Il lemure: il curioso animale, simbolo del Madagascar.

Lo conosciamo tutti e ha fatto divertire grandi e piccini per una saga intera di film per bambini targati DreamWorks. Il lemure è il curioso animale che tutti conosciamo grazie al film d’animazioneMadagascar. Il suo nome deriva dai Lemures che nella mitologia degli Antichi Romani vuol significare “Spiriti della notte”.
Ma scopriamo qualcosa in più su questo abile animale.

I like to move, move it!!!

Ama mettersi in mostra e più azioni compie, più è popolare nella sua comunità.

Il lemure è da sempre rappresentato come un animale allegro e alquanto buffo. E’ ricoperto da una pelliccia molto spessa. Possiede occhi particolarmente grandi che presentano uno strato riflettente che gli permette di vedere al buio. Si procurano il cibo arrampicandosi sugli alberi. Il lemure, infatti, possiede delle zampe con i pollici opponibili che consentono una presa salda sugli alberi. Si ciba, principalmente, di frutta fresca, vegetali, insetti e larve.

Il lemure è un animale molto particolare, soprattutto dal punto di vista del carattere. Possono essere molto socievoli e allo stesso tempo anche molto riservati. Sotto alcuni aspetti sono molto simili all’uomo. I momenti di conflitto, ad esempio, vengono risolti con gesti di riconciliazione.

La curiosità più interessante è che la comunità è gestita dalle femmine e sono così importanti al punto che i maschi si cibano solo quando hanno termito le femmine.

Una sopravvivenza minacciata

Ad oggi, il Madagascar e le isole Comore, sono le uniche zone ad ospitare le specie sopravvissute di questo buffo animale. Le specie ancora vive sono tre: lemure Catta o conosciuto come lemure dalla coda ad anelli, il lemure Aye-aye, il più piccolo di dimensioni, ed infine il lemure Indri, il più grande di tutta la famiglia. Ma purtroppo, l’unica minaccia resta sempre quella da parte dell’uomo che non fa altro che distruggere le foreste.

Un altro importante problema da non sottovalutare è quello legato al commercio illegale. Molti sono gli esemplari venduti per il piacewre dell’uomo, e questo li porta a condurre una vita reclusa, con una sbagliata alimentazione e, soprattutto, li espone al rischio di contrarre malattie alquanto letali.

Numerose iniziative tutelano questi animali che di conseguenza vengono collocati nelle riserve naturali in cui possono condurre una vita dignitosa, ma c’è ancoa molto da fare, soprattutto nell’educare l’uomo ada vere rispetto della natura.

il lemure grigio e bianco con occhi gialli
Arianna Pino
Arianna Pino
Autrice del libro “Resta almeno il tempo di un tramonto” e di “Quando fuori piove”, finalista al concorso letterario “Il Tiburtino”. Iscritta all’ Università delle scienze e tecnologia del farmaco. Dice di sé:“Sono nata in città ma vivo col mare dentro. Ho occhi  grandi per guardare il mondo, ogni giorno, con colori diversi. Ho la testa tra le nuvole ma cammino su strade fatte di sogni pronti a sbocciare, mi piace stupire come il sole, quello che la mattina ti accarezza il volto e ti fa ricordare che c’è sempre un buon motivo per alzarsi. Amo la pizza, il gelato e la cioccolata calda perché io vivo così, di sensazioni estreme, perché a vent’anni una cosa o gela o brucia. Mi piace vivere tra le parole che scrivo, che danno forma alla mia vita come i bambini fanno con le nuvole”.