CabShow, risate assicurate venerdì al Cab 41!

Il “Cabshow” è lo spettacolo comico del Cab 41 all’interno del quale si esibiscono i migliori artisti torinesi con i loro sketch più divertenti. Entrate a schiaffo, gag esilaranti, personaggi improbabili. Insomma tutto ciò a cui il Cab ci ha abituato da lungo tempo.

Il cabshow

Da ormai 25 anni il Cab41 è il punto di riferimento della comicità aTorino. Da qui sono partiti molti comici che ora ritroviamo nelle più famose trasmissioni tevisive. Il CabShow non è nient’altro che lo stile Cab in un format ricco e divertente. Insomma troviamo la forma più pura di Cabaret. Quella che viene associata alla recitazione comica, per cui “cabarettista” è diventato sinonimo di attore comico che si esibisce in locali.

I protagonisti

Se cercate uno spettacolo vario, divertente e mai monotono allora non dovete perdervi il CabShow. Un momento in cui il pubblico viene coinvolto e riscaldato da variazioni improvvise. Battute che si susseguono una all’altra. Un mini spettacolo comico con la verve di Massimo De Rosa, Cristiana Maffucci, Davide D’Urso e Giancarlo Aiosa

Info e costi

Date al Cab 41, Venerdì 11 e Sabato 26 Ottobre, Venerdì 15 e 16 Novembre, Venerdì 11 Dicembre ore 21,45. Ingresso con consumazione: Intero € 17,00 Under 16, over 65 e Cab card € 15,00

Nell' immagine tutti i protagonisti dello show. Uomini e donne, con occhiali, elmetto giallo in testa, vestiti con colori molto appariscenti quali rosso e giallo
Alfonso Milano
Alfonso Milano
Dice di se: Il nostro primo innamoramento sconvolgerà definitivamente la nostra esistenza. Questo impulso inarrestabile in grado di coinvolgere tutte queste emozioni e sentimenti, credo meriti una maggiore considerazione da parte nostra. Io ricordo perfettamente la prima volta che mi sono innamorato: avevo quindici anni ed ero seduto su una poltrona del teatro Leonardo di via Ampère a Milano. Quella sera i miei sensi sono stati testimoni della loro rinascita, come se fossero stati solo parzialmente utilizzati fino a quel momento. La vista era inebriata da quelle magnifiche scenografie, l'udito rapito dalla voce di Puck, il tatto accarezzava il legno della poltrona, il gusto assaporava la paura scatenata dalle parole di Oberon, l'olfatto percepiva l'odore del sudore degli attori. "Sogno di una notte di mezza estate" non aveva semplicemente suscitato in me la mia prima catarsi, bensì un sentimento più nobile, era amore puro. Da allora non ho più abbandonato il teatro e anche adesso che ho 34 anni, le sensazioni che provo ogni volta che il sipario si apre dinanzi ai miei occhi sono le medesime. Adoro interrogarmi continuamente durante una rappresentazione teatrale o cinematografica: cerco di carpire il percorso che hanno svolto gli attori e il regista con lo studio del personaggio, mi nutro di dettagli in modo da poter recepire ancor meglio il messaggio dell'opera. Perché diciamolo a gran voce: "il primo amore non si scorda mai!". Spero solo non sia gelosa mia moglie.