Pelle ci racconta storie vissute sulla sua… “pelle”

Pelle, il nuovo artista di Quadraro Basement, l’etichetta del rap underground indipendente del 2005, che ha lanciato artisti come Noyz Narcoz, Baby K e Capo Plaza, esordisce con 23:23, dell’album Assolo, che uscirà nel 2020.

Artista milanese del ’94, il 15 gennaio è stato il suo primo esordio con il singolo dal titolo “23:23”. Un brano dai tratti noir accompagnato dal videoclip di Mauro Russo, che racconta una storia vera, la sua. Un brano che potrebbe diventare un esempio per tutti, nella sua rivendicazione della vita, diventando pur sempre un nuovo inizio.

E’ così che il giovane artista si fa strada nel mondo della musica, raccontando del suo passato.

Pelle

Pelle, proprio perché il ragazzo racconta storie vissute davvero sulla “sua pelle”.

Mi chiamo Stefano Pellegrino, in arte Pelle, ho 26 anni e sono nato a Gattinara, un paese di provincia. Un paese in cui è difficile crescere se non hai occhi per vedere oltre i confini di una micro società con sogni di piccolo taglio. Fu mia madre a persuadermi a scappare letteralmente da quel posto, lei sapeva bene cosa voleva dire sentirsi imprigionati in una vita che non desideri e non voleva che questo accadesse anche a me. Fino a quel momento, però, la vita mi strappò dalle mani la possibilità di avere un’ infanzia felice.

L’argomento principale di cui sentivo sempre discutere in casa erano i soldi. Quei maledetti soldi. Non bastavano mai, né per avere ciò che gli altri avevano, né per riuscire ad intravedere un velo di serenità sul volto dei miei. E così, errore dopo errore, eravamo rimasti intrappolati in quella che Robert Kyosaki definisce la “corsa del topo”, un labirinto di debiti in cui una volta entrati è difficile uscirne. Io, però, la mia fuga l’avevo trovata: la scrittura“.

Pelle, per Assolo, album che uscirà nel 2020, su sfondo nero con una piccola luce su in alto a destra che illumina il suo volto, indossa una maglietta bianca e una giacca color crema, un cappellino grigio, un orecchino che pende dall'orecchio destro e una collanda con un ciondolo

23:23

23:23 è una lettera d’addio alla vita, scritta in un momento di massima depressione, ma nello stesso momento si trasforma in superamento del malessere.

Non sono gli amici, la famiglia, le distrazioni, a dare forza a Pelle, ma l’unica vera migliore amica dell’uomo: la musica. Questo brano racconta una storia vera, diventando anche una parabola sulla vita che parte dall’autodistruzione.

E’ stata dunque la musica ad aver generato questa grande forza di ripartire e dare un nuovo inizio alla vita dell’artista.

Oltre ad essere il suo primo singolo, 23:23 è anche un’anticipazione dell’album di debutto di Pelle, che uscirà nel nuovo anno.

Come si suol dire, infatti “Nuovo anno, nuova vita”!

Assolo

Questo, il titolo del suo album di esordio.

Depressione, solitudine, e poi forza e coraggio, sono i temi che tratterrà in Assolo.

Ma non solo.

Un album che racconta il viaggio di una generazione alla scoperta e alla ricerca della serenità, attraverso un sound rap e pop dai contenuti quotidiani.

Troveremo i viaggi di Pelle, gli incontri e la vita di un giovane di soli 26 anni, un ragazzo “di provincia”.

Viaggeremo tra Milano, Londra, Barcellona, Jericoacoara, Miami e Ibiza.

In Assolo troveremo il suo modo di amare un’intera generazione, dove c’è tanta voglia di amare e di sentirsi amati.

Ana Maria Manea
Ana Maria Manea
Studentessa aspirante insegnante di inglese. Poetessa Dice di sé: “25 anni molto ambiziosa e sognatrice, scrivo poesie fin dal momento in cui ho preso in mano per la prima volta una penna, all'età di 6 anni. A scuola ero una piccola Hermione Granger, e ho sempre amato scrivere. Ma la mia vera passione prende piede all'inizio della mia adolescenza, con la poesia intitolata "Il valore della donna", sul tema della violenza sulle donne. Sono talmente legata alla natura che mi circonda e alla vita, che mi basterebbe anche solo una goccia di pioggia perché l'ispirazione prenda il sopravvento”.