Bernard Cornwell, La conquista di Parigi. Il ritorno di Richard Sharpe

Eroe, outsider, canaglia. Richard Sharpe, l’unico uomo che vorresti sempre avere dalla tua parte, è tornato. La Conquista di Parigi, edizioni Longanesi, è un nuovo anello nella saga dedicata alle guerre napoleoniche. Bernard Cornwell, maestro del romanzo storico inglese, offre ai suoi lettori un libro attento, come di consueto, alla ricostruzione di fatti storici realmente accaduti. Un nuovo capitolo che va ad arricchire un’ epopea diventata best seller con oltre venti milioni di copie vendute. Nel 1993 la BBC, infatti, ha dato il via ad una serie di film basati sui romanzi del ciclo di Sharpe, con l’attore Sean Bean nel ruolo del protagonista.

Una delle gioie della narrativa storica è che porta le persone a leggere la storia reale” afferma Cornwell. Infatti riesce ad appassionare così tanto i lettori alla storia che molti lamentano un “buco” temporale nelle traduzioni italiane relative alla saga di Sharpe tra il libro l’Ultimo baluardo e La conquista di Parigi. Romanzi che esistono nella versione originale in lingua Inglese ma che purtroppo non sono stati tradotti in Italiano.

copertina del libro di Bernard Cornwell

Uno stralcio dell’inizio

Richard Sharpe, questo era il nome dell’ufficiale, tolse un pezzetto di terra dalla giubba verde di Hagman che era stata lavata e rammendata da una delle donne al seguito del battaglione. Sharpe aveva sciacquato la faccia di Hagman, ma niente avrebbe potuto far sparire le piccole bruciature sulla guancia destra, tutte causate dalle ripetute esplosioni della polvere da sparo nello scodellino del fucile. «Dovremmo recitare una preghiera», disse.

«Se solo riuscissimo a scavare una fossa abbastanza profonda», grugnì Harper.

«Puoi recitarla tu. Non sei cattolico?»
[...]
Sharpe aveva fatto una croce servendosi di pezzi di legno staccati da un carro e aveva usato una baionetta arroventata per incidere il nome DAN HAGMAN sul braccio della croce, aggiungendovi poi FUCILIERE. Inarcò la schiena e si stirò per alleviare il dolore ai muscoli, contemplando la piana in cui era stata combattuta la battaglia e dove si vedevano dappertutto cadaveri di soldati e cavalli morti, mentre i campi di grano apparivano completamente bruciati dal fuoco dell’artiglieria. «Dio, che fetore!» esclamò Sharpe, accennando a un fuoco più vivo, alimentato dalla legna tagliata nel bosco alle spalle di Hougoumont. Alcuni uomini vi stavano gettando i cadaveri dei francesi; i caduti inglesi venivano seppelliti, ma i nemici avrebbero trovato tra le fiamme la strada verso l’eternità. Sharpe lasciò cadere la croce di legno e raccolse il badile.

Bernard Cornwell , la trama de La conquista di Parigi

Dopo la sconfitta di Napoleone a Waterloo, la guerra non è ancora finita. Un nuovo nemico attende: un gruppo di fanatici rivoluzionari francesi. È l’ora più buia per la Francia. Ma l’Inghilterra ha la sua miglior arma: eroe, outsider, canaglia, il tenente colonnello Sharpe è un uomo con una certa reputazione. Nato da una prostituta e da un cliente occasionale del bordello, cresciuto nei bassifondi, si è arruolato nell’esercito ventuno anni fa e da allora quella è la sua casa. Soldato irrispettoso, capace di guadagnarsi ogni giorno qualche fustigata le cui cicatrici ancora solcano la sua schiena. È una mina vagante, ma i suoi metodi non convenzionali lo rendono un’arma preziosa. La sua scaltrezza, l’audacia e l’intelligenza fuori dal comune permettono a Richard Sharpe di rinascere e scalare i ranghi militari fino al ruolo di colonnello il cui nome è già leggenda

Così, quando, dopo la battaglia di Waterloo, il Duca di Wellington, a capo dell’esercito inglese, ha bisogno di un favore, si rivolge a Sharpe. Il Duca vede qualcosa di più in quel ragazzo irriverente e impossibile da piegare. Wellington sa che la fine di una guerra è solo l’inizio di un’altra. L’esercito di Napoleone può essere sconfitto, ma un altro nemico attende nell’ombra: un gruppo segreto di rivoluzionari fanatici, noto come La Fraternité, minaccia di ribaltare lo status quo con il sangue. Sharpe viene inviato su un nuovo campo di battaglia: il labirinto delle strade di Parigi, dove i confini tra amici e nemici si confondono. Feroci inseguimenti nelle catacombe, spettacolari scene di combattimento e intrighi attenderanno Sharpe nella ricerca di una spia e di un assassino da sconfiggere a ogni costo.

Bernard Cornwell – foto licenza CC

Bernard Cornwell

Bernard Cornwell è nato a Londra e si è laureato alla London University. Dopo aver lavorato per anni alla BBC, si è dedicato alla narrativa e, oltre alla serie di romanzi avventurosi ottocenteschi incentrati sul personaggio di Sharpe (I fucilieri di SharpeLa sfida della tigreAssalto alla fortezzaL’eroe di TrafalgarSharpe all’attaccoLe aquile di SharpeL’oro di Sharpe e L’ultimo baluardo), ha scritto moderne avventure di mare (Scia di fuoco e Figlia della tempesta). Ha trovato la più fortunata delle sue ispirazioni nelle saghe di avventure medioevali.

Dopo la trilogia di L’arciere del reIl cavaliere nero e La spada e il calice, ha dato vita a un’appassionante epopea ambientata tra l’Inghilterra e i mari del Nord durante il primo Medioevo. L’ultimo reUn cavaliere e il suo reI re del NordIl filo della spadaIl signore della guerraLa morte dei reRe senza DioUn trono in fiammeLa spada dei re e Il destino del guerriero. Alla saga di Excalibur appartengono Il re d’inverno e Il cuore di Derfel, ripubblicati da Longanesi, presso cui sono usciti anche L’arciere di AzincourtL’ultima fortezza e L’eroe di Poitiers. Nel 2015, in occasione dell’anniversario della celebre battaglia, Longanesi ha pubblicato il saggio Waterloo.

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Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".