Roba dell’altro mondo – Strani e recenti alieni al cinema

L’alieno, il non-conosciuto, il diverso, chiamatelo come volete, si manifesta nei modi più vari e inattesi sul grande schermo, regalandoci film avvincenti di pericolo e scoperta dell’ignoto.

Esso e’ la quintessenza della fantascienza, genere che esplora le infinite possibilità del cosmo, catapultandoci in avventure angoscianti pieni di strane creature e misteri senza tempo.

Eppure, nonostante il grande palcoscenico stellare, sono proprio i nostri piccoli cuori terrestri a battere più forte. Da interlocutori invisibili sotto la nostra pelle, ad esseri il cui unico scopo sembra essere consumare la vita, gli invasori spaziali prendono molteplici forme e sostanze.

Alcuni dei film di oggi mostrano dei colori impossibile da concepire, che disgregano ogni certezza della nostra realta’, altri si manifestano come un blackout totale, una minaccia oscura che assorbe ogni luce. Eppure, anche in questi casi, è la resistenza della razza umana a risplendere per ultima nel buio.

Tutto comincia sempre con una navicella solitaria che precipita portando con sé un ospite indesiderato. Il nostro pianeta, così familiare, si trasforma improvvisamente in un teatro di conflitti cosmici che viaggiavano chissa’ da quanto sopra le nostre teste, senza che noi ne avessimo il minimo sospetto.

Sebbene queste creature interstellari siano l’incarnazione del pericolo, esse ci ricordano anche una verità fondamentale: il cinema, con la sua capacità di sconvolgere e stupire, è un universo in continua espansione, dove ogni nuovo film è un alieno sbarcato su una frontiera tutta da esplorare.

Premesso questa galassia roteante di parole e concetti, che ne dite di guardare piu’ da vicino gli strani invasori di oggi?

Under the Skin (2013)

alieni - Under the Skin 2013 movie .

La prima storia comincia nella familiare ma estranea Scozia, dove una donna misteriosa prende forma in mezzo a noi.

Questa enigmatica figura femminile viaggia solitaria intrappolando gli uomini che ammalia lungo il cammino per poi trascinarli nel suo abisso nero, un luogo surreale e terribile dove assorbe la loro linfa ed essenza vitale.

Il suo aspetto affascinante e l’attitude seducente sono strumenti efficaci nel suo arsenale, oltre che un misterioso aiutante motociclista che copre le sue tracce mentre cattura le sue prede in un ciclo infinito di attrazione e terrore.

La Scozia si svela come lo scenario perfetto per questo gioco mortale, con le vaste autostrade a villaggi isolati tra panorami di straordinaria bellezza dove la protagonista si muove silenziosa e letale.

Ma neppure questo alieno e’ del tutto privo di passioni e sentimenti, cosi’ l’incontro con un uomo sfigurato porta a un cambiamento nella sua percezione della sua implacabile missione.

Nelle mani di Jonathan Glazer, la trama diventa una tela spaventosamente bella, dipingendo con una regia raffinata un delicato disegno di macabra solitudine.

Scarlett Johansson risplende con una performance algida e inarrestabile, capace di destare stupore e inquietudine in egual misura.

Nonostante ciò, la sua partecipazione non è riuscita a sedurre il grande pubblico, restando soltanto un audace tentativo di elevare la narrazione oltre l’ordinario.

Questa particolare esperienza cinematografica non e’ per tutti, perche’ non si adatta a chi cerca la tipica adrenalina dei film d’azione/thriller sugli alieni.

Invece, e’ un’invito ad abbandonare il familiare e cercare una prospettiva unica sugli esseri umani dagli occhi un visitatore stellare apparentemente disinteressato.

Eppure noi appassionati di celluloide siamo disposti a dedicare tutto il tempo dell’universo per scovare le perle nascoste del cinema e in questa opera di sfumature e riflessi controversi, si cela un autentico gioiello.

Life – Non oltrepassare il limite (2017)

alieni - Life 2017 movie

Con la prossima storia ci spostiamo nelle vicinanze della atmosfera terrestre, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.

Dopo aver recuperato una sonda sperimentale, l’equipaggio di tecnici e scienziati si imbatte in una scoperta che potrebbe cambiare il corso della storia umana.

Infatti, mentre esaminano un campione gli astronauti riescono a risvegliare un organismo unicellulare, che inizia a crescere in modo piu’ complesso tanto che loro arrivano a chiamarlo affettuosamente Calvin.

