I boschi del Monviso certificati FSC e PEFC

Uncem affidataria dei boschi del Monviso certificati FSC e PEFC.

Le foreste e i boschi del mondo sono tra i più preziosi e vitali ecosistemi del pianeta, fornendo risorse naturali, habitat per la biodiversità e assorbendo anidride carbonica dall’atmosfera, ma la deforestazione e la gestione non sostenibile delle risorse forestali sono diventate una minaccia crescente per il nostro pianeta. La tutela del patrimonio forestale passa per la gestione oculata del territorio e la tutela da parte delle istituzioni e, nel tempo, è stato fondamentale istituire dei sistemi e delle realtà che possano certificare e riconoscere il lavoro di chi si spende ogni giorno per proteggere e valorizzare questa immensa ricchezza naturale, come l’Uncem, l’Unione delle Comunità Montane, che si distingue proprio per questa grande missione ecologica.

Un impegno che oggi viene riconosciuto attraverso la certificazione FSC e PEFC dei boschi del Monviso.

un gruppo di persone ai bordi di un sentiero di montagna con sullo sfondo le montagne e un cielo azzurro

Cosa sono i certificati FSC e PEFC?

Per affrontare la sfida della tutela del patrimonio boschivo e forestale, sono stati sviluppati due importanti sistemi di certificazione: il Forest Stewardship Council (FSC) e il Programme for the Endorsement of Forest Certification (PEFC). Questi certificati giocano un ruolo cruciale nella promozione della gestione sostenibile delle foreste, proteggendo l’ambiente e garantendo, inoltre, la qualità dei prodotti da legno finiti, in linea con gli standard di sostenibilità.

Forest Stewardship Council (FSC)

Il FSC è un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro che promuove la gestione responsabile delle foreste in tutto il mondo. Il suo obiettivo principale è quello di garantire che le foreste siano gestite in modo da preservare l’ecosistema forestale, proteggere la biodiversità, rispettare i diritti dei lavoratori forestali e delle comunità indigene e garantire che le risorse forestali siano utilizzate in modo sostenibile.

Per ottenere la certificazione FSC, i gestori forestali devono seguire rigorosi standard e pratiche, che vengono valutate da organismi di certificazione indipendenti. Questi standard coprono una vasta gamma di aspetti, tra cui la conservazione dell’habitat naturale, la gestione responsabile delle risorse idriche, il divieto di utilizzo di sostanze chimiche nocive e molto altro. I prodotti che portano l’etichetta FSC sono fabbricati con legno proveniente da foreste certificate secondo gli standard FSC, garantendo ai consumatori che il legno è stato ottenuto da fonti sostenibili.

Programme for the Endorsement of Forest Certification (PEFC)

Il PEFC è un altro importante sistema di certificazione forestale, con un focus su base internazionale. Il PEFC promuove la gestione sostenibile delle foreste attraverso la creazione di standard e l’endorsement (riconoscimento) di sistemi di certificazione forestale nazionali o regionali. Ciò significa che il PEFC lavora in collaborazione con organizzazioni nazionali e regionali per sviluppare standard di gestione forestale sostenibile che rispettino i principi e i criteri del PEFC.

Un importante aspetto del PEFC è la sua enfasi sulla diversità culturale, sociale ed ecologica delle diverse regioni del mondo. Questo sistema di certificazione offre un quadro flessibile per l’adattamento dei requisiti locali e regionali, contribuendo così a coinvolgere una vasta gamma di stakeholders nella promozione della gestione sostenibile delle foreste.

L’importanza dei Certificati FSC e PEFC

L’importanza dei certificati FSC e PEFC è molteplice, va dalla conservazione dell’ecosistema forestale alla biodiversità, passando per il sostegno delle comunità locali e la responsabilità aziendale, senza dimenticare l’attuale e importante tema della riduzione delle emissioni di CO2. Entrambi i sistemi di certificazione mirano a preservare gli ecosistemi forestali, assicurando che le foreste siano gestite in modo da non esaurire risorse come il legno e garantendo la sopravvivenza delle specie selvatiche.

La conservazione della biodiversità è una priorità, poiché le foreste ospitano una vasta gamma di specie animali e vegetali. I certificati FSC e PEFC stabiliscono standard per preservare l’habitat naturale. Entrambi i sistemi riconoscono i diritti delle comunità locali, compresi i lavoratori forestali e le popolazioni indigene, e promuovono la loro partecipazione nella gestione delle risorse forestali.Inoltre, la gestione sostenibile delle foreste contribuisce a catturare anidride carbonica, aiutando così a combattere i cambiamenti climatici.

