Disabilità e diritti: approvato l’AccesibleEU Centre

Il Parlamento europeo riunitosi in plenaria a Strasburgo ha votato favorevolmente il testo sulla realizzazione del Centro AccesibleEU, nell’ambito della strategia per i diritti delle persone con disabilità.

Negli ultimi anni, l’UE ha approvato numerose leggi e norme tecniche che istituiscono un nuovo ecosistema per l’accessibilità. Ne è un esempio la legge europea sull’accessibilità, la direttiva sull’accessibilità del Web, le direttive sui servizi di media audiovisivi e sulle comunicazioni elettroniche. Da non dimenticare, le specifiche tecniche per le stazioni ferroviarie e i veicoli. Inoltre, nell’allocazione dei fondi dell’UE e negli appalti pubblici, era tempo di prendere in considerazione i requisiti di accessibilità.

Cos’è l’ AccesibleEU

ll 4 ottobre, il Parlamento europeo ha discusso e approvato il rapporto con la quasi unanimità dei votanti: 611 voti su 623 elettori.

Il Centro dell’UE accessibile sarà fondamentale per promuovere i diritti delle persone con disabilità.

Le richieste presentate riguardavano risorse e sostegni sufficienti per solidi centri nazionali di accessibilità e l’attuazione della legislazione sull’accessibilità in tutti i paesi dell’UE. Nello specifico. i punti evidenziati durante il dibattito sono stati molteplici. Dalla necessità di ingenti risorse finanziarie e umane da destinare al Centro, al coinvolgimento delle persone con disabilità nel lavoro del Centro, passando per la creazione di hub nazionali per l’accessibilità.

La presidente dell’Intergruppo sulla disabilità Silvana González e l’eurodeputata Miller hanno sottolineato la necessità di una futura Agenzia dell’UE per l’accessibilità.

A cosa servirà?

AccesibleEU dovrà fornire linee guida chiare alle autorità e armonizzare le politiche e le “velocità di attuazione” degli Stati membri. Avrà il compito di organizzare programmi di formazione orizzontale per aumentare le competenze in materia di accessibilità. Allo stesso tempo si impegnerà a rafforzare il coordinamento e la cooperazione tra tutti gli attori.

Quindi, AccessibleEu avrà in primis, il compito di supportare le istituzioni e i paesi dell’UE nell’attuazione della legislazione esistente e nello sviluppo di nuove normative e orientamenti. Sarà punto di riferimento per lo sviluppo e la ricerca, puntando ad aumentare l’occupazione delle persone con disabilità, che passa anche attraverso la creazione di programmi di istruzione superiore e formazione professionale relativi all’accessibilità. Infine, sarà un faro e allo stesso tempo una sicurezza, per garantire un aumento del numero e della qualità, oltre a monitorare e garantire che le organizzazioni di definizione degli standard coinvolgano le persone con disabilità su un piano di parità con gli altri.

AccesibleEU - nella foto un ragazzo disabile seduto si sta facendo attaccare un arto artificiale da un altro ragazzo. Sullo sfondo due ragazzi seduti ad un tavolo con un computer

 L’intervento dell’Italia

L’ eurodeputato Salvatore de Meo , membro dell’Intergruppo Disabilità, è intervenuto a nome del gruppo PPE affermando che il Centro UE accessibile è necessario e deve essere integrato dal coordinamento tra gli Stati membri dell’UE. Ha sottolineato l’aumento dell’occupazione delle persone con disabilità.

La creazione del Centro – dichiara l’On. Salvatore De Meosi è resa necessaria per supportare la Commissione nel monitoraggio ed implementazione della strategia per i diritti delle persone con disabilità, ma anche per supportare e coordinare tutti gli Stati membri in cui, purtroppo, si registrano molte differenze e ritardi nell’attuazione delle varie direttive europee in materia di disabilità.

AccesibleEU propone principalmente la promozione di una reale cultura delle pari opportunità e della piena partecipazione delle persone disabili in tutti gli ambiti della vita quotidiana. Sono soddisfatto che sia stata sottolineata l’importanza di aumentare i livelli occupazionali delle persone con disabilità tramite l’utilizzo delle nuove tecnologie e la necessaria cooperazione, non solo con le organizzazioni non governative, ma anche e soprattutto con il mondo delle imprese che va sensibilizzato a prendere atto delle grandi potenzialità derivanti dall’impiego di persone diversamente abili, oggi spesso escluse anche a causa di pregiudizi ormai smentiti dalle tante storie lavorative di successo delle stesse.

Una pari opportunità

In questo contesto – dichiara ancora l’On. De Meo – è importante il ruolo degli Enti locali sia nella fase di analisi del fabbisogno dei territori sia nella fase di attuazione delle politiche sociali. Sono convinto che questo Centro, costituito non solo da esperti, ma anche da rappresentanti con diversa abilità – conclude il parlamentare europeo – sarà lo strumento operativo con cui la Commissione e i singoli Stati, con approccio coordinato e armonizzato, potranno dare concretamente a tutte le persone con disabilità e alle loro famiglie, concrete condizioni di accessibilità e partecipazione alla vita reale, con la rimozione di ogni forma di ostacolo fisico e culturale“.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”