L’invasione vintage degli Alieni anni 90

Per una bella introduzione da post-boomer nato negli anni 70, potrei dire che oggigiorno non c’e’ piu’ la fantascienza di una volta e i nostri bei alieni anni 90.

Dove infatti prima non arrivavamo con gli effetti speciali digitali, sopperivamo ampiamente con una maggiore fantasia, inventiva e mestiere cinematografico.

Ma non e’ poi neanche del tutto vero, visto che anche negli ultimi anni ci sono stati ottimi alieni nei cinema come il bellissimo Arrival di Denis Villeneuve.

Oppure ancora per ricollegarci a un grande classico degli anni 80, abbiamo avuto due ottimi sequel con Predators del 2010 e ancora meglio il divertentissimo The Predator del 2018 di Shane Black.

Due film che, e’ innegabile, da un lato vogliono solo incassare sfruttando l’effetto nostalgia.

Ma non solo, visto che probabilmente, ritornando a quel modo di fare cinema, abbiamo avuto due film finalmente piu’ giocosi che non si prendono maledettamente sul serio.

Quindi possiamo concludere che sta tutto qui il segreto?

Non saprei esattamente, quindi cerchiamo parlare, per esempio, di tre alieni anni 90 forse oggi non molto conosciuti dai piu’ giovani.

Tre film che non avevano grandi mezzi a disposizione e quindi, per forza di cose, hanno costretto i loro registi e sceneggiatori a spremersi le meningi cercando di fare qualcosa di diverso e originale.

Per una volta percio, lasciamo perdere il gap generazionale e abbracciamoci sotto quest’arte senza eta’ dalla fantascienza anni 20 di Fritz Lang e il suo Metropolis fino ai moderni e colorati film degli Avengers.

1- Arma non convenzionale (1990)

Alieno dai capelli lunghi e biondi

Una banda di spacciatori scopre un poliziotto sotto copertura durante uno scambio di droga. Immediatamente lo uccidono mentre il suo collega è bloccato all’esterno, impegnato a sventare una piccola rapina.

Quando finalmente riesce ad arrivare, il poliziotto attonito si trova davanti un massacro incomprensibile.

Infatti, nei pochi minuti che ha perso per entrare nell’edificio, un killer ignoto ha tagliato la gola a tutti i criminali e ed e’ sparito nel nulla.

Il poliziotto inizia cosi’ a indagare, affiancato per la straordinaria occasione da un giovane collega dell’FBI.

Quando i due trovano un arma dalla tecnologia sconosciuta sulla scena del crimine, iniziano a sospettare che tutta la storia nasconda qualcosa di molto diverso dalle solite guerre tra bande.

Loro ancora non sanno che che un alieno dall’aspetto umanoide è appena atterrato nella loro città.

L’essere sta uccidendo persone a caso per poi succhiare endorfine dal loro cervello e produrre un potentissimo tipo di droga.

I due poliziotti e l’alieno, inevitabilmente, finiranno in rotta di collisione.

Lasciati soli e ostracizzati da tutti, dovranno affrontare l’essere dotato di forza eccezionale e armi avanzatissime, senza l’aiuto della polizia o dell’FBI.

Negli anni 90 gli alieni li spiezzavamo in due

Arma non convenzionale è un gustoso mix di poliziesco, fantascienza e azione, per uno degli alieni piu’ ingiustamente dimenticati degli anni ’90.

Come al solito per questo tipo di polizieschi, la coppia d’azione ha il classico poliziotto ribelle assieme al collega più severo e rispettoso della legge.

L’idea di trasformare il cervello umano in droga è esilarante e abilmente inserita in un contesto di guerra urbana tra spacciatori e poliziotti.

Per il ruolo principale di poliziotto duro e puro abbiamo Dolph Lundgren, reduce della notorietà di Ivan Drago e il suo iconico Io ti spiezzo in due in Rocky IV alcuni anni prima.

L’attore se la cava bene, riuscendo simpatico e un protagonista non troppo esageratamente imbattibile.

Soprattutto, è molto atletico ed elegante nelle numerose scene d’azione, dove mette in mostra le sue abilità nelle arti marziali.

Brian Benben è invece la classica spalla simpatica dell’eroe muscoloso, un agente dell’FBI ligio al regolamento che fa rapporto al suo capo ogni 10 minuti.

Ma quando i federali gli voltano le spalle chiedendogli di tradire il collega nel momento del bisogno, anche lui tira fuori le palle e si lancia senza paura nella lotta finale contro l’alieno.

Infine, Matthias Hues e’ lo spacciatore extraterrestre, effettivamente un ruolo che non lascia molto spazio alla sua abilita’ recitativa.

