“Queer e ora” Torino Pride 2022 . Intervista al coordinatore Giusta.

Sabato 18 giugno Torino diventerà ancora una volta color arcobaleno. Ritorna il Torino Pride con lo slogan Queer e ora. Un mosaico festoso e gioioso di colori il cui collante è l’uguaglianza.

Marco Giusta, coordinatore del Pride , diventa per noi la voce narrante delle battaglie, delle scelte, dei progetti e degli obiettivi che muovono ,e si muovono, dietro il caleidoscopio della festa arcobaleno.

Manifesto Queer e ora Torino pride 2022

Il “clime” del Torino Pride 2022 è Queer e ora, perché questa scelta?

Questa scelta nasce da alcune riflessioni che abbiamo fatto all’interno del Coordinamento Torino Pride, confrontandoci anche con altre realtà. Queer e ora perché siamo stanchə di avanzare un centimetro per volta sul cammino dei diritti. Siamo stanchə di mediazioni al ribasso sui nostri corpi, sulle nostre vite, sulle nostre storie, sulle nostre difficoltà . E quindi vogliamo essere Queer e ora.

Non lo vogliamo per un futuro ipotetico, ma lo vogliamo per noi stessə. Lo vogliamo adesso. Questa rabbia, questo orgoglio che ci portiamo dentro li vogliamo trasformare, queer e ora, in una felicità da poter vivere adesso.

Marco Giusta coordinatore del Pride a sinistra con altre de ersone partecipanti
A sinistra Marco Giusta coordinatore del Pride 2022, durante un momento del 2021. foto courtesy of Rosalba Castelli

Quali sono gli obiettivi principali del Torino Pride secondo il vostro documento politico ?

Il nostro documento politico in realtà quest’anno spazia su tanti temi di divisione della città. Le persone LGBTQIA+ sono persone che vivono la città, che vivono all’interno di una società e hanno una loro opinione. Iniziamo da tre tematiche legate a LGBTQIA+.

La prima, tutela e riconoscimento delle figlie e dei figli delle famiglie omogenitoriali. La seconda: una legge contro l’omo-lesbo-bi-trans-a-fobia che abbia un approccio educativo e di trasformazione della società e non solo punitivo. Terza, revisione della legge 164 [n.d.a legge sul cambio di genere] in un’ottica di affermazione del genere e non più in un’ottica patologizzante. Una revisione che consenta un percorso di autoaffermazione del genere a iniziare dalle persone piccole.

Questi sono i caposaldi di un documento lungo otto o nove pagine. Ci sono inoltre, in questo documento focus sul rapporto con la città e sui temi del razzismo e della disabilità.

ph coutesy of Rosalba Castelli

Di questi tre temi che ha appena elencato, qual è secondo lei il più raggiungibile in termini di tempo e fattibilità?

Utilizzo per rispondere le parole di Audre Lorde.

“Qualsiasi attacco contro le persone Nere è anche una questione lesbica e gay, poichè io e migliaia di altre donne Nere siamo parte della comunità Lesbica. Qualsiasi attacco contro le lesbiche e i gay è anche una questione Nera, perchè migliaia di lesbiche e gay sono Nerз.

Non esiste una gerarchia tra oppressioni… Io non posso permettermi di lottare soltanto contro una forma di oppressione. Non posso permettermi di credere che essere libera dall’intolleranza sia un diritto di un gruppo in particolare.”.

Audre Lorde , 1983
persone multietniche in presenza al Torino pride
Pride edizioni precedenti . ph Courtesy of Rosalba Castelli
Nessuno spacchettamento

Non possiamo accettare che uno solo di questi tre temi venga portato avanti. Dobbiamo portarli avanti tutti, non possono essere spacchettati. Perché quando questo succede diventa oggetto di mediazione al ribasso, di scambio politico o istituzionale e noi non lo possiamo permettere.

Noi chiediamo che tutto venga portato avanti per come lo chiede il movimento. Sarà poi la politica ad assumersi le responsabilità e a decidere in che direzione andare o quali punti affrontare per primi.

Manca la forza economica

Personalmente io non credo che questa legislatura abbia la forza per affrontare determinate cose e mi spiace. Lo dico da un punto di vista meramente economico. Noi siamo sull’orlo di una crisi, sull’orlo di una ripartenza economica che è quanto mai necessaria per chi è convinto che il nostro sistema si debba reggere su questo tipo di economia.

E allora privarsi di una capacità, diciamo di incidere, in questo piano di ripresa e di resilienza da parte delle soggettività che normalmente hanno maggior difficoltà nell’accesso al mondo del lavoro, che non possono esprimere sé stesse all’interno dei luoghi di lavoro che attraversano, che hanno, in qualche modo, difficoltà a dare il massimo rispetto a questa situazione, è rinunciare a grandi potenzialità.

