Pino Daniele Alive: la prima mostra sul cantante partenopeo

Pino Daniele Alive. A Napoli, il progetto espositivo per celebrare l’indimenticabile artista partenopeo

“Questo progetto porta Pino Daniele nella splendida cornice della Fondazione Made in Cloister, con una formula insolita e altamente emozionale. Rincorrere le sue dita sulla chitarra, afferrare il volo della sua ispirazione in tracce sonore volte incomplete, ritrovarseli suo viso da scugnizzo dall’adolescenza fino alla maturità in fotografie iconiche e anche molte inedite, sarà un’esperienza intensa e toccante, sia per il suo pubblico che per noi fotografi che lo abbiamo conosciuto e amato. Per noi, per tutti, Pino è e resterà sempre”Alive”, vivo. Guido Harari, co-curatore insieme ad Alessandro Daniele (figlio di Pino) commenta così, con evidente emozione.

Il progetto prende il nome dall’istallazione museale permanente “Pino Daniele Live”, che il Museo Della Pace di Napoli ha voluto dedicare a Pino Daniele, aperta al pubblico il 29 Giugno 2016.

Il percorso, a cura di Pino Daniele Trust Onlus, è frutto di un’intesa tra l’indimenticabile “mascalzone latino” e il Presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso.      

Una veduta panoramica di Napoli e Pino Daniele sulla destra, concapelli bianchi, vestito con jeans e giubbotto beige, mentre suona la chitarra
Foto di Giovanni Canitano

Pino Daniele Alive

Un progetto espositivo multimediale che resterà a Napoli, presso il complesso di Santa Caterina a Formiello (Piazza Enrico de Nicola, 49),da sabato 18 settembre, al 31 dicembre 2021.                         
L’idea del progetto nasce dalla collaborazione del figlio di Pino Daniele, Alessandro Daniele, e del fotografo Guido Harari.       

All’interno della mostra sarà possibile vedere per la prima volta in grande formato scatti iconici di Pino Daniele, realizzati dai fotografi che lo hanno seguito più da vicino nell’arco della sua carriera.

Immagini che hanno caratterizzato le copertine dei suoi dischi storici e fotografie inedite, digitalizzate appositamente per la mostra.           
      
In ordine cronologico si susseguiranno alcuni ritratti giovanili scattati da Lino Vairetti della band Osanna, per passare alle immagini di Mimmo Jodice, Cesare Monti, Guido Harari, Luciano Viti, Giovanni Canitano, Adolfo Franzò, Roberto Panucci, Letizia Pepori.

Fondazione Made in Cloister

“Made in Cloister è un progetto di rigenerazione urbana per l’area di Porta Capuana a Napoli, i cui motori sono l’arte contemporanea, il design e le grandi tradizioni artigianali della nostra regione”. Spiega Davide de Blasio, Fondazione Made in Cloister.

Nel 2018 abbiamo deciso di includere un programma dedicato alla Fotografia. Dopo la mostra Art Kane, Visionary, insieme a Alessandro Daniele e Guido Harari abbiamo voluto dedicare un grande progetto espositivo a Pino Daniele. E’ la prima mostra itinerante multimediale sull’artista napoletano scomparso nel 2015. E’ stata progettata, in collaborazione con il Pino Daniele Trust Onlus e Wall Of Sound Gallery, con l’obiettivo di raccontare l’anima dell’Uomo in Blues“. Conclude De Blasio.

“Quando entrai per la prima volta nella Fondazione Made in Cloister fu suggestivo. Sentii l’esigenza di accendere il mio computer per suonare uno di quei brani strumentali di mio padre dedicati a De Filippo”. Racconta il co-curatore Alessandro Daniele.

Vedevo quello spazio come un contenitore multimediale per la diffusione del nostro patrimonio culturale. Un’intuizione che ora si trasforma in qualcosa di concreto con la mostra itinerante ispirata all’installazione museale permanente “Pino Daniele Alive”, realizzata dalla Pino Daniele Trust Onlus all’interno del Museo della Pace di Napoli“.

La mostra

La cornice suggestiva della Fondazione Made in Cloister, grazie alle sue caratteristiche architettoniche, riuscirà a guidare naturalmente il pubblico in un percorso multimediale, alla scoperta degli aspetti più complessi e privati di Pino.

Ad arricchire l’esposizione anche oggetti e strumenti cari all’artista.

Tra gli altri, alcune sue chitarre rese celebri dalle copertine dei suoi dischi, il mandolino utilizzato per le registrazioni di “Napule è” e i fogli scritti di suo pugno con le scalette dei concerti.  

Un soundtrack d’eccezione accompagnerà i passi del pubblico.

Alcuni brani del repertorio dell’artista saranno presentati in chiave inedita, con stralci audio della sola voce e/o della sola chitarra isolate dal resto degli strumenti. A ritmare la dimensione volutamente più intima dell’ascolto, i respiri di Pino Daniele inframezzano le varie esecuzioni.

Pino Daniele TrustOnlus

La mostra sarà anche un contenitore di attività no profit a cura della Pino Daniele TrustOnlus. Infatti, grazie alla collaborazione di SIAE–Società Italiana degli Autori ed Editori, arricchirà il programma con una serie di attività di formazione artistico-musicale, con incontri dedicati ai licei musicali, istituzioni e corsi accreditati dal MIUR AFAM. 

Il primo appuntamento, “Sulle tracce di Pino Daniele”, si terrà proprio il 18 settembre a partire dalle ore 18:00.

Il focus sarà l’analisi stilistica ed armonica delle opere di Pino con ascolti dei multi traccia originali di alcuni celebri brani, con la partecipazione degli studenti dei corsi PopRock del Conservatorio d Musca Giuseppe Verdi di Milano. 

Siae support

Come non essere presenti come SIAE con un sostegno concreto per ricordare, a sei anni dalla scomparsa, un autore che ci ha dato tanto? Parole e musica di Pino Daniele hanno accompagnato e accompagnano, come solo una presenza puntuale e discreta sa fare, quarant’anni di storia musicale italiana”. Dichiara Gaetano Blandini, Direttore Generale SIAE.     

Una storia anche sociale, umana, attenta, partecipe. Un grande cantautore e un grande compositore. Per questo siamo onorati di essere parte del progetto multimediale che siamo sicuri restituirà dell’amato cantante partenopeo l’anima più delicata e insieme vivace, portandone il messaggio e la lezione anche alle generazioni più giovani”. Conclude il direttore generale.

Pino Daniele Alive - la locandina con un primo piano del volto di Pino con cchi chiusi , bocca aperta. La foto è in blu con scritte bianche
Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”