Infatti non ha praticamente altre battute oltre al suo iconico Io vengo in pace, ironicamente ripetuto prima di massacrare senza pieta’ i suoi avversari.

Tuttavia, l’attore ha il look e la stazza giusta per adempiere con onore al suo ruolo di cattivissimo.

Inoltre e’ dotato di un ottimo arsenale alieno, tra cui un affilatissimo disco, simile a un cd, che si guida automaticamente in cerca delle sue vittime.

Quanto sono bravi gli ex-stuntman come registi d’azione?

Craig R. Baxley conferma tutto il suo talento nel realizzare film d’azione originali e di grande intrattenimento per il pubblico.

Il regista si e’ fatto le ossa come seconda unità e coordinatore degli stunt in film come Predator o I guerrieri della notte, proprio come i due eccellenti registi di John Wick, Chad Stahelski e David Leitch.

Un uomo che ha imparato con umiltà, partendo dal basso e lavorando sotto traccia nella manovalanza del cinema.

Iniziando alla regia di alcuni episodi dell’A-Team, giustamente e’ arrivato infine a trovare una produzione per i suoi propri film.

Per quanto mi riguarda, Arma non convenzionale è un classico assoluto della mia generazione, anche se oggi forse sconosciuto ai nuovi amanti dei film action e di fantascienza.

2- Sfera (1998)

2 uomini, una donna e un habitat sottomarino

Un gruppo di scienziati viene convocato d’urgenza e trasportato nel bel mezzo dell’oceano.

La zona è interamente presidiata da navi da guerra americane, anche se in superficie la situazione sembra apparentemente tranquilla.

Ma il vero mistero sta molto più in profondità.

Infatti al loro arrivo il Comandante delle operazioni rivela il ritrovamento di un’astronave sconosciuta sul fondo di quello spicchio di oceano.

Il gruppo e’ composto da tre uomini e una donna, un’élite scelta per le diverse capacità scientifiche che dovra’ stabilire il primo contatto con quella che potrebbe essere una civiltà aliena.

Sotto gli ordini del Comandante, si stabiliranno in un habitat sottomarino vicino al sito dello schianto e poi proveranno a entrare nell’astronave per cercare di spiegarne i suoi misteri.

Ma al suo interno, gli scienziati troveranno una sfera dalle origini ignote, raccolta durante il lungo viaggio del veicolo interplanetario.

L’oggetto sembra avere una volonta propria e si rivelera’ poi in grado di sbloccare alcune facolta nascoste della mente umana, donando poteri prodigiosi a chiunque sia in grado di aprirla.

A me il potere!

Sfera è un affascinante film di fantascienza a tinte horror, dove il contatto con questi alieni anni 90 avviene sempre in modo indiretto.

Attraverso lo sferico artefatto extraterrestre gli esseri umani acquisiscono abilità incredibili, solo per scoprire in seguito di non essere in grado di gestire tanto potere.

Il quartetto di scienziati e’ interpretato da un cast semplicemente superlativo.

Su tutti il solito ineffabile Dustin Hoffman, severo ma anche divertente come psicologo di gruppo della comitiva di benvenuto agli alieni.

All’inizio il suo ruolo sembra quasi inutile, ma diventera’ poi fondamentale per sedare le lotte interne e avviare i primi contatti con la misteriosa entita’ che lancera’ continuamente messaggi sui loro monitor.

Sharon Stone è la biologa, una donna emotivamente e psicologicamente fragile, anche se fisicamente forte ed estremamente determinata nell’imporre le sue ragioni.

Samuel L. Jackson è il geniale matematico tanto saggio quanto arrogante e irritante verso i suoi compagni.

In realta pero’, molte volte è proprio lui il primo ad avere l’intuizione giusta per risolvere i problemi più impegnativi.

Al suo fianco c’è il giovane scienziato in cerca di gloria interpretato da Liev Schreiber, invece il perenne ottimista al punto da diventare fastidioso.

L’esuberante ragazzo è sempre tenace e testardo nel continuare la sua ricerca anche quando gli altri vorrebbero abbandonarla e i militari stanno ormai preparando l’evacuazione.

Infine, il sempre eccellente Peter Coyote e’ l’infido Comandante delle operazioni militari.

Assolutamente disinteressato alle scoperte scientifiche e alla gloria, l’uomo vuole solo trovare nuove armi e tecnologie da aggiungere al suo arsenale.

Barry Levinson dirige qui probabilmente il pezzo forte della sua filmografia.

Inizialmente scambiato come uno dei tanti film di invasione aliena degli anni 90, la storia e’ in realta’ molto più profonda e complicata di quanto sembri.

