Le Crucifere, la famiglia botanica di cavoli, rape e rapanelli
Alle Crucifere spetta l’onore di prendere il testimone dalle Rosacee e di proseguire la nostra carrellata di articoli sulle famiglie botaniche. Fra queste, è la quarta che vi proponiamo, dopo le Labiate, le Cariofillacee e le già citate Rosacee. È abbastanza nota al pubblico perché ne fanno parte saporite verdure come il cavolo, la rapa e il rapanello e condimenti quali la senape. Ma vi appartengono anche diverse specie medicinali assai preziose per il nostro benessere e per la nostra salute.
A livello sistematico, fanno parte della superdivisione delle Antofite o Fanerogame (piante con fiori visibili), della divisione delle Angiosperme (fiore con ovario) e della classe delle Dicotiledoni. Sono state inserite nella sottoclasse delle Dialipetale e nell’ordine Readali. Come potete notare, si distinguono dalle Rosacee solo a partire dall’ordine. Il Readali comprende 3 famiglie botaniche, perché oltre alle Crucifere ci sono pure le Papaveracee e le Capparidacee. Sono per lo più piante erbacee, con foglie senza stipole e disposte su rami e fusto in modo sparso.


Caratteristica principale: i petali sono disposti a croce
Le Crucifere sono chiamate anche Brassicacee, in riferimento a uno dei generi più rappresentativi, quello della senape o Brassica. Ma è proprio nel nome Crucifere che noi individuiamo la caratteristica principale della famiglia, ossia il fiore a 4 petali disposti a croce greca. Essi hanno un’unghia lunga e 6 stami, di cui 4 a filamento più esteso. Il colore è sovente giallo (crescione ed erisimo, ad esempio) ma ci sono anche specie a fiore bianco o rosato (borsa pastore e cardamine).
Altro elemento ricorrente è la tipologia di frutto, che di solito è una siliqua. I semi che essa contiene sono in genere ricchi di glucosidi e di olio. Tra i principi attivi troviamo spesso lo zolfo, che conferisce ai membri di questa famiglia un odore spiccato.


Tipi diversi di Crucifere
Si tratta di piante comunque interessanti, sebbene vengano usate per impieghi diversi. Molte di esse sono prettamente alimentari, come tutte le varietà di cavolo, il rafano, la rapa, il crescione e la senape. Altre vengono coltivate per ricavarne olio, come la camelina, la colza e il ravizzone. Ci sono poi le specie ornamentali, che abbelliscono i giardini, come la violaciocca. Infine, comprendono anche un buon numero di erbe medicinali utilizzate in fitoterapia, come l’alliaria, la coclearia e l’erisimo.
Sulle pagine di Zetatielle Magazine, vi abbiamo già proposto articoli monografici sulla borsa pastore, sul cavolo, sull’erisimo e sulla rapa. Potete cercarli senza difficoltà nel nostro archivio. Nelle settimane a venire, vi proporremo le altre piante, a iniziare proprio dalla coclearia, che vi illustreremo domenica prossima. E, come sempre, vi promettiamo tante, insolite curiosità.


Foto di copertina di phuong vu da Pixabay
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