eventi a favore dei bambini e ragazzi purtroppo disabili, a regalare loro un sorriso e a far si che trascorrano delle giornate di gioia ed in allegria attraverso attrazioni. Soprattutto questa associazione li fa volare con degli aerei guidati da piloti esperti che trascorrono giornate a far volare questi ragazzi,regalando loro uno spiraglio di felicità e di gioia.

Un’associazione di volontari, persone da ammirare con forza d’animo ed un cuore grande, uomini e donne che meritano un plauso.

Cerchiamo di aiutare con un contributo questi piccoli aviatori, per permettergli di continuare a volare regalando loro quella felicità e quella gioia. Il presidente dell’associazione Andrea Basile mi ha spiegato e fatto vedere di persona, quello che l’associazione organizza per questi ragazzi e le loro famiglie.

Vi posso assicurare, cari amici, che è una cosa bellissima vedere questi ragazzi e le loro famiglie felici, è una cosa meravigliosa…aiutiamoli. 

Un’altra fondazione è la fondazione Crescere insieme al Sant’Anna di Torino.

Cari amici, ci sono stato di persona e assieme alla responsabile di reparto Gloriana, dopo averle parlato del mio progetto, mi ha mostrato il reparto.

Vi posso assicurare che è molto tenero vedere questi neonati che nascono prematuri e che grazie alle incubatrici riescono a sopravvivere, riprendere peso e pian piano ricominciare a crescere ed a vivere.
Diamo una mano a questa fondazione, “Crescere insieme al Sant’Anna“, per far sì che il personale possa andare avanti e continuare a prendersi cura di questi neonati che hanno bisogno di macchinari per poter sopravvivere. Aiutiamo

La vita è bella

Dopo queste esperienze vissute di persona, cari amici miei, posso solo dire che mi hanno toccato e mi hanno insegnato tanto, dando conferma che nella vita non bisogna lamentarsi, ed ARRABBIARSI per delle stupidate. La vita è bella, la vita è tutto, quindi quando vi arrabbiate pensate a quella marea di persone che ogni giorno sono alla fondazione Piemontese o presso un qualunque posto simile, dove la sofferenza fa parte della quotidianità.

Pensate a quelle mamme e a quei padri che stanno seduti in una stanza guardando il proprio figlio sdraiato in un incubatrice nell’intento di sopravvivere.
Pensate a quei bambini e ragazzi disabili che aspettano quei giorni per poter volare in quel cielo azzurro, dimenticando per un momento la propria realtà, e pensate ai loro genitori, commossi vedendo i propri figli felici.

io uguale noi


Vi chiamo amici perché alcuni di voi sono realmente miei amici, ma altri lo diventeranno durante questo mio viaggio di 28 giorni. Spero di raggiungere quella meta assieme a Voi, per avere la conferma delle varie Onlus che mi diranno, anzi ci diranno “grazie” per il vostro aiuto. Insieme, possiamo andare avanti con la ricerca, possiamo comprare un’altra incubatrice, possiamo far volare ed organizzare ancora eventi”.

Io non sono nessuno, sono la classica goccia in mezzo all’oceano.
Una follia si, ma una follia che può aiutare molti. Insieme possiamo essere tutto, possiamo dare una speranza a queste persone che hanno bisogno, insieme possiamo farcela possiamo dire “Io…1176 Km, da Torino ad Acri a piedi…

IO c’ero,IO ho contribuito, IO ho aiutato, IO ho reso felice, IO c’ero in quei Km per la speranza
Infatti amici il titolo parla chiaro quando IO scrivo “io”, quell’IO siamo tutti quanti NOI…..


Grazie a Tutti voi. Grazie di vero Cuore, spero di non deludere queste associazioni se non dovessi farcela, spero di non deludere nemmeno voi. Sono sicuro che con il vostro sostegno ce la farò, ce la faremo a fare di questa follia, una storia di cuore

Zetatielle Magazine sostiene questa iniziativa

PER LE DONAZIONI

Banca Sella Ag. A1 di Torino
c/c 052866947170
ABI 03268 CAB 01009
IBAN IT19O0326801009052866947170

Francesco Spina
Francesco Spina
Speaker radiofonico, cronista sportivo, calabrese, fiero di essere nato il 18/02/1986 ad Acri, centro ai piedi della Sila in provincia di Cosenza. Dice di sè:Il mondo della comunicazione è la mia più grande passione. All'età di 16 anni ho iniziato come speaker radiofonico nell'emittente radiofonica locale "Radio AKR" : dalla radio in poi è stato tutto un susseguirsi di esperienze che ancora oggi fanno parte della mia vita. La prima collaborazione con la carta stampata arriva nel 2012, con il primo articolo pubblicato su "Il Quotidiano del Sud. Gestisco un sito di informazione locale (thisisacri.it) dove pubblico quotidianamente informazioni su tutto ciò che gravita attorno alla città di Acri. Segni particolari? Amore e odio verso una regione tanto bella come la Calabria ma spesso troppo sottovalutata, soprattutto da chi in questa terra ci vive.