Fantascienza d’autore dalla carta stampata al cinema

La base di partenza del libro di Michael Crichton e’ fantastica e esplicitamente ispirata ai capolavori letterari di Jules Verne.

Una delle piu’ grandi minacce sara’ infatti un temibile mostro marino, proveniente direttamente da Ventimila leghe sotto i mari.

Sfera è stato un flop internazionale, incassando molto meno dei suoi costi di produzione. Tuttavia, è un film che consiglio sempre con grande piacere.

Per quanto mi riguarda infatti rimane una piccola perla per tutti gli amanti della fantascienza vecchio stile.

Un immersione (letteralmente) in un mondo fantastico pieno di idee intelligenti, filosofia e fantasia scritta da un grande autore e interpretata a meraviglia da attori fenomenali.

3- L’alieno (1987)

Un viso meta' umano e meta' alieno

Los Angeles e’ sotto attacco da un ondata improvvisa di crimini e atti di violenza.

Alcuni comuni cittadini, fino a poco prima onesti e pacifici, diventano feroci criminali uccidendo e rubando senza logica per le strade della citta’.

Il detective che indaga sul caso si unisce a un silenzioso agente dell’FBI, che sui delitti sembra saperne più di quanto voglia raccontare.

Quando i due affrontano un altro cittadino impazzito, scoprono che il responsabile di tutti i recenti crimini e’ un alieno.

L’essere infatti passa da una persona all’altra entrando nei corpi come un parassita e usandoli per soddisfare i suoi desideri e capricci.

I due poliziotti diventano allora l’unica speranza di fermare l’alieno, che uccide chiunque lo infastidisca o osi anche solo mettersi sulla sua strada.

Vivere e morire per un alieno a Los Angeles

L’alieno è una caccia all’uomo del terzo tipo dal grande ritmo action e affascinanti sfumature horror e sci-fi.

L’invasore non ha ideali superiori da perseguire ne’ brama di conquistare il pianeta, ma vuole soltanto indulgere nel puro piacere sterminando senza pietà chiunque cerchi di impedirglielo.

Michael Nouri è il classico sbirro tosto e tenacemente determinato a non mollare, pur non riuscendo inizialmente a capacitarsi della situazione.

Anche dopo aver sbattuto il muso con la realta’, resta estremamente scettico, fino pero’ a doversi arrendere di fronte all’evidenza straordinaria degli eventi.

Kyle MacLachlan e’ il giovane agente dalla faccia pulita e i modi educati che arriva in città nel bel mezzo di questo casino.

Unendosi immediatamente al detective nella caccia all’uomo, però, non osera’ dirgli subito la verità riguardo la vera natura della sua ossesione.

In effetti, anche lui e’ un alieno, nemico giurato dell’invasore che semina terrore e panico nella città.

I due hanno una faccenda in sospeso da anni, dopo una caccia interstellare nei vari pianeti dove l’essere malvagio si ferma causando ogni volta guai a non finire.

Per gli alieni anni 90 la voglia di stupire era tanta!

Jack Sholder realizza il miglior titolo della sua filmografia, immediatamente diventato un cult tra gli appassionati di fantascienza di tutto il mondo.

Il film viaggia a un passo incredibile fin dall’esaltante inseguimento iniziale, combinando abilmente l’elemento extraterrestre a una buona introspezione psicologica dei vari personaggi.

Anche se inizialmente possono apparire stereotipati, in realtà ogni piccolo ruolo ha una profondità nascosta che arricchisce ulteriormente una storia gia’ ricca di ottimi spunti.

L’alieno è uno di quei film probabilmente snobbato da coloro che inseguono solo film vincitori di Oscar e Palme d’Oro assortite.

Ma nonostante la puzza sotto al naso di taluni, e’ riuscito comunque a creare una fedele schiera di appassionati di alieni nel corso dei decenni dagli anni 90 a oggi.

Personalmente lo trovo uno dei miei film preferiti di fantascienza e l’ho guardato più volte su VHS, DVD o anche nei suoi numerosi passaggi in televisione.

Posso solo sperare che un pubblico illuminato dara’ ancora a questi alieni anni 90 una possibilità di stupire e meravigliare. Non ve ne pentirete.

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Fabio Emme
Fabio Emme
Amante del buon cinema, grande arte che ha sempre fatto parte della mia vita, plasmando il mio modo di essere e vedere il mondo negli anni e aiutandomi a formare la mia cultura. Da quando ho memoria ho sempre letto, scritto e parlato di film e spero vivamente con i miei articoli di aiutare altri a fare altrettanto. Hobby? ...Il cinema, naturalmente!