La chiusura delle scuole si estende a tutta Italia.

Sofferta la decisione del Governo, ma è arrivata la notizia che già aspettavamo da stamattina. La chiusura delle scuole fino al 15 marzo in tutta Italia. Una decisione del Governo che arriva dopo un lungo confronto, con il Professor Brusaferro e tutto il comitato tecnico scientifico. Un approfondimento lungo che è stato oggetto di una valutazione attenta. Mancano i medici, le unità di terapie intensive, mancano le risorse, quindi per evitare il collasso del sistema sanitario italiano, il Governo decide per la chiusura.

In sintesi questa è l’unica spiegazione data dal nostro Primo Ministro in conferenza stampa. La decisione della chiusura delle scuole su tutto il territorio è valida a partire da domani ed è una misura che va in tutela dela salute dei bambini e dei ragazzi, per contenere il più possibile il rischio di contagio da coronavirus.

Intanto i numeri continuano a crescere.

Angelo Borrelli, il Capo della Protezione Civile il Commissario straordinario dichiara che ad oggi positivi 2706, 443 in piu rispetto a ieri, 297 in terapia intensiva, 107 morti, 28 in più rispetto a ieri e 276 guarigioni. 55% dei casi riguarda la Lombardia, gli altri casi sono distribuiti nel resto del territorio nazionale.

Il caso Castiglione D’Adda

Il sindaco di Castiglione d’Adda Costantino Pesatori invoca aiuto:“Ci sentiamo veramente soli. Qui nessuno si rende conto che la gente continua a morire, e che non ci sono medici a occuparsi degli ammalati che continuano ad aumentare” . La cosa ancora più assurda è che il Sandaco afferma: “Avevamo cinque medici di famiglia a Castiglione, su una popolazione di 4600 abitanti. Di questi, tre sono in quarantena e due ricoverati in ospedale. A sostituirli era arrivato un loro collega da Bertonico (un altro comune della zona rossa) che si era offerto volontario. Ma nessuno gli ha fornito mascherine, tutine e gli strumenti necessari per proteggersi quando va a fare le visite domiciliari e da ieri ci ha rinunciato: giustamente deve pensare anche alla sua salute”. Gli ospedali di Codogno e Casalpusterlengo sono chiusi e la situazione sta arrivando ad un punto di gravità davvero elevato.

Anche in Piemonte il pronto soccorso di Orbassano (TO) è stato chiuso ed ha riaperto solo oggi.

Regione Piemonte

Il bollettino di aggiornamenti pubblicato oggi alle 11,30 sul sito della regione Piemonte indica che sono saliti a 78 i casi risultati positivi al Coronavirus. 41 solo in provincia di Asti, mentre sono 15 nell’Alessandrino, 11 nel torinese, 5 nel Verbano-Cusio-Ossola, 3 in provincia di Novara e 3 nel Vercellese. Ci sono poi 3 casi trattati in Piemonte ma provenienti da altre regioni.

Le persone tuttora ricoverate in ospedale sono 38: di queste, 19 sono ospitate in reparti di malattie infettive.

Aspettiamo la conferenza delle 20 del Primo Ministro per sapere le decisioni in merito ai luoghi di cultura e di sport.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”