Purtroppo, l’euforia svanisce rapidamente quando Calvin comincia a evolvere a un ritmo allarmante, diventando altrettanto intelligente e pericoloso, ferendo gravemente una cavia di laboratorio e poi addirittura un membro dell’qeuipaggio.

Quello che inizialmente sembra un trionfo scientifico diventa presto una corsa contro il tempo, nel tentativo disperato di contenere una minaccia biologica senza precedenti, che potrebbe facilmente sterminare l’intera umanita’ se riuscisse ad arrivare sulla Terra.

Daniel Espinosa orchestra un film di fantascienza con un discreto balletto tra tensione e terrore, sebbene forse poteva dare spazio per un pizzico di audacia in più sul versante horror di questo alieno.

Senza dubbio l’aspetto migliore e’ la presenza di un cast stellare negli abitanti della stazione spaziale internazionale, con un’ensemble variopinto di personalità distinte e ben delineate.

Rebecca Ferguson spicca per la sua interpretazione della dottoressa con un personaggio equilibrato come una roccia nel mezzo della tempesta.

Più impulsivi e immaturi sono i suoi colleghi maschili interpretati da Jake Gyllenhaal e Ryan Reynolds, meno preparati ad affrontare la minaccia e più lenti a capire la gravità della situazione fino a quando non è ormai tardi.

Hiroyuki Sanada, come veterano sagace, offre un compromesso piu’ credibile anche se il suo personaggio non è del tutto convincente, ma comunque fondamentale nella trama.

Coniugando efficacemente divertimento e intelligenza, questo film non perde mai di vista il suo semplice obiettivo primario: intrattenere.

Il colore venuto dallo spazio (2019)

Color Out of Space 2019 movie

Non possiamo certo dire che manchi l’horror con gli alieni del prossimo film, completamente ambientato in una fattoria isolata, abitata dalla solitaria e bizzarra famiglia Gardner.

Il padre Nathan cerca di sostenere la moglie malata Theresa, conduce un’esistenza pacifica e noiosa con i loro figli Lavinia, Benny e Jack.

La tranquillità, tuttavia, viene stravolta da un evento straordinario quando nella valle si schianta un meteorite dal colore impossibile da descrivere.

Immediatamente all’impatto seguono una serie di fenomeni bizzarri e l’acqua del pozzo diventa inquinata, mutando gli animali e le piante in forme inquietanti o addirittura fondendoli assieme, mentre anche i membri della famiglia Gardner iniziano a manifestare comportamenti sempre più strani.

Quella che era una vita idilliaca diventa un incubo vivente e la realtà si deforma attorno a loro isolando la valle in una trappola sotto il controllo del colore alieno.

Alla guida di questa invasione aliena dai toni surreali troviamo Richard Stanley, veterano dei B-movies degli anni ’90 come Hardware – Metallo letale, insolito body horror robotico degno di David Cronenberg.

Stanley si lancia senza paracdute nell’adattamento di uno dei racconti più oscuri di H.P. Lovecraft liberando la follia onirica e divina del grande scrittore direttamente dalla carta stampata fino ai nostri schermi.

Ciò che eleva la tensione ad un livello ancora più alto è la disintegrazione familiare alla Shining, con le interpretazioni di Nicolas Cage e Joely Richardson nei panni dei genitori che si trasformano da vittime a carnefici in questo dramma permeato di elementi soprannaturali.

L’arrivo tardivo ma significativo del personaggio interpretato da Elliot Knight, un poliziotto determinato a fare luce sugli eventi, chiude il cerchio e lascia la storia aperta per un possibile sequel, di cui si intravede il potenziale per una nuova, vibrante saga horror, pronta a tingere ai colori inaspettati dell’universo cinematografico.

The Blackout (2019)

The Blackout 2019 movie

Per gli ultimi due film sugli alieni di oggi, ci spostiamo nella lontana madre Russia, probabilmente non molto popolare oggi a livello politico, ma il cui cinema stava riemergendo anche nelle produzioni piu’ popolari negli ultimi anni.

Come dal titolo, questa storia con un blackout di livello globale che spegne ogni luce sulla faccia della Terra, tranne che a Mosca e in alcune regioni vicine.

Dato che l’incidente ha messo fuori uso ogni contatto col resto del mondo, le autorita’ si preparano al peggio e costruiscono degli avamposti difensivi intorno alla citta’.