Infine, la certificazione FSC e PEFC offre ai produttori e ai consumatori un modo per identificare prodotti realizzati con legno proveniente da fonti sostenibili. Ciò incoraggia le aziende a sostenere la gestione responsabile delle risorse forestali.

Prodotti in legno

La conservazione delle risorse naturali, la lotta contro il cambiamento climatico e la protezione della biodiversità diventano parametri fondamentali per sostenere e scegliere prodotti con questi certificati con il duplice obiettivo di assicurare la rintracciabilità dei materiali che provengono da foreste certificate è di partecipare concretamente alla conservazione delle foreste del nostro pianeta.

C’è tutto un complesso produttivo di imprese e artigiani che producono parti elementari necessarie alla realizzazione dei prodotti finiti, dalle tavole di compensato al mobile finito, dalla trave in lamellare al semplice foglio di carta.

boschi  certificati FSC e PEFC e prodotti: nella foto si spiega la catena di produzione dalla foresta all'albero tagliato ai tronchi alla segheria, alla fabbrica e ai prodotti finiti di legno quali sedia, tetto per la casa, foglio di carta pannelli e staccionate

I certificati mirano a creare un mondo in cui le comunità locali beneficiano economicamente dalla gestione delle foreste, senza compromettere la biodiversità e l’ambiente.

Le Green Communities

E’ importante che la responsabilità di questa tutela sia affidata alle stesse comunità che vivono il territorio; lo stesso territorio da cui dipende il loro benessere, la loro qualità di vita e il loro stesso futuro.

E’ importante che queste comunità facciano rete e che i Comuni beneficino della loro attività di monitoraggio. In Italia abbiamo gravi deficenze che vanno dal coinvolgimento della popolazione nazionale alla semplice sensibilizzazione delle problematiche ambientali. Non è da molto che il Governo stesso riconosce l’importanza del sostegno a tutte quelle realtà che da tempo si battono e combattono per tutelare il nostro patrimonio boschivo e forestale. La nascita delle Green Communities in Italia è frutto di un grande lavoro di sinergia e di collaboorazione dei singoli individui, associazioni e attività di volontariato che hanno investito tantissimo nella comunicazione importantissima tra le varie comunità.

A livello nazionale, un anno fa si apriva il bando PNRR per le Strategie d’area delle Green Communities, teorizzate da Uncem dal 2008. E nel 2022 sul bando PNRR sono arrivati, al 16 agosto, 193 progetti. 37 sono stati finanziati con oltre 130 milioni di euro importanti. Ma ne servono altri 300 milioni per dare corpo a tutte le altre 160 occasioni di crescita e sviluppo territoriale”. Dichiarava qualche mese fa Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem. 

Sono valli intere che lavorano, Comuni insieme, con imprese, scuole, università, centri di ricerca. Ne abbiamo parlato nei recenti incontri in Campania e in Calabria, portando al centro la sfida del cambiamento, che vede certamente Governo, Parlamento, Regioni insieme con gli Enti locali montani. In dialogo, alla base di ogni progettualità“.

UNCEM. Un uomo tiene in mano il certificato FSC  sullo sfondo il monte Monviso

I boschi del Monviso e la certificazione FSC e PEFC

Che i boschi all’ombra del Monviso, in Valle Po, da qualche ora siano ufficialmente certificati FSC e PEFC, standard internazionali di sostenibilità, non è solo una notizia che riguarda boscaioli, segherie e filiere forestali. Riguarda la valle e ci dice come quel territorio affronta la crisi climatica, il neopopolamento, le transizioni ecologiche. La certificazione sta a tutti gli effetti nel Codice forestale nazionale come nella Laudate Deum del Papa. È questo. Con lungimiranza e visione. Ma anche con managerialità, visto che la certificazione, la pianificazione e la programmazione di impegno e utilizzo di quelle superfici forestali sono stati curati e affidata a professionisti da parte dell’Unione montana.

L’Unione è questo.

Fondamentale per stare nel futuro. Grave che alcuni Comuni se ne vogliano andare, che abbandonino il campo. Scelgono la solitudine. Senza accorgersi di quanto le Unioni montane, con managerialità, siano strategiche anche per accompagnare i Sindaci nel superamento dei municipalismi gravi e inutili che interessano la montagna. I campanili, anche per boschi e pianificazione forestale, sono il passato. L’unità e le sinergie, il lavoro in Unione per la montagna, è già presente e futuro”.

Lo afferma Marco Bussone.

La transizione è possibile, ma solo se i comuni lavorano insieme. La sinergia tra istituzioni e territorio è vitale per il successo di ogni piccola o grande impresa volta a migliorare la qualità del territorio e dei servizi.

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Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”