Autobus e treni: arriva il biglietto climatico a basso costo

Dal primo maggio anche Germania e Ungheria, seguendo l’esempio di altri Paesi europei, hanno introdotto il “biglietto climatico”. Si tratta di un titolo di viaggio a basso costo per il trasporto pubblico cittadino, gli autobus e i treni regionali su tutto il territorio nazionale.

È una misura che secondo Greenpeace ha enormi vantaggi economici e climatici, e per questo motivo l’associazione ambientalista pubblica oggi un’analisi del costo e dell’accessibilità dei biglietti del trasporto pubblico in tutta Europa.

Ma vediamo, nel dettaglio, in cosa consiste il biglietto climatico.

Trasporti pubblici? Si grazie!

«Il trasporto pubblico è una necessità vitale per milioni di persone, che contano ogni giorno su autobus, tram, metro e treni per spostarsi. Eppure l’Europa è ancora molto lontana dall’avere un sistema di trasporto pubblico integrato, economico e accessibile a tutte le persone», dichiara Federico Spadini, campagna Trasporti di Greenpeace Italia. «Anche il governo italiano e gli altri governi europei potrebbero introdurre il biglietto climatico nel giro di qualche settimana se ci fosse la volontà politica, riducendo sia le spese delle famiglie che le emissioni di gas serra dannose per il clima», conclude Spadini.

Insieme alla qualità e all’efficienza del trasporto pubblico, il costo del biglietto è un elemento decisivo nel convincere le persone a spostarsi in treno e con i mezzi pubblici, riducendo così il traffico e l’inquinamento cittadino. Eppure in Europa manca un sistema di trasporto pubblico integrato, economico e accessibile a tutte le persone.

In Italia, per esempio, i costi dei biglietti per gli autobus e treni, o i relativi abbonamenti per studenti e lavoratori, sono ancora un costo importante che grava sul budget famigliare e il bonus previsto dal governo è davvero una goccia nel mare, peraltro non accessibile a tutti (clicca qui per accedere al bonus trasporti).

In Germania è stato introdotto, in via sperimentale, nell’estate 2022. I tedeschi hanno viaggiato su treni e autobus in tutto il paese per soli 9 euro al mese. Nel giro di soli tre mesi sono stati venduti ben 27 milioni di biglietti, e si sono risparmiati 1,8 milioni di tonnellate di CO₂.

Anche in Austria, l’ìintroduzione del biglietto climatico è stato un grande successo per i pendolari e non solo, consentendo di viaggiare in tutto il paese per non più di 3 euro al giorno, o per solo un euro al giorno all’interno della propria regione.

Mobilità sostenibile

Incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico locale (TPL) e dei treni è un ingrediente essenziale della ricetta per una mobilità sostenibile, ma anche equa e accessibile a tutti e tutte.

La mobilità è la seconda spesa delle famiglie europee dopo l’abitazione. I trasporti sono responsabili del 25% delle emissioni di gas serra dell’UE e del consumo di quasi il 70% di
tutto il petrolio utilizzato nell’UE. Incentivare il treno e il trasporto pubblico per ridurre i viaggi in auto e in aereo è un passaggio fondamentale per ridurre le emissioni di gas serra e la
domanda di petrolio in Europa, garantendo al contempo un risparmio economico per le famiglie.

La situazione cambia nelle singole capitali europee dato che tutte offrono biglietti mensili o annuali validi per quasi tutti i mezzi pubblici e anche riduzioni per determinate categorie di persone (anche se con differenze significative).

Se guardiamo all’Italia, Roma si colloca al settimo posto nella classifica, Il costo del biglietto annuale è al momento fra i più bassi in Europa, ma ci sono alcune limitazioni rispetto all’accessibilità alle riduzioni. La qualità del trasporto pubblico a Roma non è però all’altezza di una capitale europea e presenta molte problematicità.

biglietto climatico - nella foto una veduta di via della conciliazione a Roma con la Basilica di San Pietro al centro e parcheggiati lungo la via, tre autobus
Autobus e treni: arriva il biglietto climatico a basso costo

I vantaggi del biglietto climatico

I vantaggi del biglietto climatico sono moltissimi: innanzitutto un duplice vantaggio economico per le persone (in particolare quelle con redditi più bassi), che avrebbero prezzi più accessibili per il TPL e sarebbero anche incentivate a lasciare a casa l’auto, con ulteriore riduzione delle spese per il carburante. Ma ne beneficerebbe il clima del pianeta, con una riduzione delle emissioni di CO₂, soprattutto grazie a un maggior numero di mezzi pubblici elettrici; le nostre città diverrebbero più vivibili e sicure con meno auto in circolazione, e la nostra aria più respirabile, considerando che l’inquinamento atmosferico resta uno dei problemi cronici nel nostro Paese, soprattutto nei grandi centri e nelle aree del nord.

Il rapporto di Greenpeace Europa centro-orientale (CEE) classifica trenta Paesi europei e le rispettive capitali sulla base di quattro criteri: disponibilità del biglietto climatico o multimodale e semplicità del sistema di biglietteria, costo del biglietto, presenza di riduzioni per alcune categorie di persone e ammontare dell’IVA sul trasporto pubblico.

Il rapporto di Greenpeace Europa

Nonostante ci siano differenze sostanziali fra i diversi Paesi, l’analisi mostra come il biglietto climatico perfetto ancora non esista in Europa.

Oltre al Lussemburgo e a Malta, che hanno reso il trasporto pubblico gratuito, solo Austria, Germania e Ungheria hanno introdotto biglietti relativamente economici utilizzabili su tutto il territorio nazionale, con un costo medio inferiore ai 3 euro al giorno. In fondo alla classifica si trovano Bulgaria, Croazia e Grecia.

L’Italia si colloca al ventunesimo posto, dato che non ha un sistema di biglietti unico e ogni azienda del trasporto pubblico ha il proprio. In Italia, finora solo la città di Bari ha sperimentato un abbonamento annuale per il trasporto pubblico cittadino a 20 euro l’anno.

Per questo motivo Greenpeace chiede ai governi e alle istituzioni dell’Unione Europea di impegnarsi per la diffusione di biglietti climatici accessibili, semplici, convenienti e inclusivi, validi a livello nazionale e sul lungo termine in tutta l’UE. Greenpeace chiede anche di ridurre l’IVA sul trasporto pubblico e di assicurare investimenti significativi sulla rete ferroviaria e sul trasporto pubblico locale, favorendo l’intermodalità e garantendo copertura a chi vive nelle aree remote. Con una petizione rivolta al governo italiano Greenpeace chiede di introdurre il biglietto climatico e di promuovere misure concrete contro la crisi energetica e climatica.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”