Nazareno Fontana, chef superstar in Svezia

Gli svedesi a scuola di cucina italiana dallo chef Nazareno Fontana

Quindi, fammi capire…tu, sei venuto in Italia, hai assaggiato la nostra cucina italiana e hai pensato di aprire un ristorante italiano, qui. E senti un pò…come lo cucini questo spaghettino qui?

Prendi acqua, metti pasta, accendi fuoco…mmm..trenti minuta e….mmmuà!!!

Scommetto che tutti avete riconosciuto questa battuta cinematografica! E state ridendo…eh si, perchè Checco Zalone ha detto tutto, con una semplice battuta. Saranno dei geni a fare i mobili faidate, ma in cucina, all’estero…non c’è storia.

La cucina italiana è LA cucina per eccellenza e non ce la fanno ad imitarla. Per cucinare italiano, devi imparare da un italiano. Amen.

Nazareno Fontana, orgoglio italiano

Qualche tempo fa vi abbiamo parlato in un nostro articolo, quali prelibatezze a base di pasta potete gustare al ristorante “Il Caminetto”.

Rileggendolo o se ci siete già stati, capirete il perchè di ciò che andiamo a raccontarvi.

Qualche anno fa una troupe televisiva svedese, in Italia per registrare alcuni contributi video/giornalistici sulle usanze italiane, intervistò lo chef Nazareno Fontana su quello che è un suo pezzo forte da sempre, ovvero la cucina di territorio, di tradizione.

Il servizio andò in onda sulla prima rete televisiva nazionale. e fu così che gli svedesi scoprirono e apprezzarono le qualità dello chef, decretandogli un successo consolidato nel paese, con la pubblicazione di diversi libri di ricette. Libri, che vennero poi tradotti successivamente anche in lingua tedesca.

Una presenza in tv che non sfuggi chiaramente neanche ai diversi italiani che vivono in Svezia. Come ben sappiamo, le vacanze si passano a casa, e tornando in patria, riportarono con orgoglio, la loro testimonianza. Non solo, ma riferirono la grande popolarità dello chef, in tutto il paese. Una popolarità, quella di Nazareno Fontana, sancita anche attraverso la presenza del suo volto, sulla copertina di un cd di brani italiani, prodotto e distribuito in Svezia dalla casa discografica Emi.

Una notorietà che continua nel tempo e che ha visto un tour operator di viaggi proporgli un’idea subito condivisa.

La Svezia a scuola di cucina italiana

Come è noto, Nazareno Fontana gestisce da circa quarant’anni il Ristorante “Il Caminetto” a Terracina, in provincia di Latina. Quindi, perchè non portare turisti svedesi, appassionati di cucina e suoi fan, per farli partecipare anche a dei corsi di cucina?

L’idea, oramai già da diverso tempo, è diventata realtà. Una gran bella realtà che lo chef Fontana svolge nei mesi di maggio e settembre, destagionalizzandola e rendendola molto più funzionale, soprattutto per alcuni aspetti che, in piena stagione estiva, sarebbero improponibili.

Il viaggio culinario degli svedesi a Terracina inizia nel regno di Fontana, la cucina del Ristorante Il Caminetto. Qui, gli ospiti, possono, tra le altre cose, osservare la preparazione della pasta all’uovo, vedere come nasce un cannellone, imparare la sfilettatura del pesce.

Successivamente, i novelli cuochi visitano la Fattoria Trani, di proprietà della moglie e della cognata dello chef. Alla Fattoria hanno la possibilità di vedere il funzionamento di un frantoio e, soprattutto, di degustare formaggi e salumi prodotti in modo autoctono.

L’ultima parte del corso passa attraverso l’assaggio di vini presso l’Enoteca de Il Caminetto. In questa ultima fase, l’apprezzato sommelier Biagio Fontana racconta e descrive alcuni tra i migliori vitigni delle terre pontine.

Nazareno Fontana nella sua cucina con un apadella in mano fa saltare della pasta e nell'altra mano tiene un ana schiumarola

Una cucina…d’asporto!

Il corso termina a tavola per la cena, durante la quale gli invitati ricevono i tanto attesi diplomi di fine corso.  “Negli anni – racconta lo chef – abbiamo sempre avuto una partecipazione costante e soprattutto attenta, scrupolosa, di persone che vivono questo evento come un momento, altamente, didattico. Non a caso, spesso, tanti di loro prendono appunti e fanno domande su ogni argomento. Cercano di carpire quelle che, evidentemente, per loro sono dinamiche della nostra cucina sconosciute, ma che tanto vorrebbero conoscere. L’approccio di queste persone è quasi di “formazione” più che di informazione. Sicuramente un motivo di vanto per l’arte culinaria italiana/terracinese che trova, anche in questi contesti, la possibilità di essere trasmessa oltre confine”.  

Un format quello di Nazareno Fontana che, oltre ad essere un ha di fatto sviluppato una attività turistica fuori stagione che, applicato in generale, dovrebbe rappresentare la chiave di volta non solo del turismo di una sola città, ma di un’intera nazione.

Primo piano di Nazareno Fontana con il cappelllo da chef in testa, occhiali, sorride davanti alla vetrina del suo ristorante
Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”