Non passa molto tempo prima che qualcuno attacchi questi avamposti, ma il nemico non sono gli alieni o altri sopravvissuti umani: piuttosto branchi impazziti di animali che aggrediscono a vista chiunque senza nessuna logica.

Quando finalmente l’esercito riesce a farsi strada fuori dalla citta’, soccorrono un esemplare degli alieni che stanno invadendo la terra.

Questi visitatori erano gia’ stati qui molti secoli prima, studiando e influenzando la nostra cultura; ma ora intendono occuparlo in quanto il loro pianeta e’ ormai in punto di morte.

Ovviamente, i superstiti umani non sono molto d’accordo con il loro piano e percio’ si scatena una guerra contro un nemico dalla tecnologia avanzatissima e la potente abilita’ di manipolare il pensiero.

Il regista Egor Baranov forgia una lotta di sopravvivenza adrenalica e spettacolare, forse anche troppo in qualche punto, con qualche scena d’azione che magari si prolunga piu’ del necessario.

Dubito che molti riconosceranno i componenti del cast, come la coppia di amici soldati protagonisti e leader della enclave di sopravvissuti, Pëtr Fëdorov e Aleksej Čadov.

Attori molto famosi in patria ma poco esportati a livello internazionale, come purtroppo la maggior parte degli artisti russi, che pagano senza colpe un clima generale di ostilita’ al governo e l’esercito Russo.

Sputnik (2020)

Sputnik 2020 movie

Con l’ultimo film di oggi restiamo in Russia e in argomento alieni, ma torniamo ai lontani anni ’80, durante il teso periodo della Guerra Fredda.

Tutto comincia con la dottoressa Tatiana Yurievna, una giovane psichiatra dai metodi anticonvenzionali, convocata in una base militare isolata per esaminare il caso Konstantin.

Infatti il cosmonauta Konstantin e’ appena tornato dallo spazio come unico sopravvissuto a un incidente sulla sua astronave.

Tuttavia il soldato non e’ tornato a mani vuote, ma porta sulla Terra con sé un segreto sconcertante: un parassita alieno che vive dentro di lui.

Mentre approfondisce la sua analisi, la dottoressa scopre che l’entità estranea esce dal corpo di Konstantin durante il sonno, per nutrirsi e esplorare la cella dove e’ prigioniero.

Mentre Tatiana vorrebbe cercare di capire come il parassita influisce sulla psiche e sul fisico di Konstantin, il comandante colonnello Semiradov vede nel parassita un’opportunità per la potenza militare sovietica.

Ma ovviamente anche l’alieno ha una sua opinione riguardo al suo destino, con dei piani molto diversi sia dai militari che dai medici.

Ancora una volta conosco molto poco il regista, Egor Abramenko, che in questo caso svolge un lavoro ancora migliore puntando maggiormente sul thriller psicologico piuttosto che sul semplice (ma sempre gustoso) action style alla hollywoodiana.

Molto brava e bella la giovane protagonista Oksana Akinshina, unica coscienza libera della base che ci mette poco a passare dalla parte del povero soldato interpretato nuovamente da Pyotr Fyodorov.

Un uomo prigioniero dentro due celle, una dentro l’altra: la stanza dove lo rinchiude l’esercito e il suo stesso corpo, da dove ogni notte fuoriesce l’alieno senza che lui ne abbia neppure memoria.

Infine e’ altrettanto solido il cattivo interpretato con la giusta faccia da Fedor Bondarchuk, ovviamente intenzionato a trasformare in arma qualsiasi cosa gli scienziati dovessero scoprire.

Spero davvero che vorrete dare una possibilita’ a questo e tutti gli altri movies della lista di oggi, per scoprire che dallo spazio non arrivano seguiti e spin-off dei vari Predator e Alien. Se poi non ne avete mai abbastanza e volete altri consigli di cinema, vi suggerisco di fare un salto sul mio sito personale:

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Fabio Emme
Fabio Emme
Amante del buon cinema, grande arte che ha sempre fatto parte della mia vita, plasmando il mio modo di essere e vedere il mondo negli anni e aiutandomi a formare la mia cultura. Da quando ho memoria ho sempre letto, scritto e parlato di film e spero vivamente con i miei articoli di aiutare altri a fare altrettanto. Hobby? ...Il cinema, naturalmente!