Il Museo dell’Impossibile in onda su Italia1 a Freedom di Roberto Giacobbo

Christian Alpini si racconta e ci accompagna in un incredibile tour virtuale all’interno del Museo dell’Impossibile

Su Italia 1 va in onda Freedom – Oltre il Confine, il programma di Roberto Giacobbo che ci porta in viaggio nel tempo e nella storia. Una delle trasmissioni più belle del palinsesto televisivo in genere, sia per la professionalità di Giacobbo, sia per la tecnologia utilizzata per le riprese e i servizi e, soprattutto, per l’originalità dei contenuti. Grazie proprio a questa trasmissione, molti sono venuti a conoscenza dell’esistenza del Museo dell’impossibile.

Ogni settimana, all’interno del programma, per circa un quarto d’ora, Roberto Giacobbo ci svela i segreti di alcuni oggetti molto particolari, fantastici e misteriosi.

Potevamo noi di Zetatielle Magazine non andare ad intervistare per voi lettori, direttamente il proprietario di questa straordinaria collezione? E potevamo no offrirvi anche un tour virtuale all’interno del museo?

Il Museo dell’Impossibile

Esite in Italia un luogo particolare, dove la storia prende un sapore particolare, mistico e misterioso. Un luogo dove oggetti particolari sono stati raccolti e messi insieme per raccontare una storia incredibile, al confine tra realtà e leggenda. E’ il Museo dell’Impossibile, si trova a Bagni di Lucca e contiene oggetti misteriosi e fantastici. Oggetti che sono fuori dallo spazio e dal tempo, oggetti che racchiudono in se mistero, magia e meraviglia, per la loro unicità. Pensate, qui è custodita la mummia di una fata dei dentini!

L’idea di un Museo dell’Impossibile è di un bimbo non ancora tredicenne. Si chiama Christian Alpini, è un bambino molto intelligente e curioso che si rende ben presto conto che al di là della realtà, e della storia, esistono mondi dove la linea tra la verità e la leggenda si confondono. Dove il mistero e l’impossibile sfiorano il razionale e il possibile e che nei miti e nelle leggende c’è sempre un fondo di verità, come nella verità c’è sempre un fondo di magìa e mistero. Christian è affascinato da tutto ciò che inspiegabile e comincia a collezionare oggetti cercando intorno a se, in Toscana.

Ma quel bimbo cresce, oggi è un uomo e la sua passione è diventato il suo mondo. Oggi vanta una delle più grandi collezioni private di oggetti “particolari” ed unici in Europa. 

Ma come può un bimbo pensare a realizzare una collezione del genere? Tutto ebbe inizio con Icaro De Benedettis…

Il sogno di Icaro

Christian Alpini, poco più che adolescente, si imbatte nella storia di Icaro De Benedettis, un uomo nato nel 1899, il cui destino era già stato deciso dal padre. Icaro dovrà diventare un medico famoso. Ma Icaro, man mano che studia la scienza scopre delle inesattezze, dei fenomeni che vanno al di là della materia. Sono gli anni in cui anche Einstein comincia a esplorare il mondo quantistico e la scienza tradizionale è avversa a nuove teorie. Icaro, ovviamente, viene denigrato dal mondo scientifico e questo è motivo di disonore per il padre.

E’ così che un bel giorno sparisce e nessuno saprà più niente di lui, fino al ritrovamento della sua imbarcazione nel 2006. Sul natante non c’è traccia del corpo di De Benedettis, ma viene ritrovato un diario, su cui Icaro aveva annotato tutti suoi viaggi e gli oggetti fantastici che aveva raccolto. Il diario si interrope nell’anno 2000, per cui si presume che sia l’anno della morte di Icaro. Avrebbe avuto 101 anni.

Icaro è esistito davvero o è anche la sua vita è una leggenda?

La storia di Icaro è la svolta nella vita di Christian. E’ lo stimolo giusto per trasformare una passione in uno scopo di vita e questa avventura si chiama Museo Dell’Impossibile.

Ma cosa contiene, di fatto, questo misterioso museo?

Tour Virtuale al Museo dell’Impossibile

Come preannunciato, non potevamo non contattare il proprietario di questa straordinaria collezione e soddisfare un pò di curiosità. Qual è il primo oggetto collezionato? Come è nata questa passione? Qual è l’oggetto più strano della mostra, ma soprattutto, non potevamo non chiedere a Christian Alpini di farci fare un tour virtuale del suo museo, in attesa di poterlo visitare fisicamente.