Allora, adottando un’ottica un po’ capitalista, mi chiedo : Ma dove dovete andare senza di noi?

persone colorate in arcobaleno daventi a piazza vittorio a Torino
immagini dal Pride 2021

Il Torino Pride 2022 arriva dopo la sfilata on line del 2020 e un’edizione in presenza, diciamo ridotta, fatta a settembre del 2021. Ci sono sostanziali e significativi cambiamenti rispetto ai Pride precedenti?

Quest’anno il Pride sarà maggiormente inclusivo. Abbiamo ricevuto segnalazioni, e siamo statə accompagnatə, da persone attiviste LGBTQIA+ con disabilità, a introdurre anche per quest’anno una traduzione nella lingua dei segni. Oltre a segnalare lungo il percorso bagni per persone con disabilità.

Ci sarà una distribuzione gratuita di acqua, fatta insieme a SMAT lungo tutto il corteo. Prevista anche una distribuzione di tappi per le orecchie per chi non sopporta i rumori troppo forti. Saranno anche presenti, lungo il tragitto, spazi di defaticamento sensoriale. Inoltre, dei carri avranno il compito di accompagnare le persone che non riescono ad arrivare fino al fondo del percorso di parata.

Presenti, grazie alla collaborazione con il Comune di Torino e GTT, anche due o tre navette per accompagnare nel rientro al punto di partenza le persone con maggiori difficoltà.

folla di persone in piazza Vittrio durante pride 2021
Torino Piazza Vittorio immagini dal Pride 2021. ph courtesy of Rosalba Castelli

Queer e ora Torino Pride 2022 non è solo sfilata. Vedo che avete dei progetti importanti che portate avanti tutto l’anno. Ne possiamo ricordare qualcuno? E inoltre, riferendomi anche a ciò che è stato detto prima, ci sarà ancora la forza economica e politica per farli proseguire?

Noi li porteremo comunque avanti tutti. Grazie a un lavoro di anni del Coordinamento Torino Pride che è stato forse il primo coordinamento stabile nella realizzazione di Pride nati in Italia, il Torino Pride ha assunto la sua forza e valenza che è riconosciuta sia a livello istituzionale e poi, sempre di più, anche a livello di sponsor privati.

Quest’ anno, infatti, per la prima volta abbiamo numerosi sponsor che hanno deciso di sostenere questa iniziativa. Con i fondi che riusciremo ad incamerare per il Pride, riusciremo a sostenere anche altre attività.

EPOA e Star T

Ad esempio Star T, una serata dedicata al talento delle persone trans e transgender. Le giornate legate all’omo-lesbo- bi-trans-a-fobia o le iniziative per il 27 gennaio, Giorno della Memoria. Ma anche per sostenere iniziative molto forti e importanti come EPOA.

Infatti Torino ospiterà EPOA l’ente organizzatore di tutti i Pride d’Europa per decidere la data del 2025. E su questo appuntamento iniziamo a fare delle riflessioni per candidare la città di Torino nel 2026 all’Europride. Infine, voglio ricordare anche Stati Genderali.

genitori AGEDO . ph Rosalba Castelli

Noi facciamo parte di un movimento nazionale che mette insieme associazioni e collettivi, il Rivolta Pride di Bologna, il Palermo Pride e altre tantissime realtà che lo compongono. E ci piacerebbe portare a Torino questo appuntamento di discussione. Abbiamo altre attività importanti come il Gruppo Formazione Torino Pride che fa formazione nelle scuole e nelle aziende, più tutte le attività di tute le associazioni. Il Torino Pride è un aggregatore di attività e energie.

Marco Giusta, come Coordinatore del Torino Pride, un suo personale invito alla partecipazione al Pride rivolto a tutta la cittadinanza.

In primo luogo, il mio invito si rivolge alla comunità LGBTQIA+. Venite, portate i vostri corpi, le vostre storie, le vostre debolezze, le vostre paure, le vostre fragilità. Perché il Pride non è solo un momento di orgoglio o di rabbia. È anche un momento in cui ci si rende conto che non si è soli. I nostri bisogni, le nostre difficoltà sono i bisogni e le difficoltà di tutta una comunità che in qualche maniera è pronta a stringervi in un abbraccio e a farvi sentire la sua vicinanza e la sua forza. Se avete paura, se avete difficoltà con i vostri amici, genitori o non potete permettervi per qualsiasi motivo di partecipare al pride, non crucciatevi. Scenderemo in piazza anche per voi e per voi cercheremo di cambiare maggiormente la nostra società. Ma se riuscite ad esservi il Pride è un’esperienza che fa sentire forti.

Invece l’invito alle persone alleate, alle altre associazioni e movimenti è: partecipate al Pride perché è un momento di libertà. Un momento di laicità, una delle manifestazioni più belle, più forti della nostra città. Esserci fa la differenza.

Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".