Granata, game over. Mazzarri: “Abbiamo avuto il torto di…”

Wolerhampton Wanderers FC vs Torino Fc 2-1

Playoff europa League – Return match

I granata sono chiamati stasera all’impresa storica: passaggio del turno (sarebbe un miracolo), ai danni di una squadra inglese (mai successo).

I miracoli a volte accadono, soprattutto nel calcio: crediamoci, nonostante tutto quello che non è successo dalla fine del campionato a tutt’oggi. Vero Dr. Cairo?

Walter “vedremo se riusciremo a sovvertire quel che quasi tutti pensano” Mazzarri, stasera al Molineux Stadium (3-5-2): Sirigu, Izzo, Bremer, Bonifazi, De Silvestri, Baselli, Rincon, Lukic, Aina, Belotti, Zaza.A disposizione: Rosati, Singo, Berenguer, Millico, Meïté, Parigini, Djidji. 

Squadra ridotta all’osso, scelte obbligate per il mister di San Vincenzo. Vero Dr. Cairo?

Primo tempo

Voglia, grinta e personalità per i granata nei primi venticinque minuti, messi bene in campo, ma il risultato non si sblocca. Nella seconda parte del match prende il pallino del gioco il Wolverhampton, che si rende pericoloso in un paio di occasioni, soprattutto in contropiede.

I padroni di casa passano in vantaggio alla mezz’ora: azione sulla destra di Traorè che crossa basso; sulla palla si avventa Jimenez con un guizzo che anticipa Bonifazi e Bremer e buca Sirigu. Diventa difficile.

Raul Jimenez, Jota e Traorè sono perenni, pericolosissime spine nel fianco, contrastati a fatica; la difesa bassa “a cinque” dei lupi nero-arancio mette in difficoltà i movimenti delle punte del Torino, che senza trequartista alle spalle, rimangono senza rifornimenti utili.

Solito combattente Belotti, tipicamente british questa sera, completamente nullo Zaza, in affanno spesso la difesa, centrocampo di cui sappiamo pregi e difetti. San Salvatore come al solito: impedisce un risultato più pesante.

Secondo tempo

Pareggio, meritato, del Torino dopo dodici minuti: palla inattiva sulla sinistra, perfetta parabola di Baselli e perfetta incornata di Belotti, che impatta il risultato.

Ma la gioia dura giusto un minuto: pasticcia la difesa granata, palla a Jota, tiro in corsa e miracolo di Sirigu, tap-in vincente di Dendoncker. Ora servono due reti al Torino, senza subirne, par andare ai supplementari. La vedo quasi impossibile.

Doppio cambio per i granata a venti dal termine: Mazzarri manda in campo Berenguer e Meitè, al posto di Ola Aina e Rincon.

“Olè” del pubblico inglese quando manca un quarto d’ora al termine, che regala anche la standing ovation a Diogo Jota (un fuoriclasse), quando lascia il campo, sostituito da Patrick Cutrone.

Per i granata entra anche Millico, al posto di Zaza, stasera parecchio evanescente.

Occasione doppia nel finale, sia per il Torino che per i Wanderers, ma prima Cutrone e poi Meitè non realizzano.

Finisce 2-1. Game over per i granata.

Game over

La squadra arrivata settima in campionato, ripescata ai preliminari di Europa League grazie alla rinuncia del Milan, e non rinforzata durante il calcio-mercato, esce, meritatamente, dalla manifestazione.

La difesa, spacciata per migliore del campionato (Izzo unico difensore di qualità), subisce cinque reti in due partite e l’attacco, senza una vera rampa di lancio, non incide come potrebbe.

I nodi vengono al pettine, sempre.

Tutte le squadre italiane, serie A, serie B, serie minori; nonché quelle di Premiership (Wanderers compresi), Bundesliga e chi più ne ha più ne metta, hanno cercato di migliorare la rosa, a seconda delle disponibilità. Il Torino FC, per scelta ben precisa, no, e questi sono i risultati. Vero Dr. Cairo?

La telenovela che ha visto, vede e vedrà N’Koulou protagonista, non è che l’ennesima sceneggiata, volta a far passare il giocatore di turno per mercenario, e volta soprattutto a mascherare un immobilismo sul mercato, diventato ormai una costante della gestione societaria da parte dell’imprenditore di Masio.

Volendo metterla sul ridere, ma mica poi tanto: stasera i nuovi acquisti non hanno potuto dare il loro pieno apporto, perché non sono ancora entrati completamente negli schemi del Mister.

Mancano pochi giorni alla chiusura delle trattative, e sono davvero curioso di vedere quello che succederà: mi aspetto scenari devastanti.

A proposito di questo, chiudo con un quesito, preso dal web: ma se il buon Nicholas fosse reintegrato, sarà da considerarsi un nuovo acquisto? Che ne dice Dr. Cairo?

Bravi ragazzi, comunque sia andata. Non è colpa vostra.

Mazzarri dice

Abbiamo fatto una grande gara, purtroppo abbiamo avuto il torto di non fare goal quando potevamo farlo. C’è stata un pò di precipitazione. I numeri dicono che abbiamo avuto una importante supremazia territoriale. Purtoppo il calcio è fatto così: un episodio ti cambia la gra. Siamo stati in partita fino all’ultimo, Meitè ha sbagliato un rigore in movimento. Avessimo fatto il 2-2 lì, potevamo fare l’arrembaggio finale per andare ai supplementari. Dal punto di vista del gioco abbiamo fatto meglio di loro. Ci ha condizionato il risultato dell’andata. Comunque è stata una partita che ci aiuterà a crescere. molto rammarico per essere usciti“.

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Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.