Ricetta del Canelazo: il drink delle Ande

Ogni occasione è buona per viaggiare col pensiero. Con un po’ di fantasia si può partire in qualsiasi momento grazie ai nostri tour virtuali. Ma se avete nostalgia anche dei profumi e degli aromi tipici di alcuni luoghi, potete cimentarvi in una delle nostre facili e deliziose ricette. Basta una spezia, l’atmosfera giusta e vi ritroverete dall’altra parte del mondo. Ecco la ricetta del Canelazo.

Il Natale è alle porte. Quest’anno i festeggiamenti saranno più sobri. Vi propongo un’idea diversa dal solito che potrebbe riscaldare il corpo e lo spirito. La bevanda natalizia è un’arte e assume forme diverse in tutto il mondo. Oggi viaggiamo di gusto, andiamo nelle Ande. 

Canelazo: il drink delle Ande

Il Canelazo è una bevanda calda speziata proveniente dagli altopiani settentrionali del Perù. Nelle fredde notti andine, le persone del posto si riscaldano bevendo tazze fumanti di Canelazo. Si tratta di un drink alcolico agrumato e profumato alla cannella. Viene consumato principalmente nelle città degli altipiani. Un rimedio perfetto per proteggersi dalle temperature più rigide.

Il clima nella Sierra peruviana e negli altopiani dell’Ecuador è solitamente mite durante il giorno. Quando il cielo è terso e soleggiato si sta bene anche in t-shirt. Di notte può fare freddo, soprattutto quando piove. Nella maggior parte delle case degli altopiani non ci sono stufe a gas o elettriche. Per scaldarsi si usano coperte molto spesse chiamate colcha.

Colcha peruviane per proteggersi dal freddo delle Ande.
Colcha peruviane per proteggersi dal freddo delle Ande.

Origine della bevanda

A Quito, Bogotá e nel nord del Perù il Canelazo è una bevanda tradizionale ed è una parte intrinseca della cultura degli altipiani. Non solo durante il Natale ma anche nei giorni di festa le persone si riversano nelle strade delle fredde cittadine di montagna per assistere alle sfilate oppure per guardare i fuochi d’artificio. Ci si riscalda bevendo tazze di Canelazo che i venditori ambulanti versano dai calderoni fumanti.

La ricetta originale del Canelazo prevede la panela. Un granulato dolce simile allo zucchero integrale di canna. La ricetta originale prevede inoltre l’aguardiente, un alcol extra puro ottenuto dalla canna da zucchero, simile al liquore all’anice. 

La ricetta del Canelazo

Ingredienti per 4 persone. Le quantità possono variare in base ai gusti.

  • 700 ml di aqua
  • 200 g di panela oppure di zucchero di canna integrale
  • Succo di 2 limoni
  • 6–8 stecche di cannella 
  • 1 cucchiaio di chiodi di garofano 
  • Il succo di un un’arancia o frutto della passione
  • 120-240 ml di aguardiente. In sostituzione potete usare il liquore all’anice o grappa.

Procedimento

Portare ad ebollizione l’acqua, la panela, il succo dei limoni, la cannella e i chiodi di garofano. Quando arriva ad ebollizione lasciar cuocere a fuoco basso per altri 30 minuti. Togliere la pentola dal fuoco, aggiungere l’altro succo e l’alcol mescolando bene. Se il liquido inizia a raffreddarsi scaldarlo di nuovo sul fornello.

Prima di servire strofinare un pezzo di limone sul bordo della tazza e cospargerlo con dello zucchero di canna. Lasciar asciugare per qualche minuto.

Ricetta del Canelazo: il drink delle Ande
Ricetta del Canelazo: il drink delle Ande

L’esplosione di gusti

Il nome Canelazo deriva dalla parola spagnola canela, che significa cannella. La spezia infatti è l’ingrediente fondamentale della ricetta del Canelazo. Il sapore è predominante. Si sente il suo profumo già quando si versa la bevanda nella tazza. Dopo il primo sorso la dolcezza degli agrumi si fonde con la piccantezza della cannella. Poi arriva la “botta”. L’aguardiente ti scalda. Improvvisamente ti immagini di passeggiare nel quartiere La Ronda di Quito. Sono fredde serate di festa e si sente la musica dal vivo che proviene dagli edifici coloniali. Lungo le gelide strade di ciottoli ecco che vedi il venditore di Canelazo, e non desideri altro.

Maria Grazia De Luca
Maria Grazia De Luca
Laureata in Lingue e Letterature Straniere con un Master in Traduzione e personal trainer a tempo perso. Appassionata di viaggi e sport all'aria aperta. Amo girare il mondo ma più che una viaggiatrice mi piace definirmi una VISITATRICE, MGVISITOR infatti è il nome del mio blog. Quando mi trovo in un posto nuovo immagino di essere un’ALIENA appena arrivata sulla Terra, che osserva con interesse e curiosità tutto ciò che è attorno, che vuole imparare il più possibile da questa stravagante ma bellissima civiltà. Vado a caccia di emozioni, visito luoghi che pochi conoscono, amo vedere gli animali nel loro habitat, parlare con le persone, mangiare insieme a loro e conoscere le loro storie perché penso fermamente che l’umanità, in fondo, non sia una brutta specie. CULTURA, CIBO e NATURA: queste sono le tre parole chiave, i tre elementi fondamentali per vivere un viaggio! Nonostante mi senta, a volte, un extraterrestre, mi impegno a restare “umana”. “Stay Human”