Ermal Meta e la sua umanità al 71° Festival di Sanremo

Riparte da Sanremo, proprio dal palco che l’ha fatto conoscere ai più. Ermal Meta sarà in gara al 71° Festival di Sanremo con la canzone “Un milione di cose da dirti”.

La carriera da autore

Per il cantautore il palco dell’Ariston arriva prima come autore. Nel 2013 Annalisa presenta due canzoni, “Scintille” e “Non so ballare”, quest’ultima scritta da Meta. La carriera da autore, dopo la prima esperienza come cantante nella band La Fame di Camilla, prosegue: Ermal Meta scrive per tanti big della musica italiana, tra cui Marco Mengoni, Emma Marrone, Chiara Galliazzo.

È proprio quest’ultima a riportare Meta sul palco dell’Ariston con “Straordinario”, in gara a Sanremo 2015. Canzone che lui porta spesso live ai suoi concerti, come all’ultimo tour nel 2019 ad Assago.

“Straordinario” live ad Assago

A Sanremo da cantante

Un anno dopo è il suo momento. Ermal Meta debutta come cantautore con “Odio le favole”, il suo primo singolo pubblicato a novembre 2015 e presentato in gara a Sanremo Giovani tra le Nuove proposte del 2016.

Da lì è tutto in ascesa. Nel 2017 torna a Sanremo, questa volta tra i big, con “Vietato morire” e si piazza al terzo posto, dietro a “Occidentali’s Karma” di Francesco Gabbani e “Che sia benedetta” di Fiorella Mannoia.

Video ufficiale di “Vietato morire”

Si conquista anche il premio della critica Mia Martini e vince la serata delle cover per l’interpretazione magistrale di “Amara terra mia” di Domenico Modugno. In quell’occasione, un po’ come aveva fatto Mengoni nel 2013 portando il Tenco di “Ciao amore”, Meta ha saputo emozionare, portando sul palco il suo vissuto, la sua empatia e la sua umanità.

Cinque anni di “Umano”

Se si parla di umanità non si può non menzionare “Umano”. Ieri erano cinque anni dal primo album registrato in studio da solista, pubblicato il 12 febbraio 2016. Ha compiuto, invece, quatto anni il secondo album “Vietato morire” pubblicato il 10 febbraio del 2017, post vittoria di Sanremo. Insomma, per Ermal febbraio è un mese che scalda il cuore, «il più caldo dell’anno» scrive sul suo account Instagram.

Lo ha ricordato sui social anche Paolo Pastorino dell’ufficio promozione Mescal Music

«5 anni di #Umano di Ermal Meta. Ricordo perfettamente il momento, dove eravamo, su cosa stavamo discutendo, dove volevamo andare, cosa volevamo fare e dove siamo arrivati. E chi tornando da un viaggio ha battuto i pugni per provarci».

Pastorino, che è di Alessandria, segue la musica di Meta da un po’ di anni. Quella musica è arrivata anche in provincia. Ad aprile 2017, in occasione della Giornata mondiale vittime dell’amianto, Ermal era in piazza Castello a Casale Monferrato per un live gratuito. «Questa città ha saputo rialzarsi dopo un grandissimo dolore. Avete dimostrato due palle così» aveva detto a fine concerto, dimostrando ancora una volta la sua immensa umanità.

Il live a Casale Monferrato

La vittoria all’Ariston

Torna nel 2018 sul palco dell’Ariston e vince con Fabrizio Moro e la loro “Non mi avete fatto niente”. Per chi lo aveva visto appena un anno prima nel suo live monferrino, quella è stata solo una conferma. Resilienza, dolore, rinascita e forza d’animo: tutte queste parole rientrano ancora una volta in un testo firmato da Meta e confermano il percorso fatto sin dagli esordi

Videoclip di “Non mi avete fatto niente”

Ora attendiamo il ritorno tra meno di un mese al 71° Festival di Sanremo: la sua canzone d’amore racconterà qualcosa di personale che tende all’universale. E sicuramente non deluderà. 

In foto Casa Sanremo, area in cui i cantanti in gara vengono intervistati. anno 2018, Ermal Meta e Fabrizio Moro sono seduti e intervistati dal giornalista. da sinistra Moro ha un cappello e un giubbotto di pelle nero, meta una giacca color renna, ultimo è il giornalista con una maglietta nera, appoggia la testa sulla mano. Sullo sfondo il logo di Casa Sanremo, tutto blu e azzurro

Ermal Meta e Fabrizio Moro al Festival di Sanremo 2018

Giulia Di Leo
Giulia Di Leo
Laureata in Lettere moderne, ha frequentato la scuola di giornalismo all’Università Cattolica di Milano e oggi scrive per La Stampa e Zetatielle. Dice di sé: “ Sono una ragazza di provincia nata col sogno di scrivere, amo la mia città, Casale Monferrato, che mi ha insegnato a vivere di semplicità e bellezza, portandomi, poi, ad apprezzare la metropoli milanese che nella maturità mi ha conquistata. Non riesco a vivere senza musica: nata nel ’95, ho vissuto di riflesso gli anni delle musicassette degli 883. Mi nutro di cantautorato, pop, indie e trap per aprirmi al vecchio e al nuovo. Senza mai averne capito il perché, il giornalismo è sempre stato il sogno della vita, amo scrivere e la mia attitudine è raccontare e raccontarmi, con stile razionale e schietto. Il mio più grande desiderio è fare della mia passione un lavoro, avvicinandomi a tutti i mondi che fanno parte di me”.