Orsi trentini: a rischio abbattimento un altro orso. Oipa: «accesso agli atti ed eventuale ricorso al Trga. Apprezziamo le parole di Pichetto»
La Provincia autonoma di Trento ha annunciato che un altro orso è a rischio abbattimento, dopo che un uomo sarebbe stato ferito da un plantigrado nella zona di Bleggio Superiore. La notizia ha riacceso il dibattito sulla gestione degli orsi in Trentino, già molto contestata dopo l’approvazione, nel marzo 2024, della legge che consente l’abbattimento di un massimo di otto orsi all’anno. L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) ha subito manifestato la sua opposizione, evidenziando come la Pat continui a concentrarsi sull’abbattimento anziché sulle misure preventive.
Un altro orso a rischio abbattimento
Secondo quanto riportato dalla Provincia autonoma di Trento, l’uomo coinvolto nell’incidente sarebbe riuscito a tornare a piedi al paese più vicino, dove è stato dato l’allarme. Ora, dopo l’identificazione dell’animale, la Pat ha comunicato che procederà alla sua “rimozione”, ovvero l’abbattimento.
L’Oipa ha immediatamente reagito annunciando che presenterà un’istanza di accesso agli atti per chiarire le circostanze esatte dell’accaduto. Se verrà emesso un provvedimento per l’uccisione dell’orso, l’organizzazione ha confermato che farà ricorso al Tribunale regionale di giustizia amministrativa. «Tutti gli orsi sono a rischio in Trentino e troppi di loro sono stati abbattuti per volontà del presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, o in circostanze poco chiare», ha dichiarato l’Oipa.
La posizione del governo nazionale
Anche il governo centrale sembra esprimere dubbi sulla gestione degli orsi in Trentino. Durante il question time del 17 ottobre, il ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin, ha rivelato che sono in corso valutazioni tecniche presso l’Ispra per considerare alternative all’abbattimento. Tra le possibilità in esame, vi è anche la sterilizzazione degli orsi, un’opzione che, secondo l’Oipa, potrebbe dimostrare come il governo nazionale non supporti la linea di abbattimenti della Provincia. «Abbiamo saputo dalle parole del ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin (al question time dello scorso 17 ottobre, ndr) che sono in corso all’Ispra “valutazioni tecniche sull’attuabilità di programmi di sterilizzazione degli esemplari, da considerare come metodologia alternativa all’abbattimento”», ha affermato l’Oipa.
La battaglia legale contro gli abbattimenti
L’Oipa ha ribadito che porterà avanti la sua battaglia anche a livello legale. Se la Pat procederà con l’abbattimento di altri orsi, l’associazione valuterà impugnazioni presso il Tribunale di giustizia amministrativa di Trento e, in caso di ordinanze specifiche, ricorrerà alla Corte Costituzionale. Inoltre, l’Oipa intende avviare una procedura EU Pilot presso la Commissione europea per valutare la legittimità delle decisioni della Pat.
L’urgenza di un nuovo approccio
La gestione degli orsi in Trentino è sempre più sotto osservazione. La legge del marzo 2024 ha gettato le basi per un abbattimento sistematico, ma le associazioni animaliste chiedono alternative che tutelino la biodiversità e garantiscano la sicurezza dei cittadini. L’Oipa insiste che la prevenzione sia ancora una strada praticabile e necessaria. «Attuare una gestione dei grandi carnivori in Trentino che sia rispettosa della vita animale è sempre più urgente», conclude l’associazione.
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