“Un anno per un giorno”, il romanzo di Massimo Bisotti

“Dedicato alle persone che almeno una volta hanno perso un treno per darsi un bacio in più.”
E tu, hai mai rischiato? Sì, per amore intendo. Hai mai perso treni? O hai trovato l’amore salendo proprio su uno di quei treni in corsa che non lasciano tempo nemmeno alle incertezze?
Quanto costa rischiare? Ci sono libri che sembrano contenere risposte a qualsiasi domanda. Soprattutto quando si tratta di amore. A pensarci, che sarà mai? Che colore avrà? Ed oggi, per la rassegna Libri on the road, dopo aver parlato de “Il quadro mai dipinto”, la recensione di “Un anno per un giorno”, il romanzo di Massimo Bisotti.

Il romanzo “Un anno per un giorno”

“E allora ti dico sbrigati, sbrigati a dimenticare, perchè se non dimentichi subito non dimentichi più”.

E’ sempre così appassionante l’inizio di alcuni libri. Sembrano lasciarti con l’amaro in bocca prima ancora di iniziare ed essere giunti al termine. Nella vita, ci vuole più coraggio a restare o andar via?
Chissà cosa pensa Alex Gioia. Alex è il protagonista del romanzo, uno dei cantanti italiani più famosi. Si trasferisce a Parigi solo per cercare di riprendere tra le mani la sua ispirazione. Chissà quanto costa lasciare l’Italia, casa tua. Chissà cosa porta la paura del cambiamento. Se è vero che la paura genera paura.

“Come può una paura aver coraggio? Vincendosi”.

Pensiamo sempre di poter cambiare il passato, senza pensare a quanto basterebbe viversi il presente per poter costruire un futuro migliore. Pensare a tutte le cose perse e imparare a non perderle più. Ricordarsi il posto preciso in cui le abbiamo messe. Un po’ come l’amore.

“Degli amori mancati per un soffio non ne parla mai nessuno. Che ciò che ferisce a volte non è mai accaduto, non sempre è il prodotto di una fine.”

Alex incontra una donna, una di quelle particolari, quelle tutte da scoprire. I due si incontrano, parlano. Vivono sulla stessa lunghezza d’onda di rimpianti ed occasioni mancate. Nirvana, questo il nome della donna, regala ad Alex un tubo di bolle. Un tubo magico in cui basta soffiarci dentro per tornare ad un giorno del passato e avere la possibilità di cambiarlo. “Mi piacerebbe incontrare il tempo e farmi regalare tutte le occasioni dell’amore, quelle sprecate senza pensare. Avrei a disposizioni un’altra vita”.

Un legame con il tempo

Quante cose perdiamo per mancanza di coraggio? Se si potesse davvero tornare indietro, “cercherei di cambiare il passato per aver in mano un altro futuro”.
Nel romanzo “Un anno per un giorno”, Massimo Bisotti crea una stretta connessione con il tempo. Prova a regalare a tutti la bellezza del tempo, la magia di rivivere nel passato, di tornare nei ricordi.

“Tutti siamo eterni, anche solo per un momento […] Questo è il vero problema. Abbiamo due amori nella vita, uno possibile con cui costruire, uno impossibile con cui vivere in sogno ciò che avrebbe potuto essere”.

Arianna Pino
Arianna Pino
Autrice del libro “Resta almeno il tempo di un tramonto” e di “Quando fuori piove”, finalista al concorso letterario “Il Tiburtino”. Iscritta all’ Università delle scienze e tecnologia del farmaco. Dice di sé:“Sono nata in città ma vivo col mare dentro. Ho occhi  grandi per guardare il mondo, ogni giorno, con colori diversi. Ho la testa tra le nuvole ma cammino su strade fatte di sogni pronti a sbocciare, mi piace stupire come il sole, quello che la mattina ti accarezza il volto e ti fa ricordare che c’è sempre un buon motivo per alzarsi. Amo la pizza, il gelato e la cioccolata calda perché io vivo così, di sensazioni estreme, perché a vent’anni una cosa o gela o brucia. Mi piace vivere tra le parole che scrivo, che danno forma alla mia vita come i bambini fanno con le nuvole”.