Acqua di mare per combattere la siccità in Italia?

L’acqua di mare ricopre il 71% della superficie del pianeta e rappresenta il 97% dell’acqua mondiale. La desalinizzazione o dissalazione può giocare un ruolo di primo piano nella lotta alla siccità ed è già impiegata in 183 Paesi.

In Europa, sono soprattutto i Paesi mediterranei quelli interessati alla desalinizzazione, che infatti ha conosciuto un notevole sviluppo soprattutto in Spagna, dove al 2021 risultano installazioni circa 765 impianti.

L‘Italia ha sempre frenato legislativamente la diffusione di tali impianti. In Italia la desalinizzazione conta oggi solo per lo 0,1% dei prelievi idrici complessivi.

Il mare: una risorsa straordinaria

Il cambiamento climatico avrà serie conseguenze su ogni singolo aspetto delle nostre vite: la maggiore intensità e frequenza delle precipitazioni in molte parti d’Europa determinerà infatti alluvioni più frequenti e gravi. In altre parti d’Europa, inclusa l’Italia, l’aumento delle temperature, la riduzione delle precipitazioni e la conseguente siccità, aggraverranno la salute del suolo e delle risorse.
Le conseguenze delle temperature roventi dell’estate 2022 e della mancanza di provvedimenti strutturali, hanno aumentato la pressione inflattiva sui costi dei prodotti agricoli e messo a rischio la sopravvivenza di aziende agricole a conduzione familiare.
Il suolo è un elemento importante del sistema climatico e ripristinare i sistemi terrestri per tornare a un uso sostenibile del suolo nelle aree urbane e rurali può aiutare a mitigare il cambiamento climatico e favorire l’adattamento ad esso.
Ma anche il mare è una risorsa straordinaria, soprattutto in Italia, che può offrire opportunità per mitigare considerevolmente i periodi di siccità climatica attraverso i processi di desalinizzazione della propria acqua.

L’Italia non è un paese particolarmente fortunato per le risorse naturali energetiche” – commenta Carlo Cosimi, presidente di Anra – “ma sicuramente lo è per gli oltre 8.000 km di sviluppo costiero. Ad un paese del genere l’unica cosa che non dovrebbe mancare è l’acqua e invece a noi manca, ed è sempre mancata, complice una vecchia e maltenuta rete di distribuzione sul territorio.
Di acqua dolce dal mare ce ne sarà sempre più bisogno, tant’è che il Global Water Intelligence di Oxford valuta che entro il 2025 il valore complessivo di mercato della desalinizzazione si aggirerà attorno ai 12 miliardi di dollari. Un balzo dell’11% rispetto al valore attuale
“.

acqua di mare siccità - delle bolle di acqua nel mare
Acqua di mare per combattere la siccità in Italia?

Chi produce acqua dissalata?

Quasi la metà della capacità totale (47,5%) è installato nei Paesi del Medio Oriente. I principali utilizzatori di acqua dissalata al mondo sono Arabia Saudita, Kuwait, Emirati Arabi Uniti, Qatar e Bahrain. Globalmente sono operativi circa 16.000 impianti, per una capacità totale di oltre 78 milioni di metri cubi al giorno. In Europa, sono soprattutto i Paesi mediterranei quelli interessati alla desalinizzazione, che infatti ha conosciuto un notevole sviluppo soprattutto in Spagna (fonte report Althesys).

Le istituzioni che governano il Paese per tranne alcuni casi riguardanti le nostre isole,” – prosegue Carlo Cosimi – “hanno sempre frenato legislativamente la diffusione di tali impianti, dove la desalinizzazione conta solo per lo 0,1% dei prelievi idrici complessivi. Non solo: nelle isole la desalinizzazione in situ è molto più conveniente del trasporto dal continente“.
Il costo dell’acqua desalinizzata si attesta infatti sui 2-3 €/m3, mentre il prezzo di un metro cubo di acqua trasportata via nave si aggira su livelli molto più alti, circa 13-14 euro.
Eppure la tecnologia del processo di dissalazione è consolidata e non presenta particolari rischi o costi di impatto ambientale ed è basata sul principio dell’osmosi inversa (ovvero si tolgono i sali dall’acqua ma anche fosfati e metalli pesanti). Tutto ciò che appare paradossale dal che questi impianti di dissalazione sono ammessi nella Tassonomia Europea attività sostenibili, considerando le forti sinergie che possono anche essere associati con le rinnovabili: le zone aride, dove i dissalatori sono più usati, sono anche quelle con maggior irraggiamento solare e quindi più adatte all’uso di energia fotovoltaica per alimentari questi impianti.

impianti per la desalinizzazione dell'acqua di mare
Acqua di mare per combattere la siccità in Italia?

Acqua di mare dissalata per le coltivazioni

L’unione tra impianti di dissalazione, generazione solare, eolica, e termoelettrica permetterebbe di limitare le emissioni, ridurre i costi energetici e la loro volatilità legata ai combustibili. E soprattutto di avere acqua, tanta, in abbondanza per le coltivazioni agricole.
Il PNRR individua quattro voci di investimenti con lo scopo di “garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e la gestione sostenibile delle risorse idriche lungo l’intero ciclo” per risorse totali di 4,38 miliardi di euro.
L’ acqua marina dissalata e resa disponibile per il consumo agricolo, industriale e civile potrebbe rappresentare per l’Italia un giacimento di ‘Oro Blu’, una grande opportunità per il paese rappresentato anche dalla realizzazione di una nuova grande rete di trasporto per esportare l’acqua verso quei vicini europei privi di un accesso al mare e che soffriranno sempre più in futuro della povertà di acqua” continua Carlo Cosimi.

La produzione agricola compromessa dalla mancanza di pioggia, quando non dalle improvvise e violente grandinate, induce la richiesta delle Regioni per lo stato d’emergenza, con una condizione italiana di razionamenti nell’uso civile e industriale dell’acqua e l’aumento dei prezzi delle produzioni agricole lungo la catena del valore fino al consumatore spingendo ulteriormente l’inflazione l’alto“.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”