Riconoscimento facciale e protezione dati: concluso G7 dei Garanti

Libera e responsabile circolazione dati, tecnologie emergenti, come il riconoscimento facciale e IA generativa: questi i temi trattati nel G7 delle Autorità di protezione dati tenutosi a Tokyo nei giorni scorsi.

La due giorni ha messo al centro dell’agenda tre aree prioritarie a cui sono stati dedicati altrettanti tavoli di lavoro: libera circolazione dei dati basata sulla fiducia (Free Data Flow with Trust, iniziativa lanciata dal premier Shinzo Abe nel 2019), tecnologie emergenti e cooperazione internazionale nell’applicazione del quadro normativo.

gpdpPer il Garante privacy italiano era presente la Vice Presidente Ginevra Cerrina Feroni.

Al termine del G7, i Garanti hanno approvato un piano d’azione basato sulle tre aree prioritarie.

Libera e responsabile circolazione dati

L’incremento dei trasferimenti transfrontalieri dei dati, grazie alle opportunità offerte dal digitale, presenta dei vantaggi, ma pone serie sfide alla protezione dei dati personali e alla privacy.  Una circolazione dei dati libera, responsabile e basata sulla fiducia è dunque un obiettivo comune a tutti quei Paesi che condividono valori come libertà, democrazia, diritti umani e stato di diritto. Ed un elevato standard di protezione dati non può che essere un prerequisito per il libero flusso dei dati.

 Tecnologie emergenti

Nel riconoscere i benefici derivanti dall’affermazione dell’intelligenza artificiale, dei servizi in cloud o dell’Internet delle cose, il G7 dei Garanti ha evidenziato anche come queste tecnologie, se non controllate, possano causare danni e ledere i diritti e gli interessi degli individui.

Non sono mancate le preoccupazioni a proposito del riconoscimento facciale e dell’intelligenza artificiale generativa. I soggetti presenti hanno dedicato a questi argomenti, una dichiarazione specificache ha avuto particolare attenzione verso le iniziative in corso da parte delle Autorità di protezione dati e ha posto un focus importante sull’attività svolta dal Garante italiano nei confronti di ChatGPT. Il documento invita le aziende sviluppatrici dovrebbero a porre attenzione ai requisiti legali e agli orientamenti delle Autorità di protezione dei dati sull’intelligenza artificiale, a garanzia della privacy e della tutela degli altri diritti umani fondamentali. I principi della protezione dati, a partire dalla “privacy by design” e dalla valutazione d’impatto, dovrebbero infatti essere integrati nella progettazione e nel funzionamento delle tecnologie di AI generativa.

Cooperazione

Le Autorità del G7 hanno infine riaffermato la necessità della cooperazione internazionale e l’impegno a migliorarla per proteggere in maniera sempre più efficace i diritti e le libertà delle persone e offrire un quadro coerente alle imprese.

“Siamo fortemente impegnati a rafforzare la nostra cooperazione, affrontare le sfide identificate nelle tre aree prioritarie, adempiere alle nostre responsabilità e delineare il percorso verso un elevato livello di protezione dei dati e privacy”, ha commentato la Vice Presidente Ginevra Cerrina Feroni, dando appuntamento al G7 Privacy del 2024 che sarà organizzato dal Garante italiano.

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