Giornata della legalità, il 23 maggio per combattere le mafie

Ogni anno, il 23 maggio, l’Italia celebra la Giornata della Legalità. Questa ricorrenza è dedicata a commemorare le vittime di tutte le mafie e, in particolare, il magistrato Giovanni Falcone, la moglie e  e tre agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro , uccisi proprio il 23 maggio, nella strage di Capaci del 1992.

Quest’anno ricorre il XXXII anniversario di quei tragici eventi e, come ogni anno, il Ministero dell’Istruzione e del Merito partecipa al comune intento di celebrare gli eroi che hanno perso la vita per costruire un Paese più giusto, nonché tutti i cittadini che, quotidianamente, non si arrendono alla prepotenza e ai soprusi mafiosi.

i resti della macchina della scorta di Giovanni Falcone foto licenza CC

19 ergastoli e 2665 anni di reclusione pagati con il sangue

Il magistrato Paolo Borsellino, collega e grande amico di Falcone, anch’esso ucciso dalla mafia, con tutta la sua scorta, 29 giorni dopo Falcone, era solito dire ai suoi imputati, spesso “uomini d’onore”. “Voi siete come me, avete un’anima, come ce l’ho io. E oltre l’anima cosa avete? I sentimenti”. Loro gli rispondevano: “Signor giudice, si sbaglia, noi siamo delle bestie”. E lui insisteva: “No, anche voi avete i sentimenti, solo che non sapete di possederli. Allora, è venuto il momento di tirarli fuori”.

Queste parole ci riportano alle fondamenta del loro lavoro basato sul primato dell’umanità su ogni barbarie. Proprio sfruttando, oltre alle capacità professionali, la profonda comprensione del contesto mafioso riescono ad infliggere un colpo devastante alla mafia attraverso  il più grande processo contro la criminalità organizzata mai tenuto al mondo: 460 imputati, 200 avvocati difensori, quasi sei anni di lavoro, che porterà a comminare 19 ergastoli e pene per un totale di 2.665 anni di reclusione.

giovanni Falcone 23 maggio giornata della legalità

Giornata della legalità la prevenzione e il contrasto a ogni forma di illegalità

In questa giornata, istituzioni, scuole e associazioni promuovono iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della legalità. Si organizzano incontri, dibattiti, proiezioni di film e spettacoli teatrali per educare i cittadini alla cultura della prevenzione e del contrasto di ogni forma di illegalità.

L’intento della giornata della legalità è fare in modo che ognuno di noi si impegni a promuovere la legalità nella vita quotidiana. Questo significa rispettare le leggi, denunciare atti illeciti e contribuire a costruire una società più giusta e sicura. La lotta contro la mafia e la corruzione è un impegno di tutti. Ogni gesto, grande o piccolo, conta per costruire un’Italia migliore, libera da ogni forma di criminalità.

foto licenza CC

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Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".