“Incontri sul palco”: il docufilm di Ahymè Festival ora su youtube

Possiamo dire che è una serata di incontri. Possiamo dire che è una serata di cose che ancora devono succedere e altre che non sono ancora successe. Certo, in un giorno assolutamente inaspettato, dove tutti sono fermi, dove la gente ha paura a muoversi“. Il Maestro Franco Mussida commentava così, dal palco del Teatro Asioli di Correggio, la serata di “Incontri sul palco – AHYME’ Festival“. Una serata memorabile e storica, realizzata il 26 novembre 2020, in pieno lockdown, a testimoniare che la musica e la cultura non si fermano. Non si possono fermare. Una serata che è diventata un docufilm, proprio per fermare nel tempo un momento storico della nostra vita, ma anche, e soprattutto, del mondo dello spettacolo.

Ahymè Festival

Ideato e diretto dal musicista Bessou GnalyWoh, presidente dell’Associazione “Colori d’Africa – APS”, insieme al produttore e compositore Giovanni Amighetti per Arvmusic, AHYMÉ è un festival che mette in luce come l’integrazione sociale e la condivisione delle tradizioni possa contribuire a migliorare la qualità artistica e culturale di una città e della sua popolazione.

In questo caso, Ahymé ha avuto dunque il ruolo di “laboratorio creativo” in un momento storico in cui artisti e addetti ai lavori sono stati costretti a fermarsi.

E la serata è diventata un docufilm, ora disponibile on line su Youtube.

Il docufilm mostra come, nonostante il periodo di restrizioni dovute alla crisi sanitaria, la cultura e la musica non si siano fermati. Gli artisti coinvolti hanno infatti trovato nel festival, pur a porte chiuse, occasione di incontri, influenze e stimoli creativi che han gettato le basi per le proprie produzioni.

In un’intensa tavola rotonda, Daniele Durante, Franco Mussida Giovanni Amighetti hanno approfondito temi come il rapporto tra musica tradizionale e innovazione, conservazione e contaminazione. Le tematiche sono state introdotte da Francesca Velani coordinatrice di Parma Capitale della Cultura e Bessou GnalyWoh.

Incontri sul palco - Ahymè Festival

Incontri sul palco

Quello che cerchiamo di realizzare oggi, è in parte, una creazione musicale direttamente sul palco. A me piace molto questo aspetto di creare musica direttamente sul palco.” Afferma Giovanni Amighetti.

Ma non è improvvisazione.

Lo spiega bene il Maestro Mussida. “La musica popolare che ha sposato per un momento l’elemento improvvisativo del jazz, ha sposato per un momento un’atmosfera che è quella della musica classica, che ci ha messo entro anche il mondo della canzone… Ecco, quel momento lo hanno chiamato ‘progr’.

In realtà era un fare musica misto. C’era qualche cosa di strutturato, qualcosa di costruito, di pensato, e poi c’era la libertà espressiva, che non era improvvisare su una modalità o su una scala. Era improvvisare immaginativo che si basa sulla sensibilità del musicista di lasciare spazi. Da un lato, di ascoltare, e l’abilità del musicista di essere ascoltatore e, nello stesso tempo, di essere protagonista del momento in cui sta creando qualcosa. Che è una magia straordinaria.

Non si capisce quanto bella e quanto importante sia l’educazione musicale se questi elementi che fanno parte della nostra vita, non riusciamo a comunicarli. Cercheremo anche questa sera di fare alcuni momenti dove questa parte dell’ascoltarsi e questa parte di mettereinsieme degli elementi strutturali propri della canzone, diventeranno un’esperienza che ascolteremo insieme”.

I musicisti

Sul palco del Teatro Asioli si sono alternati diversi musicisti, a partire da FRANCO MUSSIDA, ex chitarrista della PFM, compositore e arrangiatore, che ha portato sul palco due brani inediti.

GIOVANNI AMIGHETTI e la violinista ANGELA BENELLI (Ennio Morricone), con un progetto che vede la creazione di musica classica contemporanea direttamente sul palco.

MORENO “IL BIONDO” CONFICCONI,  volto noto nella musica da ballo e dell’eredità dei Casadei e membro degli Extraliscio.

DANIELE DURANTE, direttore artistico del festival La Notte della Taranta nonché fondatore del Canzoniere Grecanico Salentino, che ha presentato il brano di protesta “No Tap” e Solo Andata”su testo di Erri De Luca

FIORENZO TASSINARI, storico sassofonista dell’Orchestra Casadei. FRANCESCA DELLA MONACA, che ha interpretato una versione minimalista della struggente Aremu. PIER BERNARDI con la giovane cantante ivoriana PRUDENCE e il compositore e direttore didattico del CPM Milano LUCA NOBIS.

Presenti nel docufilm anche le esibizioni di Ray Lema, simbolo portante della musica africana- E ancora: i Mokoomba, Gabin Dabiré, Luigi Panico. La nuova promessa afropop Gasandji, il cantante camerunese Daniel Kollé e il cantante ivoriano Boni Gnahoré. Infine, il progetto italo-scandinavo-cinese Shan Qi con Guo Yue, Wu Fei, Giovanni Amighetti e Helge A. Norbakken.

Sul canale YouTube di Esagono Dischi “Incontri sul palco”, è disponibile il docufilm di Luca Fabbri, con le illustrazioni di Christian Galli. Un racconto del l’edizione 2020 di AHYMÉ, il Festival Interculturale dell’Integrazione, attraverso musica, interventi e interviste.

Credits

Il docufilm fa parte delle iniziative per Parma Capitale della Cultura 2020-21

“Incontri sul palco – Ahymé Festival” é realizzato da Colori d’Africa-APS e Arvmusic grazie al sostegno della Regione Emilia Romagna ed al contributo di Fondazione Cariparma. È stato registrato presso il Teatro Asioli di Correggio dallo studio mobile dello studio Esagono e mixato da Stefano Riccò, Francesco De Nisco e Giovanni Amighetti.

Hanno collaborato: Esagono Dischi, Griot.de – Home is where music is,  Controtempi – Itinerari sonori dal ’70 ad oggi, Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma, ICCX, Redinside – Emanuela Pagani – Vini & Terroir, Effetto Notte – Arte Musica Spettacolo, Müzik Station – Service and Rental, Fondazione Culturale Saveriana.

Con il sostegno di: Azienda vitivinicola Eusebio – vini naturali della Serra d’Ivrea. VD GLASS Design & Technology, Azienda Agricola Contino – Salento. Altavia vini di Dolceacqua. Ente Turismo Langhe Monferrato Roero. Agenzia Regionale Campania Turismo.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”