Il Lago delle Fate: il magico laghetto nelle valli del Piemonte

Libertà. E’ questa la parola d’ordine dopo un periodo di lunga chiusura a causa della pandemia.
“Desidero partire: non verso le Indie impossibile o verso le grandi isole a Sud di tutto, ma verso un luogo qualsiasi, villaggio o enemo, che possegga la virtù di non essere questo luogo. Non voglio più vedere questi volti, queste abitudini e questi giorni”, diceva Fernando Pessoa, poeta portoghese.
Oggi, scopriamo insieme il Lago delle Fate, un luogo magico situato in Piemonte, perfetto per un viaggio a contatto con la natura.

Perchè si chiama Lago delle Fate?

Ogni luogo porta con sè una storia o una leggenda. Ed è scontato dire che anche il Lago della Fate, oltre al nome, nasconde una magica leggenda.

Lungo il perimetro del laghetto, è possibile vedere delle piccole sculture in legno che rappresentano dei nani. Si narra, infatti, che questi piccoli gnomi, chiamati Gut Viarghini raccolgono delle pietre mentre le fate, durante il chiaro di luna, camminano graziosamente sull’acqua.
Gli gnomi, nell’avvertire l’arrivo di persone, interrompono la loro attività restando immobili e diventando, così, delle statue.

Ma non finisce qui. A tal proposito, parlando di gnomi e fatine, si narra che nelle vicinanze del lago ci sia una miniera abbandonata, conosciuta come la Miniera della Guia.

Un posto magico

Il Lago delle Fate si trova in Val Quarazza, una vallata della Valle Anzasca situata nel Verbano-Cusio-Ossola.

Non si tratta di un lago naturale ma di un bacino artificiale che è stato costruito per produrre energia elettrica. Nonostante questo, però, il lago è integrato molto bene con il resto del paesaggio e forma uno scenario da togliere il fiato.

Il Lago della Fate, purtroppo, non è balneabile ma questo non lo priva di magia e bellezza. Durante il periodo estivo, infatti, accanto al lago vengono messe delle sdraio per potersi godere la vista e perchè no prendersi anche un pò di sole.

Questo laghetto, che sembra essere uscito dalle pagine di un libro fiabesco, è una meta turistica per grandi e piccini, per godersi del meritato relax!

Gustatevi un’anteprima con il nostro tour virtuale in video.

Arianna Pino
Arianna Pino
Autrice del libro “Resta almeno il tempo di un tramonto” e di “Quando fuori piove”, finalista al concorso letterario “Il Tiburtino”. Iscritta all’ Università delle scienze e tecnologia del farmaco. Dice di sé:“Sono nata in città ma vivo col mare dentro. Ho occhi  grandi per guardare il mondo, ogni giorno, con colori diversi. Ho la testa tra le nuvole ma cammino su strade fatte di sogni pronti a sbocciare, mi piace stupire come il sole, quello che la mattina ti accarezza il volto e ti fa ricordare che c’è sempre un buon motivo per alzarsi. Amo la pizza, il gelato e la cioccolata calda perché io vivo così, di sensazioni estreme, perché a vent’anni una cosa o gela o brucia. Mi piace vivere tra le parole che scrivo, che danno forma alla mia vita come i bambini fanno con le nuvole”.