Cosa ci ha detto? Cosa abbiamo visto?

Scopritelo in questa video intervista.

Oggetti Fantastici

Non era inusuale, nei secoli scorsi, già dal 1500, fino al Settecento, prima che l’Egitto e i suoi tesori catturassero l’attenzione dei collezionisti, per chi era ricco o benestante, riunire amici e parenti per mostrare le collezioni di oggetti più strani. Era un modo per accrescere il prestigio del proprio nome e per avere ammirazione dall’elite dell’epoca.

Erano oggetti molto ambiti e più erano strani, più erano misteriosi, e più avevano valore.

Pensate, poter esibire nel vostro salotto ai vostri amici la prova dell’esistenza dei licantropi o delle sirene. Le favole e le fiabe sono piene di gnomi, fate e draghi e pensate che meraviglia doveva essere per la società del Settecento trovarsi davanti a uno scheletro di una di queste creature magiche.

Ovviamente, erano degli artefatti, molto ben realizzati, ma erano dei falsi. Eppure, questi oggetti erano molto diffusi ed erano venduti a caro prezzo a collezionisti e amatori. Molto spesso ingannavano anche gli stessi scienziati e naturalisti, per la loro straordinaria perfezione. E’ il caso dello scheletro della sirena delle Fiji. Costituito per metà da uno scheletro di pesce e dal teschio di una scimmia, per anni ha davvero convinto tutti che fosse davvero lo scheletro di una sirena. Questo oggetto diventò molto famoso poichè era parte delle attrazioni del grande circo Barnum, noto proprio per portare in giro per il mondo oggetti, animali e persone particolari, come la donnna barbuta.

Eppure erano conservati, catalogati e classificati in teche, scrigni e scatole di legno, con la stessa cura che si riserva ad una vera reliquia.

E poi, molto ricercati, c’ erano gli oggetti magici.

Christian Alpini del museo dell'impossibile, nella foto, una sala del museo con tanti oggetti strani tra cui uno scheletro seduto su una sedia in mezzo alla stanza

Oggetti magici

Nel reparto Artefatti di varia natura con presunti poteri particolari, si trovano oggetti a cui sono attribuiti poteri magici e particolari proprietà.

Chiediamo a Christian di raccontarci la storia di qualche oggetto e così scopriamo che esiste la Pietra di “HU”.

E’ il più “magico” in assoluto. Il suo nome lo deve al luogo in cui è stata ritrovata da Marco Polo in uno dei suoi viaggi in Oriente Sembra granito o marmo, ma non lo è. E’ fatta di un materiale che non esiste sul nostro pianeta e sembra avere proprietà particolari.

Pare sia stata ritrovata nella scarpa di Marco Polo alla sua morte. Ricompare poi nella bocca di Napoleone, sempre al momento del suo decesso, nell’anello indossato da Lucrezia Borgia, nel vestito di George Washington, di Stalin, di Einstein e di Churcill. Tutte le volte, nel momento della loro morte.

La pietra dà fama, o causa la morte a chi la possiede?

E ancora, una scatola sigillata con la cera che contiene uno spirito malvagio, quattro chiodi della bara di un esorcista, che non devono mai essere riuniti agli altri otto serviti a sigillare il suo corpo e una bamobla che si sposta da dove la metti.

Oggetti Esoterici

Questi vanno custodini rigorosamente nella sala rossa del Museo.

Si tratta di oggetti con poteri soprannaturali, alcuni, maledetti, altri divini. Ecco che nella sala rossa del museo troviamo Il fantasma della Bambina del quadro misterioso o La Reliquia di padre Constant De Pedrosa.

Ma l’oggetto più interessante è sicuramente Il Necronomicon, il libro dei morti. E’ esposto nella “Sala Obscura” del Museo dell’Impossibile ed è descritto anche da H.P.Lovecraft nei suoi racconti, fonte di ispirazione per numerosi film.

Insomma, una imponente collezione che lascia a bocca aperta.

Il Museo dell’impossibile è a Bagni di Lucca, in Villa Webb ed è visitabile 24 ore su 24. Basta prenotare contattando Christian Alpini su Messanger!

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”