L’Italia rinasce con una primula, Stefano Boeri progetta i padiglioni vaccini

Cita Sergio Endrigo l’architetto Stefano Boeri. “La mia generazione è cresciuta con quella canzone. Alla fine dice: “Per fare tutto ci vuole un fiore”. Ma cita anche Pier Paolo Pasolini con Un Paese di temporali e primule. Insomma, sarà una primula il concept dell’Italia che rinasce, sviluppato pro bono (per cui del tutto gratuitamente) dallo studio Stefano Boeri Architetti.

Un fiore simbolo di rinascita, rigenerazione e fiducia. Molto forte, ma insieme anche molto semplice, capace di arrivare a tutti gli italiani, dagli anziani ai bambini di quattro anni”. Ecco come ancora Boeri lo definisce. Un fiore che andrà a sbocciare nelle piazze di tutta l’Italia: i padiglioni temporanei in cui sarà somministrato il vaccino.

L’Italia spera e rinasce con un fiore

Dal fiore che annuncia la fine dell’inverno e il ritorno della primavera ci si aspetta fiducia e serenità. Dopo la drammatica esperienza della pandemia dovevamo evitare un messaggio coercitivo, che spaventasse”. E continua le citazioni importanti Boeri, dalla Dama col mazzolino del Verrocchio a Luini e Leonardo. In tutti questi grandi maestri d’arte troviamo rimandi alle primule.

Il simbolo della campagna vaccini insomma, doveva necessariamente incastonarsi nell’architettura dei millecinquecento padiglioni temporanei previsti nelle piazze italiane. E l’immagine chiave del fiore, dell’Italia che rinasce, non sarà solo sul padiglione, ma anche nei totem informativi. Un logo riconoscibile ovunque, nella copertura, nelle pareti laterali ma anche in edifici già esistenti che saranno anch’essi adibiti a luoghi di somministrazione del vaccino.

Il padiglione primula: tutto ecosostenibile.

Sarebbe una follia immaginare di lasciare dei pezzi di plastica in giro, quando finirà la vaccinazione. Abbiamo pensato a tutto: alla funzionalità degli spazi, alle superfici fotovoltaiche con due inverni di riscaldamento e una estate in condizionamento, al legno, ai tessuti. Saranno recuperabili e biodegradabili”. Spiega l’architetto in un intervista al Corriere della Sera.

Per cui padiglione con struttura portante in legno, smontabile e posizionata su una pedana prefabbricata anche questa in legno. Distribuzione dei percorsi e degli spazi interni, con sistemi prefabbricati in tessuto, per garantire leggerezza, assorbimento acustico e trasparenza. Più un materiale idrorepellente all’esterno.

Un passo di fiducia verso il futuro

Se il virus ci ha chiuso negli ospedali e nelle case, il vaccino ci riporterà finalmente a contatto con la vita sociale e con la natura che ci circonda. Vaccinarsi sarà dunque un passo di fiducia nel futuro, responsabilità civile e di amore verso gli altri” questa la fiducia di Boeri verso il futuro.

Benvenute primule. Non manca molto a primavera.

L'Italia  Primula rinasce con una primula, Stefano Boeri progetta il concept vaccini
Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".